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Dalla beffa all’esaltazione nello spazio di un quarto d’ora abbondante: la SPAL torna da Cesena con un punto rocambolesco per le modalità con cui è stato guadagnato, ma ampiamente meritato e che forse sta pure stretto. Il vantaggio del Cesena alla mezz’ora della ripresa – su calcio d’angolo – infatti aveva punito oltremodo i biancazzurri dopo una prova di spessore in cui i rischi erano stati ridotti praticamente a zero. Il gol del pari di Cremonesi a tempo praticamente scaduto ha compensato l’ingiustizia, lasciando ai mille tifosi al seguito della SPAL un retrogusto decisamente dolce.

Nonostante prima del fischio d’inizio la curva Mare del Manuzzi invochi di “spalmare” gli avversari, le idee della squadra di Drago sono originali almeno quanto il gioco di parole proposto dai tifosi di casa. Tutto quello che il Cesena riesce a mostrare è infatti una tattica che prevede palla lunga su Rodriguez e conseguenti preghiere agli dei del calcio. Inutile dire che non funziona, grazie anche all’attenta guardia del trio Gasparetto-Vicari-Cremonesi. La SPAL si dimostra attenta e determinata, rimane corta e prova spesso a volentieri ad entrare sulla fascia destra con le discese di Lazzari, costringendo la retroguardia bianconera a usare le maniere forti. L’esterno spallino è l’autore dei primi due tiri in porta della partita, ma mira e potenza non sono sufficienti per dare fastidio ad Agazzi. L’assenza dell’ultimo minuto di Antenucci (per un sospetto stiramento al flessore della gamba sinistra) impone ai biancazzurri di puntare sulla fisicità di Zigoni e Finotto. Soprattutto quest’ultimo si danna l’anima per sporcare ogni pallone giocato da dietro dl Cesena. Per tutto il primo tempo la SPAL si fa preferire per chiarezza di idee e furore agonistico, arrivando spesso e volentieri prima sulle seconde palle. Manca solo il colpo in grado di spingere alla corde il Cesena e per poco questo non arriva al 30′, quando un’azione insistita porta addirittura Cremonesi a incunearsi in area dopo uno scambio con Del Grosso: il suo cross rasoterra però è preda di Perticone. Al 37′ è invece la traversa a salvare un Cesena sempre più avvolto dallo scetticismo del suo pubblico. Sul corner messo dentro da Del Grosso sbuca il sinistro in allungo di Mora (probabilmente anche contrastato fallosamente) che si infrange sul legno sopra la testa di Agazzi. La SPAL è doppiamente sfortunata, perché uno dei rimpalli successivi è raccolto da Cremonesi, che calcia a botta sicura e trova la parte esterna del palo.

A inizio ripresa Drago prova a correre ai ripari rimpiazzando Vitale (in grave difficoltà tra Lazzari e Schiatterella) col più esperto Kone. Poco dopo tocca la stessa sorte a Laribi (pessima la sua prova) che viene sacrificato per fare posto al gigantesco attaccante bosniaco Djuric. Il Cesena passa quindi al 433, alzando il baricentro. La SPAL rimane compatta e attenta e al 9′ riesce a trovare un varco in avanti col pregevole destro al volo di Finotto bloccato da Agazzi. Dalle parti di Branduani succede anche meno, perché i buoni propositi del Cesena restano astratti e tutto quello che i bianconeri riescono a produrre sono tentativi di cross per il codino ad alta quota di Djuric. Se ne accorge anche la Curva Mare che al 20′ esatto intona il primo “Fuori le palle” diretto agli undici di casa. Del Grosso probabilmente non se ne accorge, ma beffardamente prova ad accentuare ulteriormente l’ira dei tifosi cesenati con un sinistro da fuori area che passa di poco sopra la traversa. Sul ribaltamento di fronte arriva il primo sussulto degno di nota dei padroni di casa: Rodriguez, lasciato libero da un ripiegamento tardivo di Lazzari, colpisce a pochi passi dalla porta sugli sviluppi di un cross proveniente dal fronte opposto, facendo passare un discreto spavento a Branduani e agli oltre mille spallini alle sue spalle. La beffa però si materializza al 32′, in maniera particolarmente dolorosa: un pallone controllato in maniera imprecisa da Cremonesi porta all’assegnazione di un corner su cui Cinelli è il più lesto a correggere di testa. Branduani non può nulla e il Cesena va in vantaggio. È una botta dura da assorbire e si vede, perché la SPAL riparte con meno lucidità e compattezza, sbagliando molto e scoprendosi più di quanto avesse fatto precedentemente. Il primo a notarlo è Semplici, che per l’assalto finale spedisce in campo Beghetto e Cerri al posto di Del Grosso e Vicari, varando l’attacco a tre. Il concitato finale vede soprattutto Beghetto mettere dentro palloni velenosi e su uno di questi per poco non arriva la correzione di testa di Cerri, che però si rivela imprecisa. In compenso l’ariete dell’Under 21 è decisivo nel conquistare l’angolo che all’ultimo minuto fa calare il gelo al Manuzzi. La SPAL si riversa tutta in area, il nervosismo sale alle stelle ed a pagare il conto è Mora che va anzitempo negli spogliatoi per doppio giallo. Ma è un dispiacere ampiamente compensato dalla zuccata di Cremonesi che vale l’1-1 sul traversone di Beghetto. Nasca decide di aver visto abbastanza e fischia la fine, innescando la festa del contingente biancazzurro al “Manuzzi” per un pareggio ampiamente meritato.

CESENA-SPAL 1-1 (pt 0-0)

CESENA (4231): Agazzi; Balzano, Perticone, Ligi, Filippini; Cinelli, Cascione, Vitale (dal 1′ s.t. Kone); Laribi (dal 8′ s.t. Djuric); Rodriguez (dal 30′ s.t. Garritano), Ciano. A disp.: Agliardi, Schiavone, Rigione, Panico, Capelli, Dalmonte. All.: Drago.

SPAL (352): Branduani; Gasparetto, Vicari (dal 38′ s.t. Cerri), Cremonesi; Lazzari, Schiattarella, Arini (dal 24′ s.t. Castagnetti), Mora, Del Grosso (dal 38′ s.t. Beghetto); Zigoni, Finotto. A disp.: Marchegiani, Silvestri, Giani, Grassi, Pontisso, Ghiglione. All.: Semplici.

Arbitro: Nasca di Bari (ass.ti: Citro e Raspollini; IV uomo: Sacchi)
RETI: 32′ s.t. Cinelli (Ce), 49′ s.t. Cremonesi (S).
Ammoniti: Vitale (Ce), Cinelli (Ce), Mora (S), Rodriguez (Ce), Ciano (Ce), Perticone (Ce), Djuric (Ce), Cerri (S).
Espulsi: Mora al 48′ s.t. per doppia ammonizione.
Note: serata piovosa, campo in erba sintetica. Angoli: 3-9. Recuperi: 1′ p.t.. Spettatori: 13.162 (abbonato 10.116, paganti 3.046 di cui 1.190 da Ferrara, incasso di 31.282 Euro)



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