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Lunedì eravamo ancora tutti più o meno inebriati dall’euforia, e non solo da quella, post-salvezza e siamo finiti col perderci l’importante ospitata di Simone Colombarini nell’atto finale di Lunedì Sport su Telestense. Il patron ha parlato di diverse cose, vale la pena di riportare i passaggi più significativi della presenza nel salotto televisivo curato da Alessandro Sovrani.

LA STAGIONE APPENA CONCLUSA
“Credevo che potesse essere un pochino più facile, però i nostri tecnici, soprattutto Vagnati, ci avevano avvertito del fatto che la differenza tra la B e la A era molto grandi e quindi dovevamo farci trovare pronti, facendo anche scelte di mercato a malincuore. Come quella di privarsi di giocatori fondamentali per la vittoria del campionato. Siamo partiti tenendo bene in mente questo aspetto e probabilmente il motivo principale per il quale siamo qui a festeggiare sta nell’essere rimasti fedeli a questa convinzione. Le altre neopromosse si sono fermate ben prima di noi nel loro cammino, probabilmente non volendo o non capendolo. Magari pensavano di avere una rosa idonea al campionato, tenendo tanti giocatori provenienti dalla serie B. Noi abbiamo cambiato tanto, dando il tempo anche di ambientarsi a chi aveva poca esperienza, noi compresi, però i fatti ci hanno dato ragione. Ora avremo le basi per affrontare un’altra stagione difficile”.

LA PROSSIMA STAGIONE
“L’obiettivo è quello di provare a fare il possibile per stabilizzarci in questa categoria. Sapevamo che il primo anno sarebbe stato molto difficile e quindi siamo doppiamente contenti per averla mantenuta. L’anno prossimo non sarà meno difficile perché ci sono anche altre avversarie, stiamo vedendo la caratura delle neopromosse dalla B. Il primo passo l’abbiamo fatto, mancano il secondo e il terzo perché abbiamo visto che per via dei regolamenti sul paracadute può essere un risultato eccezionale rimanere in serie A per tre stagioni, perché in caso di discesa ci sarebbe una disponibilità che permetterebbe di risalire immediatamente. Tocchiamo ferro perché non vogliamo fare questi conti e faremo il meglio per ottenere sempre il miglior risultato possibile. Però poter promettere più di una salvezza mi pare difficile. Il girone di ritorno ci ha fatto capire che siamo stati al livello, se non superiori, di squadre che hanno chiuso davanti a noi in classifica. Questo ci dà consapevolezza per la prossima stagione per la possibilità di tenere dietro di noi quattro, cinque squadre e non solo tre”.

I DUBBI SU SEMPLICI A FEBBRAIO
“Prima della partita col Napoli si è parlato tanto della posizione di mister Semplici. A dire la verità ne avete parlato di più voi giornalisti di quanto non abbiamo fatto noi al nostro interno. In quel momento si è anche creata una spaccatura tra tifosi: ognuno si sentiva in diritto di dire cosa avremmo dovuto fare. Noi ci siamo chiusi anche per evitare di dover ascoltare tutte queste posizioni. Dovevamo cercare di capire se riuscivamo ad avere al nostro interno quella forza, quello spirito di gruppo, che poteva tirarci fuori da quella situazione. Abbiamo deciso, tutti insieme, che si poteva fare e già nella partita di Napoli ci fu qualche segnale positivo. Non era tanto il fatto di tenere Semplici o mandarlo via, ma se gli equilibri interni ci potessero consentire di raggiungere la salvezza. Tante squadre cambiano allenatore perché è la soluzione più facile, perché a volte è l’unico modo per far cambiare atteggiamento alla squadra. Noi volevamo un cambio di atteggiamento e lo volevamo senza cambiare la guida tecnica. L’approccio della partita di Napoli ci ha fatto capire che la squadra poteva lottare e quindi si poteva andare avanti così”.

