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L’Empoli che la SPAL andrà ad affrontare nella prossima giornata di campionato è una squadra diversa rispetto a quella che è stata guidata da Aurelio Andreazzoli fino a due settimane fa. Infatti, anche se il cambio in panchina (con l’avvento di Beppe Iachini) è datato 5 novembre, in questi quindici giorni la formazione toscana ha comunque già fatto intravedere un approccio tattico diverso rispetto a quello messo in mostra la precedente gestione tecnica.
Un cambiamento che ha generato sei punti nelle due uscite col nuovo allenatore, frutto delle vittorie contro Udinese (2-1) e Atalanta (3-2). Ma quali sono effettivamente queste novità tattiche e cosa ci hanno detto gli appena 180 minuti di gioco che l’Empoli ha giocato finora sotto la guida di Iachini?
Per prima cosa, come era prevedibile, gli azzurri hanno mostrato maggior attenzione alla fase di non possesso palla. Ora, indipendentemente dagli esiti dei due confronti in esame (in entrambe le gare l’Empoli ha subito due reti e, specialmente contro l’Udinese, la squadra di Iachini ha concesso diverse occasioni da gol) è l’atteggiamento generale ad essere cambiato, con appunto una enfasi più grande posta sulla fase di non possesso. Questa nuova impostazione è confermata dai dati relativi al possesso palla, che hanno visto la squadra azzurra in svantaggio tanto contro i friulani (39%) che contro i bergamaschi di Gasperini (41%). Contro la squadra allora allenata da Julio Velázquez, gli uomini di Iachini hanno prodotto 5 tiri in porta (contro i 9 dei bianconeri) mentre contro l’Atalanta le conclusioni nello specchio sono state 7, a fronte delle 5 degli ospiti. Se poi guardiamo al dato relativo agli expected goals (xG), indice che ci può fornire una maggior precisione rispetto alla pericolosità delle occasioni avute, notiamo come l’Empoli sia stato pericoloso in ambedue i confronti casalinghi, creando ben 2.9 xG contro l’Atalanta e 1.44 contro l’Udinese.
Il fatto che nelle due partite la squadra di Iachini abbia segnato più gol di quelli attesi (due contro la squadra di Velázquez, tre contro i nerazzurri), sottolinea l’efficacia fin qui mostrata dall’attacco azzurro. Un discreto miglioramento per una squadra che, fino all’arrivo di Iachini, aveva segnato soltanto 10 reti in 11 partite (solo quattro squadre avevano fatto peggio) e che, invece, dopo queste due sfide casalinghe, ha ora all’attivo 15 segnature, meglio di altre 7 squadre del campionato.

via Gfycat
[il gol vittoria contro l’Atalanta, squadra che in queste situazioni difende principalmente a zona come la SPAL, è venuto su calcio d’angolo. Attenzione particolare dovrà quindi essere data alle palle inattive] Oltre ai risultati, quello che sembra cambiato è anche l’approccio offensivo di una squadra che ora palleggia di meno e ha una fase di costruzione meno elaborata, preferendo invece un approccio più diretto, come si evince dal basso dato relativo ai passaggi riusciti (il 78% circa di completi con Iachini).

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[l’azione verticale che porta all’autogol di Masiello] Sia contro l’Udinese (57) che con l’Atalanta (59) i toscani hanno provato più di 50 volte il lancio lungo, cosa che si era verificata in appena tre occasioni nelle precedenti gare. Di contro la SPAL è una squadra che ricorre pochissimo a questo tipo di giocata: in media lo fa 35 volte a partita, tanto da essere 19^ in questa particolare classifica. Meglio fa solo il Sassuolo con 33 a partita. Nella top five delle squadre che lanciano di più ci sono Chievo (47 volte a partita), Cagliari (45), Torino (45), Empoli (44) e Genoa (41).

[La mappa dei lanci lunghi dell’Empoli contro l’Atalanta. Le linee di passaggio più utilizzate in queste situazioni sono state quelle che andavano dai centrali Silvestre e Maietta alle due punte] La gestione di questo tipo di giocate potrebbe quindi rivelarsi fondamentale per la squadra di Semplici al fine di conseguire un risultato utile nel delicato scontro salvezza.
Michele Tossani, classe 1978, analista tattico già collaboratore di realtà importanti come Rivista Undici e Il Napolista. Nel 2018 ha inaugurato il suo blog personale, La Gabbia di Orrico. Interviene anche su Radio Sportiva e Italia7, ed è autore di libri, tra cui “L’altro Mago. Mourinho dopo Herrera” edito da Limina.
LINK: Lavagna tattica – Perché la SPAL si prende dei rischi in palleggio (e perché possono pagare)



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