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Stadio Olimpico, capitolo secondo. Dopo l’entusiasmante vittoria con la Roma la SPAL si ripresenta nella capitale decisa a voltare pagina dopo le tre scoppole incassate dal Frosinone. Storia simile per la Lazio, che dopo aver preso tre schiaffi a domicilio dall’Inter, vuole rilanciarsi nella corsa alle posizioni nobili della classifica. Come consuetudine alla vigilia del match abbiamo intervistato un collega, Enrico De Lellis di laziopress.it, che segue con scrupolo tutto ciò che accade nei dintorni di Formello, per capire che aria tira in casa Lazio.

Enrico, un giudizio su questo scorcio di stagione biancoceleste: quinto posto in classifica in Serie A e passaggio ai sedicesimi di Europa League praticamente ipotecato.
“La Lazio sta facendo il percorso giusto per le risorse che ha a disposizione, soprattutto se si considera l’obiettivo in campionato, che è quello di centrare la qualificazione in Champions League. Il mercato fatto nella passata estate conferma questa ambizione, visti gli arrivi nella capitale di giocatori valore indiscusso come Correa e Badelj; mentre la conferma di Milinkovic-Savic parla da sola. L’Europa League è un tassello importante per la crescita strutturale della squadra: più si giocano partite di alto lignaggio, più si mette benzina nelle gambe e la giusta mentalità vincente nella testa. Il girone è molto duro, per questo con il Marsiglia in casa si cercherà di chiudere definitivamente il discorso”.

Nota dolente: la Lazio sembra avere un problema ad affrontare gli scontri diretti, credi che non riesca a fare il salto di qualità definitivo?
“Eh… In effetti questa è una pecca della gestione Inzaghi, forse l’unica. Le partite che contano la Lazio capita spesso che le stecchi. Fino ad ora il percorso è stato molto lineare: vincono con le squadre considerate sulla carta più deboli e con le pari livello, mentre hanno un blocco mentale con le cosiddette big. Se andiamo ad analizzare nello specifico i match, contro il Napoli il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto; nel derby ci sono stati degli errori individuali visibili; invece con l’Inter non ci sono proprio attenuanti, sconfitta netta e meritata. Inzaghi, che reputo un predestinato, deve crescere ancora tanto nella preparazione di determinate partite, sia dal punto di vista tattico che mentale”.

Per ora deludono gli uomini mercato, Luis Alberto e Milinkovic-Savic.
“Sicuramente sono i nomi più attesi perché l’anno scorso – insieme ad Immobile e Leiva – hanno permesso alla Lazio di disputare una stagione esaltante, su tutti i fronti. Il serbo ha pagato una preparazione atletica completamente saltata a causa del Mondiale: visto il suo fisico ha bisogno di tempo per entrare in forma, non a caso anche nella scorsa annata prima di metà ottobre non ha dato l’apporto sperato. Comunque, nelle ultime partite è in ripresa, anche se tatticamente gioca in un ruolo diverso rispetto al solito: molto più mezz’ala, meno trequartista, posizione che l’ha esaltato in campo e fatto segnare diversi gol. Luis Alberto, che contro la SPAL ha siglato una delle reti più belle del campionato di Serie A 2017/2018 della Lazio, soffre di una sorta di amnesia calcistica, ma le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti. E si sta portando dietro un problema fisico da un bel un po’ di tempo, non riesce a liberarsene e lo sta accusando tutt’ora. Per questi due fattori ha perso posizioni nella gerarchia e non ha più il posto assicurato, viste anche le ottime prestazioni di Correa e Caicedo. Sotto un punto di vista mentale ha patito tanto la concorrenza e non escludo una cessione nel mercato di gennaio”.

Concentriamoci sul match di domenica. La SPAL ha già saccheggiato l’Olimpico battendo la Roma 2-0, quante chance ha di tornare a Ferrara con dei punti?
“Nel calcio non si può dare niente per scontato. La SPAL è un’ottima squadra con giocatori esperti e di buona caratura, inoltre ha un allenatore sottovalutato da molti, ma che secondo me merita tutte le luci della ribalta per la sua carriera e per i risultati che sta portando a Ferrara. Chiaro che se ci dovessimo basare sul gioco delle figurine la Lazio parte favorita, ma guai a prendere sotto gamba una partita del genere altrimenti la sorpresa può saltare fuori da dietro l’angolo”.

Toto formazione: l’undici biancoceleste di domenica quale potrebbe essere?
“Inzaghi ha dimostrato nella sua carriera da allenatore di essere molto integralista e fedele al suo modulo base: un 3-5-1-1 che in alcune occasioni si trasforma in un 3-5-2. Molti sono i dubbi, soprattutto per quanto riguarda l’attacco. Una sola certezza: al centro dell’attacco ci sarà Ciro Immobile. Per vestire una maglia da titolare al suo fianco Caicedo è in vantaggio nel ballottaggio, ma sia Correa che Luis Alberto sperano di trovare posto sin dal primo minuto. A centrocampo la presenza di Cataldi sembra scontata, viste le assenze di Leiva e Badelj. Quindi, se proviamo a mettere i giocatori in campo, direi: Strakosha tra i pali; Luiz Felipe, Acerbi e Radu a comporre il terzetto difensivo; a centrocampo, da destra a sinistra, Marusic, Parolo, Cataldi, Milinkovic-Savic e Lulic; davanti Caicedo e Immobile”.



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