LAZZARI E VICARI IN PARTENZA?
“A Manuel siamo molto legati e sappiamo che potrebbe avere richieste di mercato, ma in questo momento c’è nulla di concreto almeno verso la società. Abbiamo sempre detto che non abbiamo bisogno di vendere nessuno per fare cassa: Lazzari ha altri due anni di contratto e saremmo contentissimi se potesse continuare con noi per essere ancora un nostro punto di forza. […] Vicari ha fatto due ottimi campionati e ha grande visibilità, ma per lui vale lo stesso discorso fatto in precedenza”.

LA GRANA BORRIELLLO
“Ad oggi è un nostro calciatore a tutti gli effetti. Tutti si aspettavano un campionato diverso da parte sua, lui compreso. Tra qualche incomprensione e un infortunio più o meno lungo è stato poco a disposizione ed oggi siamo in una situazione in cui i rapporti con la tifoseria sono non idilliaci, per dire un eufemismo. Starà a lui, se vorrà onorare il suo contratto, cercare di recuperare questo rapporto. Se queste sono le sue intenzioni si continuerà, altrimenti ne parleremo”.

LO SCOUTING
“Abbiamo un bel gruppo che gira, perché è importante osservare sia le categorie inferiori sia i campionati esteri. La SPAL non ha la forza per andare a prendere giocatori affermati nelle squadre importanti, quindi deve cercare giovani interessanti o talenti nascosti. Non era facile il primo anno perché dovevamo puntare su delle certezze, anche se sono arrivati comunque giocatori interessanti. Penso a Mattiello. Dobbiamo puntare su giocatori che possano diventare di nostra proprietà senza fare spese folli e far crescere da noi ragazzi di società più grandi”.

GRASSI E LE PROSPETTIVE DI MERCATO
“Abbiamo il diritto di riscatto, il problema è il prezzo altissimo e la presenza di un possibile contro-riscatto da parte del Napoli, quindi servirebbe uno sforzo economico importantissimo per provare ad aggiudicarselo. Ma non è nemmeno detto che basti, visto che il Napoli versando una discreta cifra potrebbe riprenderne il controllo. Sicuramente è un giocatore di prospettiva e che mi piacerebbe potesse rimanere. Però non possiamo tenere tutti i giocatori che vogliamo perché ci sono dei conti da fare col budget. Vedremo, non sappiamo nemmeno cosa succederà con i diritti tv e quindi a quanto ammonteranno le risorse utili a costruire il budget. Tra un po’ ci siederemo al tavolo, faremo i conti e potremo dire a Vagnati qual è la cifra che ha a disposizione per il mercato”.

IL FUTURO DI SEMPLICI
“Non capisco tutta l’enfasi che c’è su questo argomento. L’abbiamo ufficializzato un anno fa che Semplici sarebbe stato il nostro allenatore fino al 2019, per me sono importanti le strette di mano, figuriamoci un contratto firmato e contro-firmato. La volontà è di continuare insieme, non vedo perché ci sia bisogno di riparlarne. Poi se ci sarà bisogno di rivedersi per ribadirlo, lo faremo. Finora abbiamo dato tutti per scontato che sarà così”.

IL RUOLO DI GIANMARIO SPECCHIA
“Non ero presente nel periodo in cui lui ha fatto parte di quella SPAL, quindi non ho molto da dire su quello. In estate sono state prese decisioni che non incontravano il favore della tifoseria, ma abbiamo anche fatto delle scelte che abbiamo ritenuto giuste per non creare ulteriori attriti in quel momento. Probabilmente è stata una leggerezza, ma si tratta di un errore fatto in buona fede da chi passa giornate intere a pensare al bene della SPAL”.

IL RITIRO ESTIVO
“Come nella scorsa stagione partiremo verso metà luglio per Tarvisio, rimarremo una decina di giorni e poi ci trasferiremo ad Auronzo per un’ulteriore decina. Ci sarà ancora una volta l’amichevole contro la Lazio. So che i tifosi ci seguiranno in massa in entrambe le località: presto presenteremo il programma con le date esatte”.



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