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Pomeriggio ricco di volti nuovi e di relative presentazioni al centro sportivo “Gibì Fabbri” di Via Copparo. Il primo a presentarsi in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti è stato Mohamed Fares, esterno mancino proveniente dall’Hellas Verona. Ragazzo di poche parole, ma dallo sguardo convinto: “Sono molto contento di essere arrivato qua, speriamo di fare una grande stagione, proviamo a toglierci delle soddisfazioni raggiungendo i nostri obiettivi“.

E non poteva mancare l’inciso del direttore sportivo, Davide Vagnati: “Fares l’anno scorso lo abbiamo affrontato da avversario e nella partita di ritorno è stato anche benevolo. A parte gli scherzi, visto che la mia idea è quella di andare a vedere più partite possibili, lui l’ho visto tante volte, giocava avanzato nel settore giovanile. Ha grandi potenzialità, in questi anni lo ha dimostrato soprattutto in una stagione difficile come quella del Verona lo scorso anno. E’ riuscito a dare continuità e non era semplice. Sono fiducioso sul fatto che potrà affrontare una stagione pensando solamente al suo ruolo che è quello di quinto a centrocampo. Con le qualità che ha farà bene. Qua deve solo pensare a giocare, il pubblico lo aiuterà e potrà togliersi delle soddisfazioni“.

In effetti con la maglia scaligera l’abbiamo visto cavalcare sulla fascia ricoprendo diversi ruoli, su quale sia effettivamente però per Fares non sembrano esserci dubbi: “Come ha detto il direttore, sono venuto qui per fare il quinto di sinistra. A Verona mi sono sempre adattato a seconda delle esigenze, cercando di dare il massimo in ogni singola partita. Certo che cambiare posizione più volte nell’arco di soli novanta non è facile come bere un bicchiere d’acqua, ve lo posso garantire”. Fares è nato attaccante esterno, poi Delneri lo ha reinventato terzino: “Vero, nelle giovanili giocavo in attacco poi il mister mi ha spostato più indietro. Dicono che sono troppo offensivo ma non sono d’accordo: se c’è da difendere resto basso, quando mi lasciano la libertà di salire spingo”.

E il primo impatto con l’ambiente SPAL com’è stato? “Ottimo. L’amicizia che mi lega con Viviani e Costa mi faciliterà nell’inserirmi nello spogliatoio. Ho avuto buone sensazioni buone, le stesse percepite quando ho incontrato i biancazzurri in campionato: la squadra è forte, il gruppo affiatato e pronto a combattere fino all’ultimo secondo, come piace a me. L’ambiente è fantastico, trascinato da tifosi spettacolari. Sono sicuro che ci divertiremo“.



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