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Dietro all’apparente calma di questi giorni, alla SPAL c’è un lavoro che non ammette ritardi o ripensamenti. Lo dimostra anche l’intervista rilasciata da Simone Colombarini a Corriere dello Sport-Stadio nell’edizione di sabato 26 maggio. Al suo interno il patron parla dei fronti più caldi di quest’ultimo scorcio di primavera biancazzurra.

LO STADIO
“E’ inusuale vedere investimenti privati negli impianti sportivi pubblici, anche perché non avremo alcun tipo di ritorno diretto. La convenzione con il Comune è decennale, dovremmo sperare che quando finirà qualcuno si ricordi anche di questi nostri impegni economici. In realtà non abbiamo avuto scelta e bisognava agire in fretta: il Comune fa ciò che può mettendo 3 degli 8 milioni necessari, mentre gli altri 5 sono nostri. Da quando siamo arrivati alla SPAL, per adeguare il Mazza e il centro di allenamento abbiamo già speso 10 milioni”.

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI
“Siamo rimasti molto amareggiati per quanto accaduto l’anno scorso, in ogni caso è acqua passata. Per la gradinata, dove sono previsti i maggiori cambiamenti, pensiamo a una leggera diminuzione del prezzo degli abbonamenti e un lieve ritocco verso l’alto dei biglietti. M’interessa che i tifosi siano contenti: se per assurdo mi dicessero che sarebbero disposti a pagare poco accettando con più serenità una retrocessione con una squadra poco competitiva, si potrebbe ragionare sul compromesso”.

LA CONFERMA DI SEMPLICI
“La volontà è quella. La prossima settimana ci metteremo tutti attorno a un tavolo per capire le intenzioni generali. Credo che si arriverà a un’intesa su tutti i fronti e quindi parleremo subito di strategie di mercato e obiettivi per farci trovare prontissimi”.

IL PASSATO E IL FUTURO
“Fin qui è andato tutto benissimo, non abbiamo motivi per lasciare. Potrebbe farci cambiare idea solo ricevere critiche pesanti a fronte del nostro impegno che è totale. Guardando avanti, pensiamo a costruire una squadra capace di salvarsi con meno sofferenza. Qualcuno scherzando ci chiede quando arriveremo in Europa. Sassuolo e Udinese ci sono arrivate, mentre quest’anno hanno lottato con noi. Ci sono 6-7 club irraggiungibili, però attestarci in futuro nella parte sinistra della classifica sarebbe un sogno e vorrebbe dire aver portato la SPAL più in alto possibile”.



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