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Alla vigilia di Pescara-SPAL (sabato ore 14) le notizie principali sono due: non ci sarà Berisha, uscito malconcio dalla partita di martedì, e Pasquale Marino è arrivato al punto tale dallo scherzare sul tema del suo possibile esonero in caso di ulteriore astinenza da vittoria. Ma è il caso di andare con ordine.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Il tecnico non avrà a disposizione Floccari (problemi muscolari), Viviani (tonsillite) e appunto Berisha che ha rimediato un edema post-traumatico con punti di sutura al ginocchio sinistro. Il portiere albanese, dopo un contatto con un avversario nel corso di Salernitana-SPAL, aveva completato la gara con una fasciatura. La sua situazione non sembra destare particolare preoccupazione: “Non saprei dire i tempi precisi per il recupero – ha detto Marino – ma non dovrebbero essere lunghi. Ha una ferita al ginocchio che si deve rimarginare e spero possa esserci già per venerdì (12 marzo, SPAL-V. Entella)”. Sono da considerare invece arruolabili Missiroli e Strefezza e tra le pieghe delle varie risposte è parso di intuire che il veterano del centrocampo potrebbe essere candidabile per un posto da titolare. Per completare il tris dei portieri probabilmente non sarà disponibile Galeotti, il titolare della squadra Primavera, in quanto non al meglio. Potrebbe quindi toccare a uno tra Wozniak (2002) e Rigon (2003) affiancare Maurice Gomis in panchina. Anche Demba Seck tornerà a disposizione di Marino in occasione della partita dello stadio “Adriatico”.

LA RISPOSTA DI SALERNO – “La prestazione di Salerno per me è stata buona. Non era scontato per una squadra che vive il nostro momento andare all’Arechi, contro una squadra che ha perso una sola volta in casa, e creare quattro palle gol senza concederne alcuna. Abbiamo chiuso con oltre il 60% di possesso e lo considero un segnale importante. Parliamo di una partita in cui abbiamo fatto quasi tutto bene e in cui ovviamente si poteva fare meglio. Però bisogna soffermarsi anche su quello che c’è di positivo. Il primo rigore era inesistente, mentre il secondo ci poteva stare. Nella prima occasione ci sono stati una palla persa in uscita e un movimento difensivo sbagliato, ma ci poteva stare dopo una partita di grande attenzione. Leggo che a Salerno ritengono di aver visto una grande prestazione della loro squadra, per cui significa che non siamo stati inferiori. In un momento diverso, ad esempio nel girone d’andata, la prestazione sarebbe stata accolta diversamente. Ora ha un peso diverso perché veniamo da diverse critiche. All’andata la SPAL fece primo tempo straordinario, in cui si potevano segnare diversi gol, ma era una fase diversa. La Salernitana in casa ha perso solo una volta e messo in difficoltà tutti. Concede poche occasioni agli avversari. Averne create quattro senza subirne non è un brodino, ma una prestazione importante. Il rigore della Salernitana è arrivato con una dinamica evitabile e ci stava costando caro, ma la sconfitta sarebbe stata totalmente immeritata“.

CARATTERE – “Sono fiducioso perché la squadra vuole tirarsi fuori da questa situazione. Proviamo a fare sempre il massimo, a volte ci riusciamo, in altre occasioni meno. Però, ripeto, se una squadra fuori casa fa quello che ha fatto la SPAL a Salerno di remore particolari non ce ne sono. Dal punto di vista temperamentale qualcosa è uscito e le prestazioni brutte le abbiamo fatte col Pordenone e in parte della ripresa col Vicenza. Martedì c’è stata più attenzione generale. Non ricordo occasioni limpide della Salernitana, mentre Adamonis è stato considerato tra i migliori in campo. Ora dobbiamo continuare su questa base. Nel girone d’andata, in cui siamo riusciti a fare punti, abbiamo comunque dovuto superare mille difficoltà, tra cui tantissime assenze. Però c’era la voglia di rispondere alle avversità e lo stesso spirito si è visto martedì scorso. Mi pare un punto di partenza importante per evitare i blackout e i crolli mentali che abbiamo alle prime difficoltà. Si tratta di episodi che ci sono costati tanti punti e ora non ce ne possiamo più permettere. Il livello di attenzione deve essere massimo se vogliamo ottenere risultati. Sappiamo quanto è difficile questo campionato“.

CONDIZIONE FISICA – “Stiamo recuperando alcuni giocatori che vengono da infortuni. Qualcuno ha giocato spesso e avrebbe bisogno di rifiatare. Complessivamente credo che la squadra stia discretamente, a parte le battute finali a Salerno siamo cresciuti nella ripresa, segno che la condizione c’è. Se dobbiamo far rifiatare un centrocampista (Esposito?) le alternative ci sono. Il problema è spesso a sinistra dove abbiamo solo Sala come mancino di ruolo. Sia Strefezza sia Sernicola sono adattati: non hanno la predisposizione ad arrivare sul fondo e se lo fanno devono comunque rientrare sul piede forte. Anche Mora, pur mancino, sarebbe un adattato visto che l’esterno l’ha fatto tanto tempo fa e nel frattempo il chilometraggio è aumentato“.

ATTACCANTI – “Col lavoro settimanale i giocatori crescono in termini di minutaggio e in questo momento si stanno allenando bene tutti. Non mi voglio sbilanciare troppo nel parlare dei singoli perché in questo momento di difficoltà l’allenatore deve mettere in campo chi ha più autonomia. Bisogna capire chi può dare qualcosa in più. Da questo punto di vista Asencio sta diventando un giocatore fondamentale perché ha caratteristiche diverse dagli altri. E’ il tipo di giocatore che ci è mancato tanto, che ci fa salire quando siamo in difficoltà e sa dialogare coi compagni. L’unico neo è che l’avrei voluto avere con noi prima, ma non è stato possibile. Speriamo di godercelo per tanto tempo e che riesca a migliorare la condizione prima che io vada via (ride, ndr)”.

PESCARA – “I nostri avversari stanno bene, di recente hanno fatto buoni risultati. Vincere a Cittadella, come hanno fatto loro, non è facile. Ci hanno creduto fino alla fine come era successo nella settimana precedente col Lecce, mentre nel turno precedente erano andati a pareggiare a Frosinone. L’organico è buono ed è stato ritoccato a gennaio e come ogni volta dovremo stare molto attenti. Resto dell’idea che dipenda tutto da noi e dalla nostra interpretazione. Alla vigilia della partita di martedì per noi sembrava tutto estremamente complicato, ma la nostra prova è stata incoraggiante. L’approccio è quello di mettere lo stesso agonismo, solo così possono uscire i valori tecnici“.

IPOTESI DI FORMAZIONE (3412): Thiam; Okoli, Vicari, Tomovic; Dickmann, Missiroli, Mora, Strefezza (Sernicola); Valoti; Asencio, Paloschi (Di Francesco).



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