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La settimana dedicata alle nazionali in genere è sempre una noia mortale e per i media che si occupano (principalmente) dei club rappresentano soprattutto occasioni per fare riepiloghi, intervistare persone o rivangare un po’ il tema del calciomercato in chiave futura. Se nell’ultimo fine settimana avete deciso di distrarvi un po’, complice l’assenza di una qualunque partita della SPAL, ecco le cose principali che potreste aver perso.

* Forse inizieranno i lavori di adeguamento dello stadio Paolo Mazza (ma non nell’immediato)
L’ormai interminabile e intricata vicenda del parziale sequestro dello stadio potrebbe essere giunta a un punto di svolta, o almeno così spera vivamente la stessa SPAL, visto che curva Est e gradinata Nord sono inutilizzabili dallo scorso 18 agosto a causa dei sigilli posti dalla Guardia di Finanza su ordine del tribunale di Ferrara. Il progetto esecutivo per la realizzazione di ulteriori interventi strutturali è stato approvato dal consulente della procura e ha indotto la pm Barbara Cavallo a firmare il nulla osta per l’esecuzione dei lavori. La SPAL spenderebbe quasi 700mila euro per mettere in sicurezza i due settori e quindi tornare in pieno possesso dello stadio. Difficilmente, comunque, si riuscirà a riaprire completamente il Paolo Mazza nel mese di dicembre. Dalla SPAL nessuno ha voluto esprimersi sui presunti tempi di completamento delle opere, ma alcune ipotesi indicano la seconda metà di gennaio come lo scenario più plausibile.

* Viviani ha elogiato Clotet
Il centrocampista, uno dei migliori per rendimento della SPAL 2021/2022, ha rilasciato un’intervista a Tuttob.com nella quale ha dato parziale credito al tecnico catalano per il suo inaspettato riscatto sportivo: “Vengo da un paio di stagioni condizionate dai problemi fisici nelle quali, purtroppo, non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Quest’anno il nuovo mister sta puntando forte su di me, dimostrando di credere nelle mie qualità e io sto cercando di ripagare nel migliore dei modi la sua fiducia. A dire il vero sono anche agevolato dal tipo di calcio che sviluppiamo, perché mi riconosco nel gioco aggressivo e offensivo voluto da Clotet, con il quale mi trovo perfettamente a mio agio. Se sto facendo bene è merito mio, ma il mister ci ha messo senza dubbio del suo“.

[foto Rubin]
* Mancosu ha detto che il suo rapporto coi rigori si è un po’ complicato
Il numero otto biancazzurro è stato il protagonista di una bella intervista pubblicata da La Nuova Ferrara. Nella conversazione col collega Alessio Duatti si è soffermato anche sul tema dei calci di rigore, visto l’errore – purtroppo decisivo – nella partita contro il Perugia: “Tempo fa avevo una grossa percentuale di realizzazione e portava dei benefici. Ultimamente ho una media bassa e quindi devo essere intelligente e non andare a sbattere contro un muro se la situazione è questa. Questo non vuol dire che non mi prenderò più la responsabilità, perché se servirà lo farò assolutamente, ma se c’è uno che li tira meglio è giusto che lo faccia lui. Non bisogna essere egoisti“.
Nella stessa intervista Mancosu ha anche sottolineato come il ritorno tra i titolari di Mora lo abbia agevolato: “È vincente e intelligente ed è stato bravo a rimanere sul pezzo. Ci confrontiamo spesso, anche su temi non calcistici. Clotet ha dimostrato grande intelligenza perché a volte ci sono giocatori che non tornano sui propri passi. In questo caso l’allenatore ha dato prova che la meritocrazia viene prima di tutto“.

[foto Rubin]
* Zamuner ha vagamente paragonato Colombo a Christian Vieri
Di norma accostamenti del genere rischiano di essere scivolosi, ma il direttore sportivo della SPAL si è sentito di farlo, pur con la cautela che lo contraddistingue in materia di dichiarazioni pubbliche: “Colombo mi ricorda Vieri, – ha detto a Gianlucadimarzio.com – è un ragazzo eccezionale, in campo uno spettacolo perché sa fare tutto. Lo volevo prendere già lo scorso gennaio, ma alla fine andò alla Cremonese. In estate mi son detto ‘stavolta non me lo faccio scappare’ e così è stato. Al primo contatto gli ho detto, ‘Lorenzo, ti do la maglia numero nove. Sarai la punta titolare della SPAL , stai tranquillo che non ne prendo un altro’. Forse lì gli è scattata la molla”.

[foto Rubin]
* Clotet ha fatto sapere di aver già assaggiato la salama da sugo (e non solo)
Gli intrecci tra la vita dell’allenatore catalano e quella della sua attuale città sono al centro di un video di quasi 19 minuti realizzato dall’area comunicazione della SPAL. Tra i tanti temi toccati nel corso della conversazione con Enrico Menegatti c’è stato anche quello delle esperienze enogastronomiche locali. “Ho provato sia l’anguilla che la salama da sugo. Sono cose diverse da quelle che uno immagina quando si parla di cucina italiana. All’inizio è stato un po’ uno shock in termini di gusto e sapore, ma poi devo dire che mi sono piaciute, soprattutto la salama. Ora che ho mangiato la salama posso dire d’essere a Ferrara“. La visione è consigliata per scoprire i vari interessi che contraddistinguono l’attuale allenatore della SPAL: arte, architettura, musica, lo sport in generale e la disciplina degli scacchi che segna la famiglia Clotet da più generazioni.



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