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La Bondi Ferrara sbanca il Pala Mangano di Scafati e batte la Givova (79-90) in gara 5, accedendo così ai quarti di finale dei play-off, dove incontrerà la De Longhi Treviso. Prova corale di grande spessore per i ragazzi di Bonacina, con l’unica dolente rappresentata dal rendimento di Molinaro, uscito per falli in 5′ di utilizzo. La palma del migliore in campo se la contendono Hall, Moreno e Rush, tutti e tre determinati nel corso del match. Buon l’impatto di Panni dalla panchina, così come quello di Cortese nel primo tempo.

Rush 8 – Chiude con 21 punti, molto silenziosi, eccezion fatta per i 7 messi a referto nell’ultimo quarto. Nei restanti minuti in cui è in campo entra nelle pieghe della partita senza mai strafare, ma attaccando con aggressività il ferro. Subisce 6 falli e finalmente rende fruttuosi i suoi viaggi in lunetta (5/6). 8 i rimbalzi. Il rinforzo per la post-season che tutti quanti chiedevano? Eccolo.

Hall 8,5 – Trovare un aggettivo per un atleta dal talento così cristallino quando si gioca due volte nell’arco di 48 ore, non è facile. Nel primo tempo è una garanzia nel pitturato: 3/4 da dentro l’area e 5 rimbalzi. Aggiunge la solita freddezza dalla lunetta: il 2/2 con il cronometro agli sgoccioli prima dell’intervallo permette alla Bondi di andare negli spogliatoi avanti di due possessi. Poi nel secondo tempo, nel momento di massimo di sforzo di Scafati per rientrare a contatto, segna 6 punti di fila e fa scappare i suoi sul + 14. Alla fine sono 27 (con il 50% dal campo), manca la doppia-doppia per un solo rimbalzo (9). Fantascientifico, come conferma la valutazione complessiva di 35.

Fantoni 6,5 – Fino al terzo fallo è un vero e proprio fattore perché affonda nella difesa della Givova come un coltello nel burro. Trova canestri facili tagliando verso il ferro con i tempi giusti dopo il blocco. Tirando le somme, le sue statistiche le colleziona tutte nel primo tempo: 8 punti e 6 rimbalzi. Ma il suo so fa anche nel concitato finale, quando va a calmare Moreno, salvandolo da un fallo tecnico per proteste che sarebbe potuto costare caro.

Donadoni ng – Impossibile dargli un voto dopo solo 1′ in campo.

Molinaro 4,5 – Bocciatura senza appello. E non potrebbe essere altrimenti: in neanche 2′ di utilizzo nel primo tempo raggiunge già quota 3 falli, di fatto escludendosi da solo dalla partita. E poi i fischi a sfavore diventano 5 in 5′ esatti. Uno al minuto. Con una rotazione così risicata cadere in questo tipo di errore è imperdonabile e la vittoria della squadra non lo può salvare da un giudizio gravemente negativo.

Cortese 7 – Anche in gara 5 conferma un rendimento che sale e scende in pieno stile montagne russe. Mette a ferro e fuoco il Pala Mangano nei primi 20′ – va a bersaglio con 3 delle 4 triple tentate e segna la maggior parte dei 28 punti di Ferrara nel primo quarto -, poi però scompare dai radar e nel secondo tempo fa più falli che canestri.

Panni 7 – Professione: problem solver. Segna tre canestri, uno più importante dell’altro, tutti realizzati in frangenti cruciali del match. Doveva essere la stagione del salto di qualità e sta ampiamente dimostrando di poter essere un sesto uomo su cui si può fare tranquillamente fare affidamento.

Moreno 9 – Promosso a pieni voti, anzi pienissimi. Perché nonostante Hall abbia fatto ancora una volta il fenomeno probabilmente gara 5 l’ha decisa ‘Cuba’ con le sue giocate: per Scafati le due triple mandate a bersaglio nel terzo e nel quarto quarto sono state come un diretto in pieno volto. E andare a referto con la prima doppia-doppia stagionale nella partita da dentro o fuori non è da tutti: segna 12 punti (4/8 da dietro l’arco dei 6,75) e smazza 11 assist, ai quali aggiunge 4 palloni recuperati e 3 rimbalzi. Punisce come meglio non avrebbe potuto la strategia di Scafati di sfidarlo al tiro. Treviso è avvisata.



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