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Il derby ferrarese contro il Sa.ma Portomaggiore è stato uno spettacolo di tifo, speranze svanite e grandi rimonte. A casa dei vicini, alla fine, l’ha spuntata la Krifi Caffè 4 Torri portandosi a casa almeno quei due punti necessari per mantenere il comando della classifica.

I granata scendono in campo con la formazione delle prime giornate di campionato: Ballerio parte in panchina, rimpiazzato da un Bortolato al ritorno da titolare dopo l’infortunio. La tensione del derby è palese ed il tifo è tantissimo, il nervosismo presente in campo si percepisce distintamente. Il primo set si mantiene in completo equilibrio fino alla metà, con i granata che pur timidamente tengono testa ai grintosi padroni di casa. Gli errori della metà campo Krifi sono troppi, Portomaggiore dal canto suo non è disposta a regalare nulla e prende il largo. Le stoccate finali le danno Dordei che lancia la volata e Magnani, che chiude i conti sul 25-23.
Il secondo set porta i ferraresi davvero sull’orlo del baratro: la supremazia del Sa.Ma non viene mai messa davvero in discussione, i padroni di casa si mantengono in vantaggio per tutta la durata del set. La battuta dei granata non è efficace né incisiva, la difesa fatica, così coach Martinelli le tenta tutte: dentro Ballerio per Fontana e dentro anche Atef con Zambelli per alzare il muro. Portomaggiore però è già troppo lontana: chiude Dordei con un ace che non promette niente di buono per la ripresa (25-17).

Cambio in regia per la Krifi durante il terzo set: è Simone Zambelli a dover gestire il gioco ferrarese contro gli ex compagni, tentando il tutto per tutto. Gioco in perfetto equilibrio per la prima porzione di set, con i ferraresi meno fallosi in battuta e più determinati in attacco. Bernard e Masiero cominciano a mettere a segno i punti chiave dal centro ma si sentono fischiare al contempo numerose invasioni. Su una di queste, Bernard si lamenta e viene ammonito. Vista la tensione in campo, Martinelli rimescola ancora le carte: dentro Bragatto per Bernard, dentro anche Atef e Govoni per Drago e Zambelli. Atef dimostra come sempre riflessi pronti nell’entrare e segnare due punti fondamentali per il morale di tutti, Fontana gli dà man forte. Il terzo set è conquistato per 22-25. Quarto set segnato dal risveglio di Alessandro Drago, fino a quel momento appannato in attacco. L’opposto granata sprona tutti i compagni, che riprendono fiducia e cominciano a tenere bene tutti i fondamentali. Magnani e Dordei entrano in difficoltà, Ferrara prende un paio di punti di vantaggio sulla metà del set e li conserva fino alla fine. Sul 21-24 Magnani tenta di arginare la vittoria avversaria, ma la battuta più importante della partita finisce in rete e si va al tie-break (21-25).

E’ la formazione del terzo set ad affrontare l’inizio dello spareggio, con Zambelli in regia e Fontana ancora in piedi nonostante il fastidio muscolare già sopportato per quattro set. A questo punto il risultato è dato semplicemente dalla squadra che ha ancora la forza di restare più lucida. Portomaggiore si mantiene in vantaggio fino al 10-7 firmato da un attacco di Dordei, che sembra voler decretare l’esito del match. A cambiare le sorti in campo è Bortolato, con un mani-fuori ed un ace fondamentali. Gli errori degli avversari fanno il resto: Ferrara scavalca sul 13-13, Fontana chiude i conti sul 14-16. Dopo la sconfitta contro Montichiari, Ferrara si rialza immediatamente.

Tabellino: Drago 19, Bortolato 20, Fontana 16, Govoni 1, Masiero 13, Bragatto 1, Bernard 7, Atef 4, Di Renzo (L).

Post partita
Contento Marco Martinelli, che voleva vedere i suoi reagire dopo la brutta sconfitta della scorsa settimana: “Nei primi due set abbiamo faticato: è stato come se avessimo portato avanti la partita con Montichiari. Non riuscivamo a ritrovare quell’agonismo che era nostro, caratteristico. Una serie di episodi nel terzo set ci ha favoriti e noi siamo stati bravi a rimaner attaccati al gioco, visto il gap che si era creato nei primi due set. Nei momenti di maggiore difficoltà siamo riusciti a rientrare in partita, anche grazie al cambio che per me era l’ultima possibilità: Simone Zambelli conosceva almeno uno dei due centrali (Luca Smanio, suo ex compagno a Portomaggiore, ndr) ed è riuscito a mettere un po’ in difficoltà gli avversari. Abbiamo fatto quello che prima non eravamo riusciti a fare, abbiamo cominciato a mettere in difficoltà gli attaccanti principali dell’altra squadra, Magnani e Dordei. Qualcosa hanno sbagliato anche loro e la partita si è riaperta. Nel quinto set abbiamo tirato fuori alcune risorse che nemmeno pesavamo di avere: essere lucidi significa fare la cosa giusta al momento giusto e noi l’abbiamo fatto”. Il girone di andata ormai si è concluso. Ora a Ferrara non resta che stare a guardare dall’alto, mentre le avversarie affronteranno il tredicesimo turno. Rimanere in testa alla classifica sarà solo questione di congiunzioni astrali, legate al risultato della settimana prossima tra Montichiari e Mirandola, seconda e terza in classifica.



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