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Poteva essere la partita della svolta, invece si rivela la più cocente delle sconfitte quella che il Kleb incassa in casa, davanti ad un nutrito pubblico, contro l’Assigeco Piacenza. Sfuma il sogno di centrare la terza vittoria consecutiva al cospetto di un avversario sì solido, ma tutt’altro che indomabile, e nell’economia del match pesano a dismisura la serata storta di Hall e la poca serenità nei momenti chiave, con l’Assigeco che prima di esultare meritatamente deve lottare anche nell’overtime, rispolverando un Guyton decisivo proprio quando la palla ha iniziato a scottare più che mai.

La regola del 3. C’è chi cerca la terza vittoria consecutiva, il Kleb, e chi invece vuole evitare la terza sconfitta di fila, l’Assigeco. E’ già questo un buon biglietto da visita per presentare l’ennesimo derby emiliano del campionato, che si presenta alla quindicesima giornata, l’ultima prima del giro di boa e dei più ovvi bilanci di metà stagione. Che per il momento è appena sufficiente per la squadra di Martelossi, mentre la formazione di Zanchi si presenta a Ferrara con le ossa rotte dopo gli ultimi due netti capitomboli, arrivati, però, contro le due big Bologna e Trieste. Il coach estense inizia dando fiducia sin da subito a Venuto, in quintetto con Cortese, Rush, Hall e Fantoni. Dall’altra parte Zanchi recupera in extremis l’ex Infante, arrivato al palazzetto dello sport di Ferrara poche ore dopo essere diventato padre, ma l’amico Venuto non ha pietà e con una bella conclusione da 3 dà il via alle danze. Guyton impatta immediatamente e fino al 5-5 regna l’equilibrio. Hall – nominato giocatore del mese anche a dicembre – trova in entrata scomposta il canestro del +4, che diventa +7 in men che non si dica dopo la bomba in transizione di Cortese. Guyton si carica di falli, Formenti prende il suo posto, ma sulle palle sporche Ferrara arriva sempre prima di Piacenza e Venuto, in serata di grazia mette a referto altri 9 punti per un confortante 4/4 dall’arco che lascia tutti a bocca aperta, compreso Molinaro, che si imbambola davanti a Formenti e gli garantisce un evitabile triplo viaggio in lunetta prontamente sfruttato dal veterano italiano, imitato da un jumper di Infante che inchioda il punteggio sul 26-23 al termine del primo quarto.

Martelossi non perde tempo e ripropone in campo Hall, che lo ripaga con un lancio da football americano per Rush (canestro e tiro libero aggiuntivo) che riporta Piacenza a distanza di sicurezza a -8. Ma l’Assigeco lotta, lotta tantissimo, trovando, alla lunga, punti pesanti nel pitturato, mentre dall’altra parte Hall litiga col canestro e a 6’15” dall’intervallo la distanza tra le due squadre è minima grazie a due eleganti punti di infante: 33-30 e time out obbligato per Martelossi. Hall è totalmente fuori partita e viene messo sotto a ripetizione da Alredge, che con un delicato semigancio firma il sorpasso sul 36-37. Il giocattolo sembra essersi inceppato, ma proprio quando le cose iniziano a farsi complicate Hall, fin qui il peggiore, si inventa due giocate da antologia: prima, dopo un rimbalzo in attacco, indovina una tripla dall’angolo totalmente senza senso, poi in no look serve a Fantoni il più facile dei lay up per il 43-39 che rimette le cose in chiaro fino al 48-41 della sirena.

La ripresa si apre su ritmi piuttosto bassi, così Piacenza ne approfitta e rosicchia al Kleb punti e certezze con Formenti a guidare la rimonta. Sono suoi i 5 punti consecutivi che danno ossigeno agli ospiti (52-50) prima del doppio cambio di Martelossi (fuori Moreno e Fantoni per Panni e Molinaro) che permette a Ferrara di ritrovare la via del canestro, anche se solo dalla linea del tiro libero. Ma Formenti è incandescente e Zanchi, giustamente, cavalca il buon momento del suo esterno, evidenziando il problema di serata maggiore: Hall è croce e delizia e sa essere tanto decisivo in attacco quanto indisponente in difesa, e ad alimentare le polemiche è un dubbio fischio arbitrale a favore di Piacenza che permette all’Assigeco di portarsi a -1 con la palla del sorpasso che viene sputata dal ferro proprio allo scadere del quarto (62-61).

