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Poteva sicuramente iniziare in maniera migliore il 2019 del Kleb Basket. Invece la squadra presieduta dal presidente D’Auria non è riuscita ad invertire la marcia negativa intrapresa già a fine 2018, incappando in cinque sconfitte consecutive che ora la relegano all’ultimo posto in classifica del girone est di A2. Via Bonacina, quindi, la decisione dopo l’ultimo K.O. maturato domenica contro la Bakery Piacenza, e al suo posto dentro l’albanese Spiro Leka, con un passato in A1 a Pesaro.

A presentare il nuovo “acquisto” è Marco Cocchi, vice presidente del club ferrarese, ma prima un ringraziamento a Bonacina: “E’ doveroso un saluto ad Andrea. Potrebbe sembrare strano ma la persona più triste a questo tavolo sono io perchè la scommessa fatta un anno fa sembrava vinta e invece il lavoro iniziato dal coach non è proseguito come speravamo. Quando si prendono decisioni del genere è solo per il bene della società, non una mossa contro qualcuno. Gli facciamo un grosso in bocca al lupo ma siamo sicuri che il rapporto con lui rimarrà intatto. I risultati, però, ci imponevano un cambio di rotta, ci sono stati investimenti sul mercato. A Piacenza abbiamo visto una partita brutta, forse una delle peggiori degli ultimi anni, quindi ci sembrava il caso di azzerare tutto e introdurre qualche concetto nuovo e dopo qualche colloquio, domenica sera abbiamo deciso di puntare su coach Leka, la persona più adatta a confrontarsi con una sfida del genere. Il rammarico è quello di non aver intrapreso questa strada già dopo il derby con Cento sprecando una settimana di lavoro. Però dovevamo dare un’ultima occasione al nostro vecchio coach e purtroppo a volte i sentimenti prevalgono sulla ragione, mentre nello sport bisogna pensare ai risultati. Ora ripartiamo e vediamo cosa riusciremo ad ottenere”.

Gli fa eco il presidente Francesco D’Auria: “Concordo con le parole di Cocchi, ma ora dobbiamo voltare pagina. Perdendo Bonacina ho perso anche un amico, ma adesso sta a noi tirare fuori il massimo dai nostri atleti e tornare in carreggiata”.

Poi a prendere la parola è il neo coach Leka: “Sono contentissimo di essere qua, vedo gente che in un momento difficile non vuole mollare e prima di alzare bandiera bianca bisogna provarle veramente tutte. Sarà importante che tutti siano consapevoli che non esiste un “io” ma solamente un “noi”, è questa la linea guida per andare avanti. Siamo pronti per combattere fino alla fine e dare tutto, anche più del 100%. Poi sappiamo che nello sport non può andare sempre bene, però noi dobbiamo essere freddi nell’analizzare se quello che chiediamo ai giocatori viene effettivamente prodotto in campo. Serve maggior aggressività nei confronti della palla e dell’avversario, più contropiede, più difesa, altrimenti diventerà facile per gli avversari avere la meglio su di noi. Mercoledì saremo subito in campo, non farò grossi cambiamenti, ma sto lavorando sulla testa dei ragazzi per lasciarli tranquilli”. Si riparte dalla difesa: “Dobbiamo imparare ad aiutarci a vicenda, ognuno deve fare il suo. Ora non ci sono equilibri ben definiti, ma voglio vedere una squadra aggressiva”.

Intanto mercoledì sera arriva Montegranaro: “Rispettiamo tutti, ma non guardiamo in faccia a nessuno. Dobbiamo raccimolare quanti più punti possibile e nei 40′ di gioco ci faremo trovare pronti a fare quello che serve. Apporterò qualche aggiustamento, ma nulla di clamoroso. Voglio vedere una squadra che giochi insieme e che riduca le forzature. Cerchiamo la tranquillità che abbiamo perso a causa delle sconfitte. Servirà lavoro di testa ma anche di gambe. Squadra con problemi di gerarchie? Questo capita più o meno ovunque, la chimica va e viene. L’importante è che la strada sia la stessa per tutti. A volte succedere di eccedere, ma il nostro uomo di maggior qualità è Swann e vogliamo crescere attorno a lui”.

Credits photo: Uffico stampa Kleb Basket



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