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Le parole di Walter Mattioli su Federico Chiesa hanno inevitabilmente sollevato un polverone, non dissimile da quello che si era levato a settembre, quando Gian Piero Gasperini – tecnico dell’Atalanta – aveva sostanzialmente sottolineato il medesimo concetto espresso dal presidente della SPAL.

A caldo è intervenuto immediatamente Giancarlo Antognoni – club manager dei viola – per difendere il giovane talento: “Almeno dagli addetti ai lavori non accettiamo queste critiche nei confronti di un ragazzo di 21-22 anni che è quasi imprendibile. Se uno non riesce a prenderlo e fa fallo, è rigore. La dinamica del VAR purtroppo ha determinato questo episodio. Dispiace che sia successo tutto questo, ma se abbiamo il VAR dobbiamo utilizzarlo. Quando riusciremo a capire che il VAR serve, allora andremo d’accordo. Ma non va bene definire Federico uno che si butta, un tuffatore, soprattutto dagli addetti ai lavori e dal presidente della SPAL. Quello è rigore netto, basta riguardare bene quel che è successo. Definire Federico ‘poco onesto’ mi sembra un appellativo molto grave, se ti crei questa etichetta poi vai avanti negli anni, questo non è assolutamente vero. E’ un ragazzo bravissimo, che a volte è talmente veloce da non riuscire a prenderlo. Io non mi permetterei mai di accusare un giocatore avversario, bisogna anche regolarsi in questo senso. Se parla dei suoi non mi interessa, ma se parla degli avversari questo non va bene. Capisco che per ciò che è successo ci sia rammarico da parte della SPAL, però se vogliamo accettare questa tecnologia alla fine una volta è negativa ma la maggior parte delle volte è positiva”.

Successivamente la questione è stata commentata anche dal presidente della Fiorentina, Mario Cognigni: “Ritengo le dichiarazioni rilasciate dal presidente della SPAL, probabilmente dettate dalla concitazione che ha seguito gli attimi immediatamente successivi alla fine della gara, completamente inopportune e lesive della reputazione di un nostro atleta. Mattioli è un uomo equilibrato e onesto che conosco personalmente molto bene. Nessuno dovrebbe permettersi di esprimere tali giudizi sui nostri calciatori ed in particolare su Federico Chiesa che è un professionista esemplare e che, per le sue caratteristiche e tipologia di gioco, nel corso delle partite subisce numerosi falli, a volte anche molto duri. Federico è un patrimonio della Fiorentina e del calcio italiano, un ragazzo serio e capace e non accettiamo che gli vengano affibbiati atteggiamenti che non fanno parte della sua persona e dei suoi comportamenti sul campo”.

[immagine d’archivio]



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