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Il prossimo esame si chiama Cagliari per la SPAL di Leonardo Semplici dopo l’ottima prestazione nell’ultima giornata di campionato a San Siro contro l’Inter. I complimenti di tutto l’ambiente hanno caratterizzato la settimana di avvicinamento al match contro i sardi, in programma domenica al Mazza alle 15, ma il tecnico spallino preferisce evitare ogni forma di compiacimento per concentrarsi sulla partita: “Le problematiche principali sono tante, il Cagliari è un gruppo che lavora con lo stesso tecnico da tempo (Massimo Rastelli; ndr) e bisognerà affrontare l’impegno con umiltà. Giochiamo in casa, ma sappiamo che di fronte troveremo una squadra con grandi valori. Secondo me è una partita ancora più complicata rispetto a quella con l’Inter. Negli ultimi anni il Cagliari ha fatto bene, è una formazione esperta e dobbiamo stare molto attenti. E’ vero che veniamo da una buona prestazione, ma dobbiamo fare una partita da SPAL”.

Il tecnico biancazzurro non vuol sentir parlare di partita della consacrazione: “Fa parte di un percorso, sicuramente è una gara importante e lo è altrettanto continuare con queste buone prove per vincere. Ma il risultato non può fare la differenza, noi dobbiamo pensare anche a crescere per poi raggiungere il nostro obiettivo”. Il periodo di adattamento alla Serie A sembra essere stato più breve del previsto: “L’esperienza del passato ci è servita per ambientarci in questa nuova categoria e sicuramente i nuovi ci hanno dato una mano. Ma lo scorso anno, in cui siamo stati sia inseguitori che inseguiti, ci è sicuramente servito per partire nel migliore dei modi”. Che Cagliari si aspetta Semplici?”E’ una squadra aggressiva con grandi qualità nel reparto avanzato. Sviluppa un buon gioco con Sau e Joao Pedro e con l’arrivo di Pavoletti può alternare diversi tipi di giocate. Dovremo stare molto attenti, ma soprattutto bisognerà avere grande personalità per riuscire ad ottenere il risultato con efficacia. Annullare i sardi sarà impossibile, ma limitarli è nelle nostre possibilità”.

Con il Cagliari inizia un mini tour de force che vedrà la SPAL scendere in campo tre volte in sette giorni. Impensabile, quindi, non prendere in considerazione l’ipotesi turnover, se non già domani almeno contro il Milan: “La prima partita di questo terzetto è molto importante, vivremo novanta minuti alla volta  e poi vedremo come staranno le cose. Insieme allo staff poi decideremo come affrontare la situazione. Spenderemo molto in settimana e oltre alla prestazione dovremo salvaguardare anche la salute dei giocatori”. Pochi i dubbi sulla formazione, con Rizzo, Floccari, Oikonomou e Meret ancora fermi ai box, anche se qualcuno potrebbe recuperare per San Siro: “In allenamento non abbiamo modificato nulla tatticamente rispetto all’impegno con l’Inter, anche se contro il Cagliari affronteremo due punte e qualcosa bisogna cambiare di sicuro. Grassi, Felipe e Antenucci? Li considero titolari come gli altri, il loro momento arriverà”.

Dopo i tanti complimenti ricevuti per quanto messo in mostra con l’Inter, Semplici dribbla ogni possibilità di veder la squadra cadere nell’acqua, ammaliata da se stessa: “Non possiamo permetterci di pensare troppo agli elogi altrimenti retrocediamo immediatamente. Fa bene ricevere attestati di stima, ma il nostro campionato passa per altre partite. In ogni caso non abbiamo fatto nulla, gli equilibri sono diversi rispetto alla serie B”. Contro il Cagliari il grande ex di giornata sarà Marco Borriello, che in estate ha lasciato il capoluogo sardo non senza polemiche: “Come l’ho visto in settimana? Sta crescendo, sente sicuramente la partita e vorrà fare bene, ma come in tutte le altre occasioni. Per noi gli attaccanti sono fondamentali, così come Paloschi. Quando non si fa gol è normale essere meno sereni, ma il ragazzo si è allenato con grande intensità. Domenica abbiamo avuto due occasioni grazie a lui, quindi sono sicuro che potrà darci un contributo importante. Antenucci lo scorso anno ha avuto lo stesso percorso, poi ci ricordiamo tutti cosa ha fatto. Bisogna avere pazienza, Paloschi si sta applicando con grande ferocia perché sa cosa ci si aspetta da lui”. Sull’ottimo rendimento dei centrocampisti protagonisti del salto dalla B alla A: “E’ un reparto delicato, ma anche gli infortuni mi hanno privato di qualche nuova alternativa. Però le prestazioni degli interni (Mora e Schiattarella; ndr) sono cresciute in maniera esponenziale, stanno dando un grande apporto alla causa e gli altri devono guadagnarsi il posto. Se farò turnover? Vedrò se riuscirò a dare spazio a tutti, non dimentico la qualità della rosa a mia disposizione, considero tutti potenziali titolari”.



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