L’ultimo quarto è decisivo, e con le squadre a stretto contatto sono i nervi a fare la differenza. Hall è in rottura prolungata e Piacenza sorpassa a quota 62 senza grossi affanni grazie ad una gestione della palla più lineare e sicuramente meno frenetica. La scossa prova a darla Cortese, ed è proprio il capitano del Kleb a trovare due punti pesanti nel pitturato, proprio mentre gli arbitri non puniscono qualche contatto troppo energico da parte dei giocatori di Piacenza. E dopo una partita sostanzialmente impalpabile, Guyton si erige a eroe di giornata con cinque punti consecutivi (3+2) che spingono gli estensi a nell’anticamera dell’inferno. Fantoni non ci sta e segna da sotto canestro, Rush gli dà una mano ma Alredge in attacco è implacabile, così come gli arbitri, che vedono falli dove non ce ne sono e aiutano Piacenza nel tentativo di fuga, colmato in parte dalla giocata da 3 punti di Rush che tiene tutti col fiato sospeso a 2′ dalla conclusione. Venuto è encomiabile nel togliere il respiro a Guyton, ma i direttori di gara ne combinano una dietro l’altra, prendendosi i fischi di tutto il palazzo. Ci pensa Cortese a mettere tutti d’accordo con l’inchiodata che vale il -1, ma subito dopo il quinto fallo lo estromette dalla partita e sul 72-72 ancora Guyton gela tutti con 3 punti di rara difficoltà. Moreno in lunetta firma il 79-80 e Martelossi opta per il fallo sistematico. Venuto lo spende saggiamente su Alredge che segna solamente il secondo e con 15” sul cronometro è ancora Moreno a caricarsi la squadra sulle spalle, trovando in entrata l’appoggio (81-81) che rimanda la beffa e allunga la sfida ai tempi supplementari, da giocare senza Cortese ma con un pubblico da corrida a supporto.

Tocca agli americani fare gli americani, e il botta e risposta Hall-Rush vs Guyton-Alredge è entusiasmante. In men che non si dica siamo sull’ 88-87, merito di un paio di giocate clamorose, compresa la stoppata che Hall rifila a Fontecchio, ma Moreno da 3 spreca tutto e Reati ritrova la via del canestro su tiro libero per la parità più assoluta a 2’22” dalla fine. Va meglio a Guyton, 88-90, Moreno per l’89-90. Formenti sbaglia sul ribaltamento, il rimbalzo offensivo però è ancora dell’Assigeco, che si costruisce l’opportunità di allungare portando in lunetta Fontecchio. Il doppio errore fa esultare Ferrara, Piacenza domina a rimbalzo ma spreca, così come Hall che in entrata fallisce il sorpasso in volata. Sistematico il fallo di Venuto, ma Formenti non perdona e porta i suoi a +3 sull’89-92 che resterà tale dopo l’errore di Panni che fa calare definitivamente il sipario. Ferrara perde, perde male, dopo aver avuto più volte la possibilità di imboccare la fuga decisiva. Il Kleb paga la serata no in attacco di Hall e l’assenza pesante di Cortese nell’overtime, che si conclude con la preghiera di Panni respinta dal ferro e con essa anche la speranza di centrare la terza vittoria consecutiva che avrebbe aperto nel migliore dei modi l’anno nuovo.

KLEB BONDI FERRARA – ASSIGECO PIACENZA 89-92
Parziali: 26-23, 48-41, 62-61, 81-81;

Kleb Bondi Ferrara: Venuto 15, Cortese 20, Rush 17, Hall 14, Fantoni. Moreno 7, Panni 2, Molinaro 3, Mancini, Carella, Drigo. All.: Martelossi.

Assigeco Piacenza: Sanguinetti 4, Guyton 18, Reati 4, Alredge 25, Fontecchio 10. Infante 12, Costa, Diouf, Formenti 19, Seye, Livelli, Oxilia. All.: Zanchi.



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