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L’Under 17 rimane al palo in questo 2018: contro l’Udinese è arrivata la quarta sconfitta in altrettante partite giocate nell’anno nuovo e il denominatore comune rimane sempre quello degli errori difensivi. Nel confronto con i bianconeri (giunti a Ferrara sull’onda di una serie positiva di quattro partite) i ragazzi di Perinelli hanno rimediato all’iniziale svantaggio, ma poi hanno pagato l’ennesima ingenuità della loro stagione.

Perinelli, che non può più contare su Beu, ridisegna il centrocampo con Edoardo Mazzoni in cabina di regia affiancato da Mattia Mazzoni a sinistra e Sare a destra. In attacco confermato il tridente Seck-Minaj-Cuellar, sulla corsia di destra torna Marzio che non giocava titolare da dicembre. 4-3-1-2 per mister Ametrano, con Compagnon a supporto delle due punte. Il primo tempo è avaro di occasioni da gol, con gli ospiti che cercano di giocare in verticale e i padroni di casa che preferiscono sfruttare le corsie laterali. L’Udinese approfitta da subito della vivacità di Lirussi; l’attaccante di San Daniele, dopo appena tre minuti, s’invola sulla fascia destra mettendosi alle spalle Marzocchi ma il suo cross non trova in area il compagno Cudrig e si spegne sul fondo. Pochi minuti dopo però è lo stesso Lirussi ad inventarsi il gol del vantaggio. Il numero undici si fionda su un retropassaggio del centrocampo spallino; Coulange, saltato forse troppo facilmente, non riesce a duellare in velocità lasciando quindi che l’attaccante entri indisturbato in area di rigore e, con un tiro sul palo lontano, porti in vantaggio la propria squadra. I bianconeri sono compatti ed ermetici, mentre la SPAL, che fatica a trovare spazio centralmente, si allarga sulle fasce con Edoardo Mazzoni bravo a smistare il gioco. Da ambo i lati del campo piovono cross che però non trovano nessuno e non impensieriscono Moretti. All’undicesimo l’occasione più ghiotta è un colpo di testa da posizione centrale di Mattia Mazzoni che termina un metro abbondante sopra la traversa dopo un cross di Seck. Al 25′ l’Udinese ha l’occasione per raddoppiare: uno-due dentro l’area con cui Compagnon e Cudrig si liberano di Marzio e tiro di quest’ultimo verso Fallani, a un metro di distanza. Bravo il numero uno biancazzurro a parare una conclusione difficile e tenere viva la partita. Due minuti dopo ci prova di nuovo la SPAL, sempre su cross. Stavolta Sare mette la palla in mezzo dalla destra, ma Minaj colpisce male mancando di molto la porta. Il primo tempo si chiude con una punizione dal limite di Cuellar che però è debole e centrale.

Durante l’intervallo Perinelli probabilmente usa le parole giuste per rivitalizzare i suoi, tanto che nel secondo tempo la sua squadra scende in campo con piglio decisamente diverso e uno spirito più combattivo, come già successo in passato. Infatti passano pochi secondi e il risultato torna in equilibrio. Cuellar entra in area di rigore dalla sinistra, con un doppio passo si libera di Parpinel e Zanolla poi disegna una strana parabola che finisce in rete all’altezza del secondo palo. L’Udinese reagisce subito; nel giro di pochi minuti Compagnon ci prova due volte, prima mancando la porta di pochi centimetri con un tiro centrale poi impegnando Fallani dalla distanza. Parallelamente anche la SPAL, in quello che è un secondo tempo più vivace, ha le sue chance per andare in vantaggio. Al tredicesimo ci prova senza successo Seck, ma l’occasione che avrebbe potuto cambiare la partita arriva quattro minuti dopo quando Minaj, dopo un’azione elaborata, si trova palla al piede a pochi passi dal portiere. Il numero nove spallino, contrastato da un paio di difensori fa partire un tiro che, imparabile per il portiere, colpisce in pieno la traversa. Due giri d’orologio e un’altra opportunità capita sui piedi di Cuellar che però da lontano non inquadra la porta. Errori per i quali l’Udinese ringrazia: sul fronte opposto i friulani sfruttano un errore difensivo dei padroni di casa e segnano il gol che decide la partita. Specogna, entrato da pochi minuti, fa partire dalla trequarti un passaggio filtrante che passa in mezzo a Coulange e Valesani finendo sui piedi di un Lirussi che contemporaneamente si sta inserendo con grande velocità. Un tocco per controllare il pallone e poi il tiro rasoterra che non lascia speranze a Fellani. È anche l’ultima occasione da gol della partita. L’ultimo quarto d’ora è nervoso con l’Udinese che, anche con un po’ di malizia, riesce nell’intento di far scorrere il cronometro fino ai tre fischi finali del signor D’Eusanio.

A fine partita ai nostri taccuini mister Perinelli dice poche parole ma chiare: “Commentare mi diventa difficile. Il secondo gol nasce da una palla che abbiamo perso a metà campo e sugli sviluppi eravamo posizionati male. Oggi mi è sembrato che loro avessero un po’ più di fame, un po’ più di cattiveria agonistica. Però quella o ce l’hai o non può dartela nessuno. Nel secondo tempo abbiamo giocato bene? Purtroppo non basta. Se i ragazzi vogliono fare i calciatori devono tirar fuori qualcos’altro. Gli allenatori passano, se vogliono giocare a calcio a certi livelli bisogna che facciano molto, molto di più”.

SPAL-Udinese 1-2 (p.t. 0-1)

SPAL (4-3-3): Fallani; Marzio, Valesani, Coulange, Marzocchi; Sare (dal 1’ s.t. Ardelean), Mazzoni E., Mazzoni M. (dal 19’ s.t. Alessio); Seck (dal 27’ s.t. Artioli), Minaj, Cuellar. A disp: Campi, Bonin, Tagliaferri. All. Perinelli.
Udinese (4-3-1-2): Moretti; Zanolla, Mazzolo, Parpinel, Aviani; Battistella, Snidarcig, Beak (dal 10’ s.t. Di Franco); Compagnon (dal 19’ s.t. Specogna); Lirussi (dal 25’ s.t. Ilic), Cudrig (dal 25’ s.t. Olivato). A disp: Coceano, Bianco, Capuozzo. All. Ametrano.

Arbitro: Sig. D’Eusanio di Faenza (ass.ti Rosania e Siviero)
RETI: 7’ p.t. Lirussi (U), 1’ s.t. Cuellar (S), 23’ s.t. Lirussi (U)
Ammoniti: Mazzolo (U), Mazzoni E. (S), Compagnon (U)
Note: giornata soleggiata, campo sintetico. Angoli 5-3. Recuperi 1’ p.t., 3’ s.t



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