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La SPAL inizia un trittico impegnativo ospitando al Paolo Mazza il Napoli, di certo non l’avversario più agevole in assoluto soprattutto quando inizia a pesare la mancanza di punti in classifica. Come di consueto, alla vigilia del match abbiamo intervistato un collega, Giovanni Minieri di Stabiachannel.it, per capire che aria tira in casa avversaria.

MONTAGNE RUSSE – “Il campionato del Napoli fino ad adesso è stato caratterizzato da alti e alcuni bassi. Se da una parte la vittoria a Salisburgo ha messo una seria ipoteca sul passaggio di turno in Champions League, dall’altra i 6 punti di svantaggio dalla Juventus dopo appena 8 giornate sono onestamente un po’ troppi. Soprattutto perché son frutto di qualche passo falso di troppo fatto contro squadre sulla carta alla portata. A mio parere la squadra difetta ancora in carattere e personalità e fatica a reagire ad incidenti di percorso come ad esempio il KO interno con il Cagliari. Probabilmente Ancelotti ha sopravvalutato alcuni elementi al momento di operare un turn-over giusto e ragionato, ma l’abbraccio di tutta la squadra dopo il gol di Insigne a Salisburgo dimostra che lo spogliatoio è unito e c’è tutto il tempo per recuperare il terreno perduto”. 

INNESTI IMPORTANTI – “Senza ombra di dubbio il Napoli si è rinforzato nella sessione estiva di mercato. Manolas è un calciatore fondamentale che si integra perfettamente con Koulibaly (ma a Ferrara non ci sarà, ndr), dando la possibilità alla squadra di giocare più alta grazie alle sue straordinarie doti atletiche. Di Lorenzo, arrivato tra lo scetticismo generale, è diventato un jolly capace di giocare ovunque nella linea a 4; Elmas è un classe ’99 con numeri importanti; Lozano, invece, ha bisogno di tempo per adattarsi alla serie A, ma è un potenziale top-player”. 

MALUMORI – “De Laurentiis è una persona molto umorale. Parla poco, quando decide di farsi sentire però non passa mai inosservato. Il succo di ciò che dice è sostanzialmente giusto, anche se sono alquanto discutibili modi e tempi delle sue entrate a gamba tesa. Le sue parole hanno sicuramente scosso Insigne, tirandolo fuori dal suo stato di indolenza. Il capitano ha forse capito finalmente che certi atteggiamenti vanno limati, e in un momento in cui non si è al top della forma, si può essere ugualmente decisivi entrando a gara in corso. Callejon (1 assist) e Mertens (2 gol e 1 assist), oggetto delle ultime stilettate presidenziali, hanno risposto alla grande dopo essere stati pungolati nell’orgoglio. La volontà di proseguire il rapporto sembra esserci da entrambe le parti, ma che la Serie A non possa competere con la Chinese Super League a livello di stipendi è fin troppo evidente. Starà poi a loro scegliere se arricchirsi o restare calciatori professionisti nel più vero senso del termine. Qualunque cosa accada, entrambi restano simboli di grande attaccamento alla maglia ed alla causa partenopea”.

MEDIAZIONE – “Ancelotti è una garanzia assoluta anche nelle vesti di paciere. È un tecnico che ha vinto tutto in carriera e sa come usare il bastone e la carota, mantenendo sul pezzo l’intero organico. Da buon aziendalista (nel senso buono del termine) sta riservando minutaggio a tutti gli interpreti, tanto da aver già schierato ben 22 calciatori diversi. Ripeto l’unico appunto che mi sento di fargli: forse in alcuni frangenti ha sottovalutato l’importanza di determinati elementi in partite considerate fin troppo agevoli. In particolare, mi riferisco a Llorente e Callejon per esempio, che se schierati dal primo minuto rispettivamente contro Genk e Torino avrebbero potuto indirizzare la gara lungo binari diversi. Tuttavia la sua prima parte di stagione resta ben oltre la sufficienza”.

