foto Filippo Rubin
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Salvatore Esposito (2000) ha rappresentato una presenza abituale nelle amichevoli precampionato della SPAL, anche se non è certo un mistero che la sua stagione in biancazzurro potrebbe finire prima della scadenza della sessione estiva di mercato.

Il centrocampista (e con lui la società) aspetta offerte concrete per il suo cartellino, ma nel frattempo ribadisce di essere a disposizione di Venturato per dare il proprio contributo: “Alla SPAL posso solo essere grato perché mi ha dato una possibilità tra i grandi, permettendomi di realizzare uno dei miei sogni, ossia quello di giocare in Nazionale. Finora stiamo facendo un buon ritiro e la dirigenza ha messo insieme una squadra importante. Fino a che sarò qui darò tutto per la maglia, perché a Ferrara mi sento a casa“.

Non è il caso di parlare di obiettivi ora. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra e pensare prima di tutto alla salvezza. Una volta raggiunta quella si potrà ragionare di partita in partita. Penso sia normale che il pubblico di Ferrara sia esigente perché è una squadra storica. La società sta facendo il necessario per allestire una squadra forte e quindi sta a noi giocatori dimostrare d’essere un grande gruppo“.

In questa stagione ho ricominciato col solito atteggiamento, ossia con tanta voglia di dimostrare il mio valore. Sono un giovane e penso sia normale che si chiacchieri un po’ su di me. Ma fino a che sarò alla SPAL penserò a questa squadra al 100%. Se poi arriverà un’occasione ne parlerò col direttore Lupo, che è una persona schietta e sincera. Tra me e la società c’è trasparenza. Valuterò tutto, anche l’estero se dovesse succedere. Ma a livello personale mi piace molto l’Italia e vediamo cosa succederà. Prima di lasciare la SPAL ci penserò comunque due volte“.



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