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L’aveva detto Davide Vagnati un paio di settimane fa: nel calciomercato della serie A o si hanno i soldi, tanti, o si deve avere pazienza. Ne abbiamo avuto prova in questi ultimi giorni: al netto di chi ha acquistato per tempo (esempi: la Juve con Orsolini e Bentancur; l’Atalanta con Cornelius e Gosens; l’Udinese con Lasagna) in questa fase si sta muovendo chi ha un portafoglio bello gonfio, in grado di soddisfare le richieste altrui. Un nome su tutti: quello del Milan, che in vista del turno preliminare di Europa League si è già portato a casa i difensori Musacchio e Rodriguez, il centrocampista Kessie e l’attaccante André Silva per la non certo modica somma di 100 milioni di euro di investimento complessivo.

Non avendo simile potenza di fuoco, una neopromossa come la SPAL deve scandagliare con attenzione le rose delle squadre di serie A, in cerca di esuberi più o meno imminenti. Non è nemmeno un mistero che le attenzioni principali dell’Ars et Labor si stiano concentrando sull’attacco, per permettere a mister Semplici di lavorare con il nuovo centravanti già dalle prime fasi del ritiro. Con le conferme di Antenucci e Floccari e la pratica Zigoni momentaneamente in stand-by, il dg Vagnati è alla ricerca di un giocatore già esperto per la categoria, in grado di garantire almeno una decina di gol. Un po’ come accaduto con Falcinelli a Crotone, autore di 13 fondamentali reti per la salvezza dei calabresi.

Considerata la riservatezza con cui l’argomento viene trattato dai diretti interessati, non è facile farsi un’idea precisa, ma la sensazione è che l’attenzione di Vagnati nelle ultime settimane si sia concentrata soprattutto su Alberto Paloschi e Pietro Iemmello, con Alessandro Matri più defilato sullo sfondo. Il tutto al netto di evoluzioni sulla situazione di Khouma Babacar, che però ha un cartellino valutato addirittura 12 milioni dalla Fiorentina e un ingaggio che sfiora il milione e mezzo. Tutto abbastanza fuori portata, almeno a prima vista.

Paloschi alla SPAL piace e come potrebbe essere altrimenti? 27 anni, esperienza decennale (debutto con gol nel 2007, col Milan) e un’ultima stagione da comprimario nell’euro-Atalanta con appena 13 presenze e 0 gol. Non sembra rientrare nel progetto tecnico di Gasperini. Solo che l’Atalanta ha speso 7,5 milioni appena un anno fa, facendo sottoscrivere all’attaccante un contratto addirittura fino al 2021 ad un milione di ingaggio più i bonus. Cifra che la SPAL ovviamente non sarebbe in grado di accollarsi totalmente e infatti si è ragionato su un prestito annuale, con partecipazione di circa il 50% dello stipendio. Opzione che però non sembrerebbe scaldare i cuore dei nerazzurri. E come se non bastasse nel frattempo ha bussato la porta il Chievo, squadra in cui Paloschi ha trascorso quattro anni della sua carriera, prima di dire di sì alla principesca offerta dello Swansea a gennaio 2016 (10 milioni per il cartellino). A Veronello ritroverebbe vecchi compagni, un ambiente familiare e un allenatore (Maran) che lo riteneva imprescindibile. Basterà per chiudere il discorso?

Tra l’altro anche il Sassuolo sembra aver espresso interesse ed è per questo che potrebbe liberare Pietro Iemmello. Il classe 1992, che ha brevemente incrociato il suo destino con quello di Semplici ai tempi della Fiorentina, non dovrebbe far parte di un attacco che con l’arrivo di Bucchi e del suo 433 probabilmente verrà rivoluzionato. Iemmello ha un contratto decisamente meno oneroso di quello di Paloschi (circa 300mila a stagione) e tanti estimatori, compreso il neopromosso Benevento. Non ha l’esperienza dell’atalantino, ma nello scorcio finale di stagione in cui Di Francesco l’ha schierato ha dimostrato di saper vedere la porta con 4 gol in altrettante partite, per un totale di 5 stagionali sull’arco di 16 apparizioni.
Cambierà aria anche Alessandro Matri, alimentando una carriera da girovago che l’ha già visto vestire dieci maglie diverse. 33 anni, 296 presenze e 90 gol in serie A, di cui 8 (in 31 presenze) nell’ultima stagione. Questo il suo biglietto da visita che non a caso implica un ingaggio di circa un milione a stagione. Il suo accordo con i neroverdi però scade nel 2018. Se l’opzione del prestito non fosse praticabile, non sarebbe irrealistico pensare a una spalmatura del milione su due stagioni, con l’inclusione di alcuni bonus. La ricerca al bomber continua, ma sempre con un occhio attento al budget.



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