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Lo 0-0 casalingo contro la Virtus Entella rappresenta un passo indietro per la SPAL, ma secondo Pasquale Marino la squadra ha fatto tutto quello che era in suo potere per aggiudicarsi la vittoria.
Sono senz’altro deluso dal risultato. I ragazzi hanno dato tutto e dopo i primi venti minuti abbiamo giocato sempre nella metà campo avversaria. C’è un po’ di amarezza per quante volte siamo arrivati al tiro o sugli esterni, ma siamo stati imprecisi. Al di là della sfortuna ci voleva più precisione negli ultimi metri, perché siamo arrivati al tiro sia centralmente sia sulla linea di fondo, però non siamo riusciti a sbloccarla. Queste sono partite che si mettono in discesa appena le si sblocca, ma non siamo stati bravi a farlo“.
Il rigore? C’è stato il mani, l’ho rivisto adesso e mi è sembrato netto, però a volte ce l’hanno dato a favore quando non era eclatante, questa volta era netto ma pazienza. Noi dovevamo essere più lucidi nelle rifiniture perché siamo entrati non so quante volte sugli esterni con Sala e Strefezza a sinistra e con Sernicola a destra e di palloni ne sono arrivate veramente tante in area. Quando si fa una partita come la nostra nel secondo tempo, si tiene lì l’avversario lì e s’arriva al tiro mille volte ci deve essere più precisione e oggi è mancata. Sicuramente non sono mancati impegno e voglia di provarci“.
I ragazzi sono amareggiati perché non siamo riusciti a vincere. Tra tre giorni abbiamo un’altra partita e dobbiamo alzare la testa. Sia chi è partito dall’inizio sia chi è subentrato ha dato tutto. C’è l’amarezza di aver creato tanto e di non essere riusciti a sbloccarla. Per il resto non dobbiamo pensare agli altri. Dobbiamo pensare a sfruttare le occasioni che abbiamo noi e oggi non l’abbiamo fatto. Perché era un’occasione importante per allungare e l’abbiamo mancata. A parte i primi venti minuti, in cui la squadra è stata molto lenta, dopo siamo andati meglio. Nel secondo tempo è stato un monologo e siamo arrivati al tiro e al cross da tutte le parti. Dobbiamo migliorare la condizione di alcuni giocatori soprattutto nel reparto avanzato perché è lì dove si vedono più le mancanze, non solo degli attaccanti ma anche il sostegno di chi si inserisce. Dispiace perché non possiamo dire che la SPAL ha giocato male. Sicuramente dobbiamo essere più cattivi e più determinati sotto porta perché le opportunità non sono mancate, ma ci serve più cattiveria per chiudere le partite“.
A volte non abbiamo la reattività di guardare avanti per sfruttare al meglio le ripartenze, questo è un errore che facciamo. Dobbiamo essere più bravi a sfruttare situazioni del genere, anche se oggi non ce ne sono state molte. Ad esempio nel fuorigioco di Seck siamo andati troppo in anticipo in profondità, dovevamo aspettare oppure verticalizzare prima. Tumminello? E’ da valutare. Ha avuto l’opportunità di fare gol e si vede che è un po’ in ritardo, come Asencio del resto: anche lui oggi era un po’ stanco“.
Non ho aggiunto un attaccante nel finale perché anche loro ne avevano tre e avevano chiaramente l’intenzione di provare a farci male in contropiede. Ho temuto di prendere delle ripartenze e qualcuna infatti c’è stata. Non potevamo permetterci di subire troppo e per non stravolgere l’assetto tattico abbiamo deciso di continuare col sistema iniziale“.


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