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Massimo Rastelli ha iniziato nella maniera migliore possibile la sua esperienza alla SPAL e nel post partita del match vinto col Cittadella ha sottolineato tutta la sua soddisfazione.

Ci tenevo tantissimo a partire bene e a portare a casa una vittoria, perché serviva come il pane alla SPAL e quindi sono contentissimo di essere partito col piede giusto. Le emozioni sono naturalmente intense perché dopo un anno rientro in panchina in una partita molto delicata, contro un avversario rognoso, ostico, difficilissimo da affrontare. C’è quindi grandissima soddisfazione per la prestazione di temperamento che ha fatto la squadra. Credo che di più non potessi aspettarmi, perché abbiamo lottato su tutti i palloni, abbiamo avuto la bravura di concretizzare quelle poche occasioni che abbiamo avuto. Oggi era fondamentale portare a casa la vittoria“.

Nell’abbraccio con Floccari c’era il ringraziamento ad un grande uomo che in un momento non semplice, anche per lui che dal punto di vista fisico visto non è in condizioni ottimali, ha dato grande disponibilità. Ha corso per 85 miunuti e sinceramente avrei voluto tenerlo fino alla fine, però poi non ce la faceva più. Il Cittadella ci stava pressando quindi ho cercato di mettere qualche forza fresca. In quell’abbraccio c’era la gratitudine per quello che ha dato oggi in campo, è un esempio per tutti e per un allenatore è una gran fortuna avere giocatori come lui“.

Non c’è stato niente che non mi sia piaciuto. Sappiamo di dover e poter offrire un calcio diverso, ma sapete benissimo che quando ci sono momenti di grandissima difficoltà, soprattutto contro avversari che fanno del pressing e dell’intensità la loro arma, non è assolutamente facile giocare meglio di quanto abbiamo fatto noi. I ragazzi erano contratti, tesi, però a me interessava che dessero una risposta innanzitutto a loro stessi e poi naturalmente alla società, ai tifosi che ci tenevano a vedere una prestazione di grande temperamento, e non a a caso è venuta la vittoria, perché l’abbiamo voluta con grande intensità tutti insieme. Poi sappiamo che ci sono tante cose da migliorare, ma in quattro giorni non si possono fare miracoli. Però questo è il primo mattoncino per una piccola e mi auguro costante risalita

Sernicola ha fatto un’ottima prestazione come l’hanno fatta tutti. Dipende dai ragazzi. Per me sono tutti utili e indispensabili, è normale che se uno ha la continuità di rendimento ha la massima attenzione, però ho un organico importante, coi cinque cambi hai la possibilità di dare spazio a tutti, c’è chi magari potrà giocare un po’ di più dall’inizio, ma chi entra si deve far trovare pronto“.

Abbiamo preparato la partita sapendo di avere dal punto di vista numerico tantissime difficoltà, però ho detto ai ragazzi di non trovare alcun alibi, che sicuramente con tutti quelli che erano stati convocati potevamo fare una grande prestazione e un grande risultato. Quindi siamo stati attenti a non concedere niente all’avversario. Poi sappiamo di avere quelle qualità e la possibilità con degli strappi di andare a creare delle situazioni per fare gol ed è stato così. Come ho detto prima, è un primo mattoncino che abbiamo messo perché quando vuoi uscire dalle sabbie mobili devi giocare con umiltà. Questo è un campionato in cui l’umiltà ti permette poi di esprimere le tue qualità, questa è la lampante dimostrazione che questa squadra ha nelle corde il giocare con questa umiltà e poi partita dopo partita sono sicuro che riusciremo ad esprimere un calcio più piacevole“.

Per abitudine non mi soffermo molto a guardare la classifica perché lascia il tempo che trova. Per mentalità vivo alla giornata e cerco di trasmettere ai miei giocatori che noi ad ogni gara dobbiamo portare a casa i tre punti. Se proprio siamo bravi ma non riusciamo a vincere, dobbiamo portarci a casa quel punticino che permette di muovere la classifica e di avere quella tranquillità per poter lavorare bene. Sappiamo che in questo momento che la classifica è molto compatta, ci sono tantissime squadre in pochi punti. Godiamoci questa vittoria consapevoli di aver guadagnato qualche posizione, abbiamo raggiunto il Cittadella e adesso abbiamo quindici giorni per preparare la partita col Chievo“.

In base alle caratteristiche dell’avversario cerchiamo di apportare dei correttivi, ma le seconde palle e le respinte sono una prerogativa della serie B, a maggior ragione quando affronti una squadra come il Cittadella. Quindi ci abbiamo lavorato molto, i ragazzi sono stati straordinari, non voglio dire perfetti perché la perfezione è difficile da raggiungere però sono stati bravissimi, hanno concesso veramente poco“.

Il sistema di gioco è quello che questa squadra ha nelle sue corde e a me piace, l’ho fatto in passato, è stato uno dei sistemi di gioco che ho praticato di più, quindi credo che subentrando e avendo pochissimi giorni non andava cambiato nulla da questo punto di vista. Abbiamo fatto degli accorgimenti, ci siamo soffermati sui punti di forza del Cittadella e su come limitarli, cercando di fare il nostro gioco. Ho chiesto una velocità più alta nella circolazione della palla, che si giocasse di più in verticale, perché mi piace un calcio fatto di velocità e di verticalità. Poi ci saranno i momenti in cui dovremo gestirla un po’ di più e fare possesso, però son cose che avremo tempo e modo di poter affrontare con la consapevolezza. Adesso l’obiettivo è alzare il tasso di intensità, di aggressività. Questa squadra deve giocare con l’intensità di oggi, l’ha dimostrato che è nelle sue corde, se giochi così poi anche sotto l’aspetto tecnico viene fuori ancora di più la qualità di ogni singolo giocatore di questa rosa. Poi andremo a lavorare sugli aspetti delle fasi di possesso e non possesso, le situazioni di reparto, che fanno capire al calciatore quanto importante è la collaborazione, ragionare con una sola testa, sono tutte cose che in questi quindici giorni ci permetteranno di migliorare“.



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