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Adeguare lo stadio può essere senz’altro una scocciatura notevole in termini di impegno e di spese, ma a quanto pare ha anche effetti benefici sulla classifica. Dal 2016 a oggi la SPAL ha vissuto tre diversi debutti dopo altrettanti interventi strutturali al “Paolo Mazza” e in tutte le occasioni ha festeggiato al termine dei novanta minuti.

Nel 2016, da neopromossa in serie B la SPAL abbatté il Vicenza con un netto 3-0 grazie ai gol di Arini, Cremonesi e Zigoni. Al tempo la capienza era fissata poco sotto gli 8mila posti, la gradinata era agibile solo per un terzo (per gli ospiti) e dove ora sorge la curva Est c’era un parcheggio.

Quindi il debutto agostano in serie A: 27 agosto 2017, SPAL-Udinese, con una gradinata praticamente tutta nuova e un settore ospiti tirato su da zero. Capienza da 13mila posti, altra partita in notturna e altri tre gol, ma stavolta con due al passivo. Apre Borriello col suo unico gol in biancazzurro, segue il raddoppio di Lazzari (con tanto di VAR) e chiude la prodezza di Rizzo. In mezzo i gol di Nuytinck e Thereau (su rigore) per il temporaneo 2-2 nella ripresa.

In linea teorica gli adeguamenti relativi ai salti di categoria dovrebbero essere esauriti, a meno di voler puntare ad un Paolo Mazza formato coppe europee. Anche se è vero che in sede di presentazione degli ultimi lavori è stato lasciato intendere che potrebbero essere in programma degli aggiustamenti alla tribuna centrale nel corso dell’estate 2019. Fosse così, non si farebbe solo la gioia degli amanti dei cantieri, ma anche di un’intera tifoseria. Il resto del lavoro lo farà il calendario: avversari avvisati…



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