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Voci discordi tra i giocatori passati in zona mista nel post-partita di SPAL-Cagliari: se da un lato Mirco Antenucci ammette di aver visto una squadra un po’ meno brillante delle occasioni precedenti, dall’altra Alfred Gomis riconduce il risultato ad una maggiore concretezza del Cagliari e non ad una prestazione superiore dei rossoblù.

MIRCO ANTENUCCI
“La delusione di oggi va oltre al risultato, perché abbiamo fatto una partita meno brillante rispetto alle altre tre. Il Cagliari ci ha messo in difficoltà nei primi 25 minuti, quando abbiamo lasciato troppo spazio e non siamo stati bravi ad accorciare, poi il secondo gol ci ha tagliato definitivamente le gambe. Non abbiamo sentito particolari pressioni, nonostante la partita poteva essere vista da qualcuno come una prova di maturità. Sappiamo bene che, da neopromossa, il nostro scudetto è arrivare alla salvezza il prima possibile. Queste partite ci servono per capire che in serie A la vita è dura e dobbiamo alzare il livello, non ci sono partite facili. Anche l’anno scorso abbiamo visto partite più bloccate, in serie A è normale concedere meno, e noi dobbiamo essere più bravi a creare occasioni, la strada comunque è quella giusta. Personalmente fa piacere ricevere l’affetto dei tifosi, come l’ovazione quando sono entrato in campo, poi però dispiace alla fine della partita andare a salutarli con un risultato non positivo. Ora avanti con Milan e Napoli, saranno due partite difficili con due squadre che lottano per i vertici del campionato, non so se il mister penserà al turnover, io sto lavorando bene e cerco di farmi trovare sempre pronto”.

ALFRED GOMIS
“Il Cagliari credo che non abbia completamente meritato la vittoria, certo, sono stati più concreti a finalizzare le occasioni che hanno avuto rispetto a noi, tutto qui. Joao Pedro sul secondo gol è stato molto bravo, bisogna riconoscerlo, ma ogni volta che si subisce gol c’è qualcosa che non ha funzionato. In settimana analizzeremo sicuramente anche quello che è successo sul primo gol per capire meglio come evitare certe situazioni. Non siamo stati condizionati dalle aspettative, non dobbiamo dimostrare di poter fare il salto di qualità, dobbiamo solo giocarcela al meglio ogni volta. Le sconfitte delle rivali per la salvezza non dovrebbero interessarci più di tanto, più che pensare agli altri dobbiamo pensare a  noi, facendo il nostro cammino come meglio possiamo. La convocazione in nazionale non me l’aspettavo, la accolgo con stupore e grande piacere”.



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