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Con l’imminente arrivo dell’Inter a Ferrara è impossibile non ripensare al gol del pareggio di testa in tuffo di Alberto Paloschi a tempo quasi scaduto sotto la Curva Ovest nel confronto del gennaio 2018. Ma la squadra di Luciano Spalletti in quel periodo annaspava parecchio, sia sotto il punto di vista del gioco che dei punti racimolati: i nerazzurri arrivarono al Paolo Mazza a secco di vittorie da praticamente due mesi e giocarono una bruttissima partita. Ora invece l’Inter pare aver trovato il bandolo della matassa e vola ad ali spiegate dopo aver inanellato una serie di cinque vittorie consecutive tra campionato e coppa. Per fare il punto della situazione abbiamo raggiunto telefonicamente un collega, Stefano Migheli, che scrive per Interlive.it.

Stefano, dopo un avvio stentato l’Inter tra Serie A e Champions League ha collezionato cinque vittorie consecutive, Spalletti ha trovato la quadratura del cerchio?
“La svolta è arrivata con la vittoria all’ultimo minuto contro il Tottenham. La squadra si è completamente sbloccata a livello mentale e questo ha fatto la differenza all’interno del gruppo e dei singoli. Nelle partite precedenti, vedi quella di Parma, l’Inter subiva dei gol davvero rocamboleschi e non riusciva a buttarla dentro nonostante giocasse all’attacco per quasi tutta la partita. Era un po’ lo specchio di quel periodo: tanta buona volontà ma poca convinzione e paura di sbagliare. Con la vittoria in Champions, dove è uscito l’orgoglio, la cattiveria, le qualità ma soprattutto la reazione e il carattere, l’Inter ha ritrovato piano piano sé stessa e sta ottenendo i risultati che tutti si aspettavano”.

L’ultima volta in cui l’Inter è venuta a Ferrara non ha fatto proprio una gran figura.
“Non è propriamente esatto. Nel senso che l’Inter ha avuto tante occasioni per vincere la gara e ha sfruttato un maldestro intervento di Vicari per passare in vantaggio. Vuoi per imprecisione, vuoi per un Meret in forma, l’Inter non è riuscita a chiuderla e ha subito il ritorno della SPAL con l’invenzione di Antenucci per Paloschi. Se avessimo vinto non ci sarebbe stato nulla da dire, di contro il pareggio ha premiato di più gli estensi perché non hanno mai mollato e ci hanno provato sino alla fine”.

Quante chance ha la SPAL di conquistare punti in questa occasione?
“Sino a qualche giornata fa la difesa era un autentico fortino, questo dimostra che il lavoro svolto da mister Semplici ha avuto radici profonde sin dallo scorso campionato. Con la salvezza acquisita nella scorsa stagione, il gruppo e l’allenatore hanno maggiori certezze e convinzioni per fare bene nella massima serie, dunque sono consapevoli che in determinate partite conterà molto l’organizzazione tattica e la concentrazione per tutti i 95′. Memore di un anno fa, non è sbagliato pensare che i nerazzurri possano incappare in un pari anche a causa della fatiche europee spese mercoledì sera”.

Probabile formazione dell’Inter?
“Spalletti dovrebbe optare per un turnover ragionato un po’ ovunque: Handanovic in porta; D’Ambrosio dovrebbe comunque partite titolare sulla destra perché Vrsaljko non ha i 90′ nella gambe, Miranda dovrebbe prendere il posto di De Vrij con al fianco Skriniar e Dalbert a sinistra, possibile sorpresa al posto di un ottimo ma stanco Asamoah. A centrocampo, complice l’infortunio di Brozovic, potrebbe essere rilanciato Borja Valero che Spalletti ha lodato in conferenza stampa per professionalità e dedizione alla causa. Con lo spagnolo dovrebbe agire ancora una volta Vecino nei due in mezzo, mentre nel trio dei trequartisti dovrebbero trovare posto Candreva a destra, Nainggolan in mezzo (con Lautaro pronto a subentrare) e Perisic a sinistra, quest’ultimo in continuo ballottaggio con Keita ma secondo me alla fine la spunterà da titolare. Davanti l’imprescindibile Icardi, sempre più leader e trascinatore con l’adrenalina del gol vittoria in Champions contro il Psv”.

Chiave tattica del match? Che partita ti aspetti?
“Credo che la SPAL voglia fare una partita d’attesa per colpire con le transizioni. Non sarà l’unico leitmotiv della gara: l’aggressività e la mancanza di spazi, alla lunga, potrebbe pesare all’Inter e costringere Spalletti a rivedere i propri piani iniziali. Ad ogni modo, la differenza la farà il centrocampo: se la squadra di casa riuscirà costantemente ad avere la superiorità numerica, per l’Inter sarà una serata davvero complicata”.



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