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Nel caso arrivasse il via libera da parte del Governo anche per le categorie al di sotto della serie A, anche la SPAL accoglierà all’interno del proprio stadio un migliaio di spettatori scelti su invito. Lo si apprende da una nota diffusa dalla Prefettura di Ferrara a margine di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il testo riferisce come “la SPAL ha informato il comitato di aver presentato alla Regione Emilia-Romagna specifica richiesta per poter disputare le prossime partite interne allo stadio Paolo Mazza con un numero massimo di 990 spettatori, non paganti ma ammessi su invito della stessa società e degli sponsor, che andranno ad occupare la tribuna sud, opportunamente distanziati tra loro a m. 1,70“.

Si tratterebbe di una scelta analoga a quella fatta dalle società di serie A autorizzate ad aprire i propri impianti a massimo 1.000 spettatori nel corso della prima giornata di campionato. Il tutto in attesa di un quadro normativo chiaro e che soprattutto lasci spazio alla possibilità di aumentare gradualmente le presenze senza dover per forza ricorrere al meccanismo degli inviti a familiari, sponsor e altre categorie a discrezione dei club. D’altra parte una prevendita per un numero così limitato di biglietti rischierebbe di creare notevoli problemi organizzativi, oltre che una certa frustrazione nei potenziali acquirenti.

Ad aprire la strada alla concessione generale dei 1.000 spettatori in serie A erano state le regioni Emilia-Romagna e Veneto con specifiche ordinanze emanate nella scorsa settimana. Il Governo, attraverso il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, ha preso l’impegno di lavorare su un provvedimento apposito alla volta del prossimo 7 ottobre: “Dopo un incontro con il presidente della conferenza Stato-Regioni Bonaccini e i presidenti di leghe e federazioni abbiamo condiviso la necessità di arrivare a un nuovo protocollo comune che dovrebbe essere approvato all’unanimità domani da tutti i presidenti delle Regioni. Poi verrà sottoposto venerdì al Comitato tecnico-scientifico per la riapertura graduale e in sicurezza di tutte le competizioni sportive, non solo del calcio. L’obiettivo è riavere i tifosi negli stadi e in tutti gli impianti sportivi, ma lo dobbiamo fare rispettando e dando della regole uniformi a tutti“.

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha aggiunto: “Gli stadi si possono portare a un terzo della capienza. Nel momento in cui si mantengono due metri di sicurezza, con delle regole precise, si vietano gli abbracci, con l’utilizzo della mascherina e degli igienizzanti, io penso che l’ingresso ai tifosi si possa portare a un terzo della capienza dello stadio. Nel caso dell’Olimpico, ad esempio, che può contenere circa 80 mila persone, io penso che l’ingresso potrebbe essere consentito a circa 20 o 25 mila tifosi“. La SPAL attende fiduciosa al pari delle altre società di serie B e C che hanno giustamente chiesto equità di trattamento in presenza delle adeguate condizioni organizzative per accogliere il migliaio di spettatori per il momento consentito dalle norme.

Tra le altre cose il comunicato della Prefettura di Ferrara segnale come il comitato abbia affrontato “le tematiche di sicurezza legate delle prossime gare interne della SPAL nel campionato di serie B” con particolare attenzione al rispetto del rigido protocollo di prevenzione da contagio da Covid-19. Nella discussione è entrato anche il tema della prevenzione di “possibili episodi di intemperanza o, comunque, di contestazione da parte di frange delle tifoserie ultras contrarie alla disputa degli incontri a porte chiuse o a ridotta capienza”, nonostante lo stesso Prefetto Michele Campanaro abbia sottolineato di non rilevare particolari criticità al riguardo.



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