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Sarebbe servito davvero un miracolo per tornare da Napoli con qualcosa di più di una sconfitta onorevole e in effetti i pronostici sono stati rispettati. Un gol di Allan a inizio gara mette la gara tutta in discesa per i partenopei che senza strafare portano a casa l’intera posta in palio.

Il Napoli capolista impiega soltanto sei giri di lancette di orologio per stendere letteralmente i biancazzurri. In questo brevissimo lasso di tempo la banda di Sarri riesce a prendere un palo e tagliare come un coltello nel burro la difesa ospite, troppo leggera come spesso accade, dando la possibilità ad Allan di freddare Meret. La SPAL prova timidamente a farsi vedere in avanti prendendo coraggio anche grazie ad un rallentamento dei padroni di casa, ma a parte un tiro di Viviani (40’) dai trenta metri Reina rimane spettatore non pagante per tutta la prima frazione di gioco.
I biancazzurri entrano in campo con più convinzione rispetto a Cagliari, sviluppando qualche buona manovra soprattutto sulla destra con Lazzari, ma purtroppo gli interpreti a disposizione di Semplici spesso e volentieri non si dimostrano all’altezza della situazione. La dimostrazione è il momentaneo raddoppio dei padroni di casa (poi annullato dalla VAR per fuorigioco), arrivato puntuale al 63’ con Hamsik che senza troppe difficoltà sovrasta Felipe dopo un pallone perso sull’asse Salamon-Viviani. Per onestà intellettuale non si parli di soluzione da trovare nel modulo o discorsi simili, quando si sbagliano appoggi basilari rasoterra o quando si aspetta immobili una palla a centrocampo. I partenopei con il passare del tempo alzano il proprio baricentro continuando a tessere la fitta rete di passaggi, gli spallini affidano le loro speranze in lanci lunghi sperando che Antenucci riesca a prenderla e far salire la squadra. Nel finale l’ingresso di Floccari da più sostanza alle puntate offensive biancazzurre ma a parte un tiro (ribattuto) dalla distanza i ferraresi non riescono a creare veri grattacapi alla difesa napoletana. Le contemporanee sconfitte di Crotone e Sassuolo lasciano aperta la lotta per la salvezza: tra sette giorni i biancazzurri dovranno dimostrare di che pasta sono fatti proprio allo “Scida” contro i calabresi.

NAPOLI-SPAL 1-0 (1-0)

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Alla, Jorginho (dal 90’ Diawara); Hamsik (dal 71’ Zielinski); Callejon (dal 87’ Rog), Mertens, Insigne. A disp.: Rafael, Sepe, Maggio, Machach, Rog, Ounas, Tonelli. All.: Sarri.
SPAL (3-5-1-1): Meret; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Grassi (dal 75’ Floccari), Drame (dal 62’ Costa); Kurtic; Antenucci (dal 82’ Paloschi). A disp.: Gomis, Marchegiani, Simic, Bonazzoli, Vaisanen, Schiavon, Vitale, Everton. All.: Semplici.

ARBITRO: Gavillucci. (Assistenti: Marrazzo e Bottegoni. IV: Abbattista. VAR: Mariani e Longo).
MARCATORI: 6’ p.t. Allan (N).
AMMONITI: Kurtic (S) Hamsik (N), Salamon (S), Felipe (S).
NOTE: giornata piovosa, terreno in buone condizioni. Recupero 1’ pt, 5’ st.



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