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Passare novantacinque minuti sotto la pioggia, prendere un gol sull’unico tiro in porta della partita, tornare a casa senza neanche un punto e magari pigliarsi pure un raffreddore. Paolo Branduani ha rischiato tutto questo venerdì scorso a Cesena, ma fortunatamente il rocambolesco pareggio di Cremonesi a tempo ormai scaduto ha scongiurato il peggiore degli scenari. “Però è valsa la pena di prendere tutta quell’acqua” dice lui con un largo sorriso nella conferenza stampa del lunedì. “Possiamo dare mille significati a quel finale, ma tutto poi è riassunto in un unico messaggio: bisogna crederci fino all’ultimo istante. Penso che un pareggio del genere dia più carica di una vittoria. C’è stato davvero tutto in quel minuto e mezzo: la rissa, l’espulsione di Luca, l’angolo, il gol, il triplice fischio, l’esultanza. Quasi un disegno perfetto”.

Perfetto perché le modalità con cui la SPAL ha preso per i capelli il punto sono sì da sfangata memorabile, ma la storia della partita dice tutt’altro: “Non meritavamo di perdere, punto. Fino al gol del Cesena ero rimasto a guardare. Purtroppo su quell’angolo Cinelli ha fatto un gran gol, anticipando tutti con tempi perfetti. Non so dire se abbiamo sbagliato qualcosa a livello difensivo nell’occasione, ma quando la palla viene messa dentro in quel modo e un giocatore anticipa toccandola verso il secondo palo c’è ben poco da fare”. L’altro angolo invece, quello calciato da Beghetto per la deviazione di Cremonesi, ha visto ammucchiarsi in area tutti meno che il portiere spallino nonostante fosse l’ultima azione: “Dico la verità, ci avevo pensato di salire e buttarmi dentro, ma poi dalla panchina non è arrivata l’indicazione e sono rimasto al mio posto, anche perché una volta a Salò mi andò particolarmente male. Eravamo sotto contro la Cremonese e l’arbitro ci disse che dopo il calcio d’angolo avrebbe fischiato la fine. Invece non fu così e dopo aver perso palla prendemmo il terzo gol. Da allora non sono più salito per gli angoli (ride)”.

Nonostante il gol di Cinelli abbia interrotto una potenziale striscia di imbattibilità (209 minuti dal gol di Coda in SPAL-Salernitana 3-2), la SPAL ha comunque mostrato progressi significativi sul fronte della tenuta difensiva, sempre con Branduani tra i pali. Una coincidenza che sembra suggerire un vantaggio sul collega Meret, anche se il portiere sul tema sfodera un dribbling da trequartista: “Non credo ci sia una correlazione diretta, altrimenti si potrebbe fare lo stesso discorso per Vicari e Del Grosso. La verità è che siamo tutti importanti e stiamo trovando la giusta quadratura. Di partita in partita l’intesa cresce e si assume maggior sicurezza. Ci stiamo dando una mano l’uno con l’altro e quando necessario facciamo una corsa in più per il compagno. Per cui a prescindere da chi giocherà in porta i punti arriveranno lo stesso”.
La concorrenza quindi non sembra essere un problema per Branduani: “Come sempre il mister fa decidere il campo, di settimana in settimana e questo è un punto di forza perché rimanendo sulle spine ci si allena sempre con l’intenzione di dare il meglio e conquistare il posto. Sta a noi farci trovare pronti”.

Dopo Cesena sono in arrivo altri due esami importanti per i biancazzurri contro due squadre che ambiscono al ritorno in serie A: “Carpi e Frosinone sono altre due squadre fortissime – ammette Branduani – che hanno chiaramente obiettivi diversi dai nostri e che somigliano di più a quelli del Cesena. Credo che se mostreremo gli stessi livelli di concentrazione, cattiveria e fame di punti potremo metterle in difficoltà”.



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