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Tranquilli, concentrati, uniti. Così mister Semplici ha descritto i ragazzi del suo gruppo in videoconferenza da un hotel di Roma, dove la SPAL si trova per la parte finale della preparazione in vista della trasferta di domenica a Benevento. In una settimana in cui si è parlato poco di calcio e molto di questioni extra, il mister ha provato a riportare la luce dei riflettori soprattutto ai temi del campo: “Borriello si è ristabilito ed è a disposizione, ogni altra questione si può considerare risolta. C’è stato un disguido che non doveva accadere, in cui tutti hanno una parte di responsabilità. Mi auguro che il pubblico capisca che questo piccolo inconveniente non può condizionare la nostra stagione. Il nostro obiettivo è di rimanere uniti e non farci distrarre da cose che col calcio hanno poco a che fare. I giocatori della SPAL sono la SPAL e bisogna avere in testa tutti lo stesso obiettivo, non a caso anche domenica nel momento della rimonta il pubblico è stato determinante”.

Restando sulle questioni tecniche, Semplici ha ammesso che Felipe è lontano dalla condizione migliore (“sta benino”) e che la lista degli assenti conta Poluzzi, Costa, Della Giovanna, Konate e anche il giovane Bonazzoli: “Ha avuto un problemino, una leggera infiammazione, per questo preferiamo tenerlo a riposo. In attacco le possibilità di scelta non mancano, gli altri stanno tutti bene. Antenucci? Ha benzina a sufficienza per fare novanta minuti, ma anche Borriello, Floccari e Paloschi sono arruolabili”. Come di consueto il tecnico biancazzurro non si è sbottonato sulle possibili scelte, ma si è lasciato scappare che la formazione sarà quasi obbligata e quindi potrebbe somigliare molto a quella vista domenica scorsa contro l’Hellas. Di certo c’è che non vedremo una SPAL a trazione anteriore per provare ad approfittare della debolezza del Benevento in difesa: “Vediamo, c’è ancora l’allenamento di sabato per fare le scelte. Non credo cambieremo sistema di gioco, perché di gol purtroppo ne prendiamo anche noi. Da quel punto di vista bisogna stare attenti, lo abbiamo visto anche domenica scorsa: dobbiamo migliorare tantissimo. Faremo la nostra partita senza snaturarci mettendo in campo le nostre caratteristiche”.
In compenso si è concesso una battuta su Rizzo, che sembra rendere di più da subentrante che da titolare: “E’ un ragazzo che ha bisogno di fiducia, quindi è stato giusto farlo partire dall’inizio perché ha qualità uniche in organico. Sicuramente anche lui deve calarsi nella nostra realtà e nel ruolo che gli chiedo da fare, ma sono soddisfatto perché sta crescendo”.

Con il Benevento fermo a quota un punto, la vittoria sembra quasi un risultato obbligato, ma Semplici dice di non sentire pressione extra in vista della sfida del Vigorito: “Viviamo l’attesa di questa sfida nel migliore dei modi, perché sappiamo l’importanza che riveste questa partita, ma anche che dovremo affrontare il Benevento con grande rispetto perché c’è sempre il rischio di rimanere vittime della legge dei grandi numeri. Bisognerà fare una grande partita, perché è uno scontro diretto, su questo non ci sono dubbi. Ma non la ritengo più o meno importante di quanto non lo sia stata quella col Verona o di quanto lo sarà quella col Torino. Al di là della nostra posizione in classifica siamo in salute e abbiamo fiducia, mi auguro che la rimonta dell’ultima partita ci abbia dato più consapevolezza dei nostri mezzi. Bisogna poi eliminare gli errori che commettiamo spesso”.

Semplici ha anche smentito che il ritiro a tappe fin dal venerdì sia stato scelto per rafforzare il gruppo: “Siamo già compatti e uniti, non servono i ritiri. La scelta è legata solo alla lunghezza del viaggio, se avessimo problemi di spirito di squadra non avremmo fatto la rimonta finale contro il Verona. Risultati del genere si ottengono solo con carattere e unione d’intenti”.
Il mister ha chiuso con una riflessione sul dislivello che questo campionato sta palesando tra le squadre di alta classifica e le altre: “In effetti non mi aspettavo un divario così ampio tra le prime e le ultime, anche se c’è da dire che tanti di noi questo campionato lo avevano visto solo da spettatori. Sicuramente la partenza delle prime due gare ci aveva un po’ illuso, poi abbiamo capito quale sarebbe stato il nostro percorso. Sappiamo che saremo in lotta con tre o quattro squadre e sono quelle da tenere dietro. Bisogna rimanere attaccati a quel treno e stare uniti fino alla fine per farcela”.



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