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In un’intervista rilasciata in esclusiva a Tuttomercatoweb, il procuratore George Gardi ha confermato quanto già era nell’aria, ossia che Johan Djourou potrebbe lasciare la SPAL in questa sessione di mercato: “Altra situazione in valutazione e la posizione di Djourou, per il quale sono pervenute delle richieste, che valuteremo insieme alla SPAL“. Ancora non è ben chiaro quali club abbiano chiesto informazioni, ma va da sé che i biancazzurri non si opporrebbero ad una cessione visto il deludente apporto fornito finora dal nazionale svizzero. Il contratto firmato la scorsa estate scadrà a giugno 2019.
Non più tardi di un paio di giorni fa lo stesso Djourou aveva affidato al suo profilo Instagram un pensiero sul suo difficoltoso 2018 costellato di problemi fisici:

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This picture sums up my year perfectly ! Ups and downs all the way trough, injuries, doubts, and anxiety played a big factor! I wouldn’t say that I am happy about it, but I would say that I am thankful about it. I learned so much about my mind and body,and giving up as never been an option, I am so thankful of the support I received all along the year! Remember that to be happy is not to have a sky without a storm, a road without accidents, a work without fatigue, relations without disappointments. To be happy is to find strength in forgiveness, hope in battles, security in moments of fear, love in discord. It is not only to taste the smile, but also to reflect on the sadness. This is not only to celebrate successes, but to learn the lessons of chess. It’s not just about feeling happy with applause, but about being happy in anonymity. To be happy is not a destiny, but a success for those who can travel in themselves. To be happy is to stop becoming a victim and become the author of your destiny. Happy new year guys and thanks again.?? #happynewyear #lifelesson #genevaboy #lavieilfautlavivre

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Questa immagine riassume perfettamente il mio anno! Alti e bassi per tutto il tempo, infortuni, dubbi e ansia hanno giocato un ruolo notevole. Non posso dire di essere felice di questo, ma posso dire di esserne grato. Ho imparato moltissimo sulla mia mente e sul mio corpo, e mollare non è mai stata un’opzione. Sono grato per il sostegno che ho ricevuto durante tutto l’anno. Bisogna ricordarsi che essere felici non è avere un cielo senza nuvoloni, una strada senza buche, un lavoro senza difficoltà, relazioni senza delusioni. Essere felici è trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, sicurezza nei momenti di paura, amore nella discordia. Non si tratta solo di godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non solo celebrare successi, ma anche imparare lezioni. Non si tratta solo di sentirsi felici tra gli applausi, ma di essere felici nell’anonimato. Essere felici non è un destino, ma un successo per quelli che riescono a fare un viaggio in loro stessi. Essere felici significa evitare di diventare una vittima e diventare l’autore del proprio destino. Buon anno nuovo e grazie di nuovo a tutti“.



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