IL GRANDE EX – “Meret è un talento cristallino. Fenomeno puro, che dal vivo fa letteralmente strabuzzare gli occhi per reattività e senso della posizione. Nella scorsa stagione, complice qualche problemino fisico, è rimasto all’ombra di Ospina durante la fase a gironi di Champions League e qualche match di cartello di campionato. È poi venuto fuori prepotentemente alla distanza, dimostrando umiltà, carattere e forte personalità. Ripenso ad esempio a come mise immediatamente alle spalle l’espulsione (peraltro ingiusta) contro la Juventus nel match più sentito dalla tifoseria, giocando una partita di livello altissimo soltanto pochi giorni più tardi in Europa League contro il Salisburgo. Quest’anno si sta prendendo meritatamente tutte le copertine. In Champions è stato sontuoso, così come nel gara precedente contro il Verona dove deliziò il pubblico con 3 miracoli di fila nella stessa azione prima del gol di Milik. È giovane, con margini di miglioramento, e di gran lunga l’estremo difensore più forte, sicuro ed affidabile in Serie A. Grazie anche alla scuola SPAL che lo ha formato e forgiato dandogli fiducia e continuità”.

LA PARTITA – “La gara contro la SPAL sarà sicuramente molto tosta per il Napoli perché gli azzurri andranno ad affrontare una squadra che ha meno punti in classifica rispetto alle qualità espresse sul terreno di gioco. Mi aspetto una partita molto intensa, con tanta densità in mezzo al campo, dove la formazione allenata da Semplici proverà a schermare gli appoggi per poi tentare di colpire in ripartenza. Gli uomini di Ancelotti dovranno avere pazienza e stare attenti a non farsi sorprendere tra le linee, la SPAL ha tanti giocatori tecnici in grado di far male. Su tutti Kurtic e Petagna che sa far reparto da solo e può dare parecchio fastidio con la sua fisicità. Contro le grandi, la SPAL riesce sempre a trovare motivazioni extra: ripenso alla prima parte della gara contro l’Atalanta dove andò subito sul doppio vantaggio, o a quella contro la Juventus dove soltanto una sfortunata autorete indirizzò poi la gara a favore dei bianconeri”.  

TURN-OVER – “Sarà inevitabile qualche cambio di formazione a Ferrara, anche perché dal match casalingo contro il Verona è partito un tour de force che vedrà il Napoli impegnato in ben 7 partite in appena 3 settimane. Rivedremo di nuovo Luperto al centro della difesa al fianco di Koulibaly, in virtù dell’ottima prestazione contro il Salisburgo, e per consentire a Manolas di recuperare dal problema alla costola. Malcuit e Di Lorenzo dovrebbero essere confermati sulle corsie esterne basse. Probabile un turno di riposo per Allan con Fabian e Zielinski (o Elmas) nella zona nevralgica del campo; Insigne di nuovo dal primo minuto largo a sinistra, con l’intoccabile Callejon sul lato opposto; davanti confermatissimo Mertens (fresco di sorpasso a Diego Maradona come secondo top-scorer di tutti i tempi e con Marek Hamsik nel mirino), a gravitare intorno a Milik deciso a non interrompere la striscia iniziata con la doppietta rifilata al Verona”.  

PROBABILE FORMAZIONE – 442: Meret; Malcuit, Luperto, Koulibaly, Di Lorenzo; Callejon, Zielinski (Elmas), Ruiz, Insigne; Mertens, Milik. 

In dubbio: Maksimovic, Mario Rui, Ghoulam. 
Indisponibili: Hysaj, Manolas.

ULTIMI PRECEDENTI IN SERIE A:

  • 12/05/19 SPAL – Napoli 1-2 (Allan, Petagna, Mario Rui)
  • 22/12/18 Napoli – SPAL 1-0 (Albiol)
  • 18/02/18 Napoli – SPAL 1-0 (Allan)
  • 23/09/17 SPAL – Napoli 2-3 (Schiattarella, Insigne, Callejon, Viviani, Ghoulam)


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