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Perizie, sopralluoghi e verifiche si sono conclusi dopo quindici, interminabili, giorni. Ora la SPAL aspetta di riavere il suo stadio dopo un mese (28 giorni, per la precisione) di apprensione che ha complicato notevolmente la stagione del club sul fronte abbonamenti e precampionato. Il dissequestro dei tre settori messi sotto osservazione (curva Ovest, gradinata, curva Est) nella migliore delle ipotesi potrebbe arrivare già nel corso di questa settimana.

Il Paolo Mazza, dicono in consulenti che hanno avuto modo di assistere ai test svolti nelle ultime due settimane, è a posto e non necessita di interventi per migliorarne la sicurezza. Mancherebbe qualche bullone qua e là (30 su 30mila totali, riferisce Il Resto del Carlino) su alcune piastre, ma non ci sarebbero criticità di sorta sulle coperture dei tre settori in questione.

L’ultima parola l’avrà la pm Barbara Cavallo, che dovrà valutare il dissequestro dei tre settori sulla base della dettagliata relazione dell’ingegner Carlo Pellegrino, il consulente incaricato dalla Procura. Se Pellegrino non segnalerà particolari criticità, lo stadio verrà “restituito” alla SPAL entro qualche giorno, in tempo per giocare la partita del terzo turno di Coppa Italia (18 agosto) e, ovviamente, la prima di serie A in programma il giorno 25 (contro l’Atalanta). Il dissequestro potrebbe anche arrivare con delle prescrizioni relative ad alcuni lavori accessori da realizzare, ma che comunque non comporterebbero particolari disagi in merito all’utilizzo della struttura.

Nella mattinata di martedì anche l’ex assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi, evidentemente informato degli ultimi sviluppi, ha voluto esprimere soddisfazione per le indicazioni positive filtrate dopo i sopralluoghi:



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