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Con i Colombarini e il presidente Mattioli usciti dall’Olimpico senza rilasciare dichiarazioni, è toccato al direttore sportivo Davide Vagnati esprimere l’opinione della società sugli eventi di Roma-SPAL, ma non solo.

PRESTAZIONE – “Oggi sinceramente la SPAL mi è piaciuta. Abbiamo giocato contro una squadra con grande forza e qualità e, specialmente nel primo tempo, abbiamo tenuto bene il campo facendo una bella prestazione sia dal punto di vista tattico che fisico. L’episodio di Tomovic ha determinato molto, anche nella testa dei ragazzi: non vuole essere un’alibi, ma è la realtà dei fatti e dopo il loro gol ci siamo abbassati troppo. Non siamo contenti perché abbiamo nove punti e tanti numeri sono allarmanti: mi auguro che già a Torino, recuperando Di Francesco, Strefezza e Kurtic potremmo fare una bella partita cercando di far punti, altrimenti il distacco diventerà importante. Tuttavia, al di là dei punti, è l’atteggiamento che fa la differenza: se è propositivo siamo in grado di mettere in difficoltà tutti, se siamo remissivi e pensiamo a non prenderle, no. Oggi la SPAL ha fatto una prima parte importante, mentre nel secondo tempo gli episodi ci hanno messo in difficoltà, ma la squadra l’ho vista viva”.

SEMPLICI – “Quando le cose vanno male non si può dare la responsabilità solo all’allenatore, siamo responsabili tutti. Ci aspettiamo di più dai giocatori che scendono in campo e dall’allenatore perché siamo convinti che sopra di noi ci siano squadre dai valori inferiori e di poter fare di più con questi interpreti, quindi bisogna solo iniziare a farlo. Non è esatto dire che rinnoviamo la fiducia a Semplici, perché non ho mai detto che l’allenatore sarebbe andato via: Leonardo è il nostro allenatore e anche oggi ha dimostrato di saper mettere bene in campo una squadra con tante assenze, facendo una partita positiva. La cosa fondamentale non è se ho parlato o meno con altri allenatori. Ma dire che io, come tutta la società, ho fiducia nell’allenatore. Se avessimo voluto mandar via Semplici l’avremmo già fatto, ma siccome è uno dei responsabili e non l’unico, ci si mette tutti in discussione, dal primo all’ultimo. E’ normale che quando sei ultimo ci siano preoccupazioni e che bisogna modificare qualcosa: sono convinto che con Leonardo possiamo farlo”.

GENNAIO – “La maggiore disponibilità per gennaio sono i giocatori che abbiamo in rosa: la squadra è all’altezza del nostro obiettivo, lo ripeto dall’inizio dell’anno, ne siamo stra-convinti. Però abbiamo avuto diversi infortuni. Intanto pensiamo a recuperare Fares, Di Francesco e D’Alessandro che sono giocatori che praticamente acquistiamo. DiFra è stato il giocatore della campagna acquisti ha fatto solo quattro partite, per cui nel girone di ritorno può diventare un inserimento. Cercheremo di fare il possibile, ma se dobbiamo cambiare qualcosa lo facciamo per salvare la SPAL e non guardiamo in faccia a nessuno. Però, ripeto, trovo la squadra adeguata e possiamo fare di più con questi interpreti”.

L’AMBIENTE – “I tifosi sono eccezionali e mi dispiace per loro, per gli sponsor che ci stanno dando una mano e per la famiglia Colombarini. C’è da soffrire e se vogliamo restare ancora in Serie A ci sarà da lottare. Sabato giocheremo una partita fondamentale a Torino, che va affrontata col massimo dell’agonismo e della spensieratezza”.  



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