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Sarà interessante vedere quanto la sconfitta di Bergamo può avere intaccato il morale della SPAL. Di sicuro i presupposti della sfida con la Fiorentina sono diversi da quelli della sfida di settembre in Toscana. I viola arrivano all’appuntamento con assenze pesanti (su tutte quella del capitano Pezzella), ma pur sempre affamata di punti per una possibile qualificazione alle coppe europee. Per saperne di più sul momento della squadra di Pioli abbiamo interpellato il collega Giacomo Brunetti di Violanews.com.

IL MOMENTO DELLA FIORENTINA – “La Fiorentina sta giocando in modo estremamente compatto, le prestazioni che ha mostrato durante questa stagione raramente sono state insoddisfacenti. Sono mancati i gol a far la differenza: Bologna, Cagliari, Genoa, gli esempi sono tanti. Le partite contro Udinese e Napoli hanno rappresentato un freno nella corsa all’Europa League: nonostante il campionato al ribasso delle concorrenti, i viola stanno perdendo terreno, sebbene siano solamente sei i punti che li separano dall’Atalanta. Negli ultimi giorni si è parlato anche di puntare tutto sulla Coppa Italia per qualificarsi all’Europa League. Ci sono un Muriel in più e un centrocampo che cresce, ma attenzione alla difesa”.

LA PARTITA – “Il risultato della partita al ‘Franchi’ è stato netto, una di quelle gare in cui nulla si poteva recriminare. I viola però hanno sempre sofferto la SPAL: nella scorsa stagione la formazione di Semplici fermò il filotto di sei vittorie consecutive con una prestazione massiccia. E anche al ‘Mazza’ fu un compito arduo: Chiesa riprese il vantaggio di Paloschi dopo una grande sofferenza. La formazione di Pioli soffre gli avversari che si chiudono e ripartono in contropiede, specialmente se lo fanno bene come la SPAL. Semplici può fermare l’arma della ripartenza utilizzata dall’arrivo di Muriel e sicuramente, con il baricentro basso e la grande densità in mezzo al campo, può costringere la Fiorentina a una partita tormentata, privandola della profondità e concedendole pochi spazi a centrocampo”.

LA FORMAZIONE – “Saranno assenti Pezzella e Mirallas. L’infortunio del capitano è stato un duro colpo. Rientreranno Vitor Hugo, Milenkovic, Benassi e Laurini. I dubbi più grandi riguardano la difesa: Biraghi, Hugo e Milenkovic sono sicuri del posto, il ballottaggio è tra Laurini e Ceccherini; il francese potrebbe riportare Milenkovic al centro. A centrocampo, Edimilson e Veretout sono intoccabili, Benassi toglie il posto a Gerson che, di contro, potrebbe completare il tridente con Muriel e Chiesa: lotta con Simeone, attardato Pjaca”.

LE CHIAVI DELLA GARA – “I limiti della Fiorentina verranno evidenziati dalla fase difensiva della SPAL. Come detto, stimo Semplici per la solidità della sua squadra. Mi aspetto una partita simile all’andata della scorsa stagione. Muriel è una mina vagante, può accendersi da un momento all’altro, scardinare la retroguardia biancazzurra e spostare l’equilibrio. Anche la vena di Chiesa sarà fondamentale: quei due, là davanti, sono l’appiglio per segnare. Il punto interrogativo riguarda il reparto arretrato: senza Pezzella, ci sarà compattezza? Rispetto ai primi mesi, nel 2019 sono stati subiti diversi gol, ad esempio con Chievo e Sampdoria. La differenza la vedremo nella sagacia di saper leggere la partita e riuscire a colpire nel momento giusto: per la Fiorentina saranno gli spunti dei singoli a decidere il risultato”.



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