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Nella mixed zone dello stadio Artemio Franchi di Firenze alla SPAL, sconfitta senza appello dalla Fiorentina per 3-0, è arrivata una tirata d’orecchio da parte dei patron, Francesco e Simone Colombarini, amareggiati più che altro dalla poca garra messa in campo dai biancazzurri.

Francesco Colombarini
Manifesta inferiorità: abbiamo dimostrato sul campo di non essere all’altezza, in nessun reparto, per cui risultato più che giusto. Non avremmo mai avuto possibilità di vincere. A mio avviso siamo scesi in campo poco determinati e questo atteggiamento ci ha condizionato per tutto il resto della gara. Spero di rivere già con il Sassuolo la SPAL che abbiamo ammirato sabato con l’Atalanta. Gli applausi dei tifosi a fine partita fanno piacere e fanno ben sperare: con il loro supporto sono convinto che ritroveremo i risultati. Il Paolo Mazza può essere la nostra arma in più, ma non è detto; in Serie A non c’è nulla di scontato, perché non ti regala niente nessuno“.

Simone Colombarini
E’ stata una battuta d’arresto pesante e speravo di vedere una partita diversa, sono sincero. Tralasciando il punteggio, rotondo, netto e giusto, questo pomeriggio ci è mancato tutto: non abbiamo avuto la cattiveria e la determinazione che hanno contraddistinto le nostre prime uscite. E’ capitato più volte di partire più accorti e macinare gioco a partita in corso, mentre oggi non è stato così. Confidavo in un comportamento diverso, ma dopo il gol dell’uno a zero ci siamo sciolti ed abbiamo creato poco. La Fiorentina ha preso campo giocando una grande partita senza trovare una reazione da parte nostra. La convinzione è necessaria, per una squadra come la SPAL, se si vuol provare a portare a casa punti da un campo difficile come l’Artemio Franchi. Dite che sia colpa dei troppi complimenti ricevuti in settimana? Non credo proprio: noi cerchiamo continuamente di far capire alla squadra che deve mantenere i piedi per terra e lottare con grinta e determinazione per portare a casa il risultato, lavoriamo per far sì che i ragazzi rimangano sempre concentrati. Finora abbiamo giocato bene, ma abbiamo conquistato nove punti mettendo sempre qualcosa in più sul campo per prevalere, oggi quel quid è mancato del tutto. E per questo è difficile giudicare chi ha giocato bene e chi no: non c’è stata collaborazione e non ci siamo aiutati l’un l’altro, ho notato poca lucidità in campo e l’assenza dello spirito che ha caratterizzato questo scorcio di campionato; non eravamo concentrati, dovremo capire il settimana il perché. Come avete detto giustamente voi non abbiamo fatto poco o nulla per impensierire la Fiorentina: oltre all’occasione mancata da Antenucci e qualche cross non mi ricordo altro. I cambi? Indipendentemente da chi è entrato in campo nel secondo tempo, mi aspettavo un atteggiamento diverso, non ho percepito la voglia di recuperare il risultato. Ma non sto qua a sindacare sulle scelte di Semplici, il mister è lui. Sono decisioni che non mi sento di giudicare, a conti fatti gli avvicendamenti sono stati fatti a partita ormai in ghiaccio. Mi aspettavo una reazione che invece non c’è stata. Comunque ci sta perdere a Firenze, per carità di Dio: di partite ne perderemo tante altre nel corso del nostro cammino, spero vivamente non così. Non possiamo permetterci di non essere propositivi e arrendevoli. Voglio vedere un piglio diverso. Ripartiamo dai nove punti in cinque partite e cerchiamo di farne altri per centrare con tranquillità il nostro obiettivo, non dobbiamo perderlo di vista. Se si perde di vista il bersaglio un attimo, pensando di fare risultato giochicchiando, allora stiamo sbagliando strada. In questo campionato nessuno ti regala niente. Siamo una buona squadra e abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, dobbiamo dare tutto nei novanta minuti e mettere in campo le nostre qualità“.



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