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Piccolo retroscena parzialmente già noto: se la campagna abbonamenti 2016-2017 della SPAL ha di fatto un doppio slogan, è perché i creativi di via Copparo e dintorni hanno dovuto fare i conti con un diktat irremovibile di Walter Mattioli: “Deve esserci anche quest’anno un riferimento al sogno, perché io sono un sognatore”. Il presidente, nella conferenza stampa di presentazione, è stato meno arrembante del solito ma ha comunque mostrato la tradizionale sicurezza di sé. Lasciando intendere che le aspettative circa l’andamento della campagna abbonamenti – condivise dalla priorità – sono particolarmente alte.

SIMONE COLOMBARINI
“Quando a inizio stagione si parla di tifosi, abbonamenti e pubblico si pensa spesso al fattore economico. Però per noi avere tanti tifosi al nostro fianco è uno stimolo in più a continuare nella direzione che abbiamo intrapreso. Ovviamente i tifosi con la loro presenza portano soldi che permettono poi di arrivare agli obiettivi che ci prefiggiamo. E una presenza massiccia permette anche di attrarre altri sponsor, perché quando una squadra è seguita come la SPAL è anche più facile gestire il marketing. Però la cosa più importante è vedere una città che crede in noi. Per questo ci aspettiamo di vedere realizzato quanto sentiamo dire da tempo: ‘Se la SPAL andrà in B non basteranno ventimila posti’… noi ne abbiamo solo 7.300 da riempire con i nostri tifosi, ma ci accontentiamo anche di qualcosina meno. Però sarebbe un segnale molto positivo nei nostri confronti”.

WALTER MATTIOLI
“Ci sono tante aspettative da parte dei nostri tifosi e anche da parte nostra nei confronti del pubblico. Sarà un anno particolare perché sarà il primo di B per noi. Dobbiamo fare le cose nel migliore dei modi. Arrivo da una mattinata con Vagnati in cui si è parlato di giocatori importantissimi per la categoria. Proprio perché non deve essere un anno tribolato. Anche se sicuramente ci troveremo con problemi nuovi da affrontare, è inevitabile. Ci piacerebbe che al nostro fianco ci fossero tantissimi tifosi, perché sono loro che ci danno la spinta a fare sempre di più. Quindi partiamo con una campagna abbonamenti in cui ci aspettiamo numeri importantissimi. Numeri? Patron Francesco Colombarini ha detto che gli piacerebbe arrivare a cinquemila, io mi accontenterei anche di qualcuno in meno. Se uno confronta prezzo dell’abbonamento e quello del biglietto si accorge facilmente che finisce col pagare 21 partite al prezzo di 14. Qualcuno si lamenterà lo stesso, anzi lo sta già facendo, con il confronto di prezzo con altre piazze. Però spesso si parla di città con stadi più grandi del nostro, che arrivano anche a ventimila posti”.

ROBERTO TEZZON
“Gli obiettivi sono molto ambiziosi, perché gli investimenti della società sono estremamente onerosi. Mi rende orgoglioso il fatto che la società abbia voluto essere vicina ai tifosi senza andare a incidere sul costo degli abbonamenti. Sottoscriverlo è un modo per esprimere la propria vicinanza a una proprietà che sta facendo molto. Se chiedete a me vi dico che mi aspetto almeno 5.500 abbonati (un anno fa furono 1.801 – ndr).Non si tratta di vedere una partita di calcio, per questo vogliamo fare sì che l’esperienza al Mazza possa essere uno spettacolo all’interno di un altro spettacolo, grazie ad eventi di vario genere. Un altro dei nostri obiettivi è portare allo stadio chi al momento è solo un simpatizzante. SPAL è un brand che sta crescendo e si vuole allargare verso quel pubblico di curiosi che ancora non viene alle partite”.

SIMONE MERLI
“L’auspicio che noi abbiamo è quello che il Mazza si riempia di abbonati il più possibile. Ci auguriamo che l’entusiasmo della parte finale dello scorso campionato si possa rivivere con l’inizio di questa nuova campagna abbonamenti. Dal mio punto di vista è una campagna significativa che dimostra la volontà della società di rinsaldare quel rapporto stretto che c’è tra la tifoseria, la cittadinanza e la SPAL. La SPAL che è un patrimonio non solo della città, ma dell’intera provincia. Per cui speriamo ci possa essere attenzione anche da parte dei tifosi di fuori Ferrara: è bello vedere che stanno nascendo o risorgendo club sparsi un po’ ovunque. Come amministrazione non ci siamo mai fermati nel rapporto di collaborazione con la SPAL. D’altra parte per riuscire a fare i lavori nei tempi prestabiliti bisogna predisporli mesi prima. Quindi chi dice che non sapevamo dovrebbe informarsi un po’ meglio. SPAL e Comune da mesi lavorano da mesi per rendere il Paolo Mazza adeguato alle necessità”.



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