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La risalita dal sottoscala all’Olimpo la SPAL l’ha già fatta, quindi perché non riprovarci un’altra volta? Dopo tre anni di rodaggio con il reclutamento giovanile la SPAL Femminile si prepara a prendere parte ad un campionato “senior”, quello di Eccellenza regionale Emilia-Romagna che rappresenta il quarto livello della piramide calcistica in rosa. La squadra assemblata dal responsabile Massimo Carrari attinge in gran parte dall’organico della dissolta New Team Femminile di Ferrara (che per anni ha militato in serie B), aggiungendo calciatrici del vivaio e altre appositamente reclutate per questa esperienza. Ad allenarle sarà Mauro Morotti, già tecnico dell’Imolese Femminile in serie B. “Partiremo dall’Eccellenza – ha detto Carrari – ma l’obiettivo è quello di salire già da quest’anno in serie C per confrontarci con realtà di caratura nazionale“.

La SPAL Femminile, che comprende anche le selezioni Under 15, Under 12 e Under 10, avrà il campo sportivo di Baura come quartier generale. Disputerà lì le proprie gare interne del campionato che prenderà il via il prossimo 30 settembre. Domenica 16 è previsto l’antipasto della coppa regionale di Eccellenza. Al fianco delle ragazze nel prossimo triennio ci sarà la Artigiani Pastai Bondi, già main sponsor del Kleb Basket Ferrara. “Una presenza che ha dato un impulso fondamentale al progetto” ha sottolineato Carrari. Giuseppe Bondi, titolare dell’azienda, ha spiegato così la scelta di investire sulla SPAL in rosa: “Ho una figlia che gioca a calcio e prima di conoscere questo mondo mai avrei pensato potessero avere questo interesse e questa voglia. Le ho viste veramente accanite e determinate a migliorare e vincere. Grazie all’organizzazione della SPAL abbiamo realizzato questo progetto e speriamo possa avere risvolti molto positivi, magari seguendo le orme della squadra maschile“.

Alla presentazione della partnership non ha voluto mancare il presidente Walter Mattioli: “Quando prendiamo in mano qualcosa cerchiamo di farla perfettamente, quindi mi fa piacere essere qui. Abbiamo iniziato tre anni fa questa avventura, questo progetto, un po’ per obbligo (da parte delle regole Figc, ndr) ma anche perché ci faceva piacere iniziare un cammino anche nell’attività femminile. E’ giusto portarlo avanti perché le ragazze vogliono giocare quanto i ragazzi. Nella mia lunga storia di dirigente ho già fatto questa esperienza per quattro anni nella Giacomense, quindi ho avuto modo di gestire un gruppo di ragazze. Le nostre le vedo determinate a dimostrare quanto sono brave. L’obiettivo ovviamente è portarle tra i professionisti: sono convinto che faremo bella figura anche con loro. Già passare in serie C ci darebbe lustro: non vogliamo forzare i tempi, procederemo un passo alla volta“.



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