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Sarebbe bello, ora che la SPAL rifornisce abitualmente le nazionali di giocatori, poter parlare sempre di Manuel Lazzari convocato nella rosa dell’Italia. Ma per l’amichevole contro l’Ucraina (mercoledì 10 ottobre ore 20,45 al Ferraris di Genova) e il terzo delicatissimo match di Nations League da dentro o fuori in casa della Polonia (domenica 14, ore 20:45 allo Stadion Slaski di Chorzow) il CT Roberto Mancini ha deciso di fare a meno dell’esterno biancazzurro, rinunciando, inoltre, a diversi nomi presenti nel precedente elenco.

Insieme a Lazzari, infatti, sono rimasti fuori anche big come Balotelli e Belotti, Rugani, Zappacosta e Cristante, oltre ai baby Zaniolo e Pellegri. Ma concentrandosi solamente sui pari ruolo del gioiello di casa nostra, balza all’occhio la presenza in questa tornata di nomi di Florenzi e D’Ambrosio, entrambi assenti a settembre contro Polonia e Portogallo. Per loro, soprattutto nel caso del romanista, si tratta di un ritorno scontato nel giro che conta che solamente gli acciacchi fisici hanno ritardato, e si può tranquillamente dire che siano loro ad aver preso il posto dei terzini schierati titolari da Mancini nelle ultime due uscite ufficiali, vale a dire Zappacosta (contro la Polonia) e, appunto, Lazzari (contro i lusitani). Difficile pensare che questa sia una bocciatura definitiva per lo spallino, ma si sapeva sin da subito che il suo nome, in un’ipotetica scala gerarchica, sarebbe stato sicuramente scalzato da Florenzi e insidiato da D’Ambrosio, in attesa di un rientro a pieno regime di Darmian, completamente ai margini dell’acciaccato Manchester United di Mourinho. Questioni di modulo (Mancini gioca abitualmente schierando una difesa a 4)? Questioni di concorrenza o esperienza? In ogni caso per l’amichevole del 20 novembre contro gli Stati Uniti potrà esserci nuovamente spazio per ulteriori esperimenti.

E il match a stelle e strisce potrebbe essere l’occasione buona per rivedere in azzurro un altro spallino, Andrea Petagna, che il suo esordio con l’Italia lo ha già fatto il 28 marzo 2017 contro l’Olanda nella gestione Ventura. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport lo dava come possibile outsider per l’attacco, ma Mancini ha impiegato poche ore per tagliare definitivamente ogni speranza della boa estense. Nonostante l’esclusione di due prime punte di peso come Balotelli e Belotti, il CT in quella posizione ha preferito affidarsi alla fame di Cutrone e ai suoi punti fermi Zaza e Immobile, circondando di mezze punte ed esterni offensivo questo insolito tridente. Sicuramente l’esplosione di Insigne come goleador a Napoli ha chiuso ulteriormente le porte ad un nuovo innesto vicino alla porta avversaria, ma se Petagna dovesse iniziare a segnare con maggior regolarità difficilmente Mancini potrà tenerlo lontano dalla Nazionale ancora a lungo. 20 novembre data da cerchiare di rosso anche per lui?

Con Lazzari e Petagna out, Kurtic ancora fermo ai box per infortunio e Thiago Cionek ormai messo da parte dalla Polonia dopo il Mondiale in Russia, le gioie maggiori le porta il continente africano, perché sia Alfred Gomis che Mohamed Fares fanno parte dell’elenco dei convocati di Senegal e Algeria. La squadra allenata da Aliou Cissé se la vedrà con il Sudan nel doppio confronto per le qualificazioni alla Coppa d’Africa che li vede nettamente favoriti, ma chissà se l’errore decisivo commesso nel 2-2 contro il Madagascar potrà costare al portiere spallino il posto da titolare.

Qualificazioni alla Coppa d’Africa anche per l’Algeria di Fares, che dovrà vedersela due volte con il Benin. Inutile dire che con nomi del calibro di Mahrez la nazionale del paese nordafricano parta con tutti i favori del pronostico, e le speranze dell’esterno biancazzurro di essere considerato il titolare sono legittime, vista la presenza dal 1′ nell’ultimo match disputato ad inizio settembre con il Gambia e pareggiato 1-1.

La carrellata di nazionali, però, potrebbe non essere finita qui, perché nel momento in cui scriviamo questo articolo non è ancora stata resa nota la lista della Svizzera, ma la convocazione di Johan Djourou da parte di Petkovic non dovrebbe essere in discussione (il difensore di origine ivoriana è uno dei pilastri con 76 gettoni). Guarderà il fratello Sergej da casa, invece, Vanja Milinkovic-Savic, non convocato nella Serbia per le partite di Nations League contro Montenegro e Romania.



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