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La matematica non sarà un’opinione, ma è sicuramente causa di forti emicranie, bocciature e rimandi scolastici a settembre. Mai come questa volta un timido approccio col nemico è più che mai auspicabile, perché con la SPAL messa com’è messa in classifica a quattro giornate dalla fine qualche conticino è il caso di farlo. L’ossessione per lo storico salto in A si fa sempre più imponente, così come è dilagante l’entusiasmo che si respira in città. Insomma, c’è fretta di sapere se – ma, a questo punto, più quando – avverrà questo salto nell’eldorado del calcio italiano.

Guardiamo attentamente la classifica a quattro turni dall’epilogo, ma con una certezza in più. La SPAL, momentaneamente prima a 73, chiuderà almeno terza in classifica, ALMENO. A seguire troviamo Hellas Verona a 66 (-7), Frosinone a 65 (-8), Perugia e Cittadella a 57 (-16) e Benevento a 55 (-18). I punti ancora disponibili sono dodici. Va anche ricordato che, qualora tra terza e quarta dovessero esserci dieci o più punti di differenza a fine campionato, non si disputerebbero nemmeno i playoff.

La SPAL perde a La Spezia. Indipendentemente dagli altri risultati, sicuramente non si festeggia al “Picco” per il semplice motivo che il distacco da Verona e Frosinone, anche se pure loro dovessero uscire sconfitte dalle rispettive partite, sarebbe colmabile coi restanti nove punti in gioco (SPAL 73, Hellas Verona 66, Frosinone 65), e il discorso dei dieci di distanza dalla quarta si sviluppa seguendo lo stesso ragionamento. Quindi lo spumante resterebbe nel frigorifero.

La SPAL pareggia a La Spezia. Anche qua, tagliano la testa al toro i massimo nove punti di vantaggio sul Frosinone, se quest’ultimo dovesse perdere con la Salernitana. Del Verona, in questo caso, frega il giusto. Vi risparmiamo la storiella sulle quarte, tanto la sapete già.

La SPAL vince a La Spezia. Si vola a 76 e quindi che cosa può succedere (riprendiamo la classifica, a questo punto ipotetica solamente per la SPAL in caso di successo al Picco: SPAL 76, Hellas Verona a 66 (-10), Frosinone a 65 (-11), Perugia e Cittadella a 57 (-19) e Benevento 55 (-21))? A venirci in aiuto è il tanto bistrattato e indigesto spezzatino, considerando che Spezia-SPAL, Pro Vercelli-Perugia e Cittadella-Cesena si giocheranno sabato 29 aprile alle 15, Benevento-Avellino lunedì 1 maggio alle 12,30, Hellas Verona-Vicenza alle 15 e Salernitana-Frosinone alle 20,30. Un caos che la metà basta, ma andiamo avanti. Tutti subito a pensare a calcolare su scaligeri e ciociari, ma è necessario prendere in considerazione prima le quarte, perché se Perugia (a Vercelli con la Pro) e Cittadella (in casa col Cesena) dovessero perdere, il divario di -19 sarebbe impossibile da rimontare fino alle nove lunghezze necessarie per acciuffare la zona play off di fronte ad un comunque disastroso trittico finale della SPAL (arriverebbero al massimo a -10). In ordine cronologico potrebbe pensarci il Benevento lunedì a pranzo a mettere i bastoni fra le ruote a Mattioli&co., o meglio sembrerebbe essere così, perché a questo punto arriva il nostro amico calendario, che alla 41^giornata propone un interessantissimo Benevento-Frosinone e qualcuno perderà pur punti per strada, no? Il Benevento le può anche vincere tutte (la conditio sine qua non o condizione necessaria è che la SPAL perda le ultime tre di fila, senza appello) da qui alla fine e salire a 67 (-9 dalla SPAL, basta un mezzo passo falso per sgarrare), ma se così fosse affosserebbe ogni speranza dei ciociari di superare la SPAL (dodici punti disponibili tra l’1 maggio e la fine del campionato, ma tre li perde sul campo del Benevento, quindi può arrivare al massimo a fare il solletico a -2 e lasciarci tranquilli almeno al secondo posto). Se invece dovesse essere il Frosinone a vincerle tutte, sicuramente supererebbe i biancazzurri in classifica, ma il Benevento non potrà mai avvicinarsi oltre i dieci punti di distacco da una SPAL terza, quindi tanti cari saluti ai play off.

Ora sotto col Verona, che però, ribadiamo, ci interessa il giusto, nel senso che se dovesse perdere in casa con il redivivo Vicenza di Torrente consegnerebbe alla SPAL le chiavi della Serie A (-10 incolmabile) nel primo pomeriggio del 1 maggio senza tutto questo bisogno di mettere mano alla calcolatrice (in caso di pareggio andrebbe a -9, e qui il vantaggio negli scontri diretti è favorevole ai gialloblù. Discorso identico per il Frosinone, con la sola differenza, però, che ai ciociari il segno X starebbe troppo stretto (-10 sempre incolmabile).

Ricapitolando, che forse è ora: 1) il primo match point la SPAL – a patto che contro lo Spezia arrivi una vittoria – se lo giocherà con le quarte. Se Perugia e Cittadella perdono è Serie A già sabato (-19 incolmabile e per il discorso che Benevento e Frosinone si toglieranno punti alla penultima giornata e quindi nella peggiore delle ipotesi, prendendo in considerazione l’andamento al top solo di queste due squadre, troveremo la SPAL al massimo terza a +12 sul Benevento o come minimo seconda davanti al Frosinone di +2. La compagnia del Verona non sarebbe di troppo).

Se dovesse andar male la prima chance, ecco che arriva il 2) (il Benevento è definitivamente accantonato perché anche in caso di vittoria, per centrare il suo obiettivo playoff dovrebbe mettere fuori causa il Frosinone nello scontro diretto in favore della SPAL) col Verona: se la squadra di Pecchia perde lunedì pomeriggio con il Vicenza, il Savonarola dovrà trovarsi un’altra sciarpa per farsi bello.

Fallito anche il secondo colpo da KO? La palla passa nelle mani del 3) Frosinone alle 20,30, che ha come unico scopo quello di mantenere la distanza massima dalla SPAL alle 8 lunghezze attuali: in pratica, se non vince con la Salernitana, si va in A.

In conclusione (o in confusione), tornando un minimo alla realtà, basta che anche solo una tra Perugia e Cittadella faccia un punto (più i 9 delle rimanenti ultime tre giornate et voilà, il -9 ipotetico dalla SPAL terza è servito) per far slittare la sentenza al Verona, al quale è sufficiente un pareggio per far vestire al Frosinone i panni dello scunzamnestra in ultima istanza, ma potrebbe anche non esserci necessità di aspettare fino a lunedì per brindare. Inutile sottolineare che Perugia, Cittadella e Benevento non stanno facendo la corsa sulla SPAL. La soluzione migliore? Tutto rinviato al match casalingo del 7 maggio con la Pro Vercelli e poi sarà delirio spirituale, non solo matematico.

Nota a margine: se la SPAL arriverà terza, a prescindere dal risultato di La Spezia, vorrà dire che il Verona e il Frosinone l’avranno sorpassata, ma per vedere i playoff è necessario che almeno una tra Perugia, Cittadella e Benevento inizi a macinare punti come mai ha fatto finora, cosa piuttosto complessa. Nel peggiore dei casi, la SPAL fa harakiri, ne perde quattro di fila e IN QUESTO MOMENTO la quota play off delle quarte (o del Benevento) è a 7 lunghezze (9 per i campani) senza ruzzoloni o mezzi passi falsi. Invece, con 6 punti nelle ultime quattro giornate, indipendentemente da tutto, sarà promozione certa, va bene anche a maggio contro il Bari, però sempre considerando un improbabile percorso netto delle attuali quarte.



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