foto Filippo Venezia
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È senz’altro presto per dare un giudizio sulla SPAL di Daniele De Rossi, ma le prime sei partite consentono comunque di fare qualche considerazione sulla proposta del nuovo tecnico. Nei primi giorni dall’arrivo del neo allenatore spallino si aveva l’impressione che grazie all’entusiasmo e ad un rinnovato spirito di squadrasi potessero quantomeno arginare le difficoltà fisiche e tecniche palesate fino a quel momento. A oggi confrontando i numeri delle ultime sei partite di Roberto Venturato con le successive sotto la nuova gestione tecnica, si può dire che in termini di risultati c’è stato addirittura una leggera regressione.

Roberto Venturato:
8 punti ultime 6 partite, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. 6 gol fatti e 9 subiti, lascia la squadra al 14° posto dopo 8 partite.

Daniele De Rossi:
6 punti ultime 6 partite frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte. 7 gol fatti e 5 subiti, al momento si trova al 15° posto dopo 14 partite.

Se contro il Benevento il risultato è stato senz’altro condizionato dall’espulsione di Peda, a Brescia specialmente nel primo tempo l’impressione è che a mancare sia stato ancora una volta il giusto approccio mentale. Il gol subito al 14′ da Ayè infatti nasce da una situazione in cui Ndoj partendo dalla trequarti di campo, riesce a condurre il pallone in area fino al dischetto di rigore nonostante tutta la difesa spallina sia schierata. Non a caso De Rossi ha definito questo gol il più preoccupante tra i due, proprio per la mancata opposizione all’avversario.

Sempre nel corso del primo tempo s’è visto un altro momento emblematico in cui concentrazione e risolutezza sembrano esser venuti meno: l’incomprensione tra Dalle Mura, Meccariello e Alfonso. Il portiere spallino è in ritardo sul pallone coperto dai difensori e si trova costretto a bloccare con la mano il retropassaggio effettuato da Dalle Mura all’ultimo momento. Viviani poi a calcia alta la punizione che ne scaturisce all’interno dell’area.

Il primo cambiamento apportato da De Rossi sin dalla partita di Cittadella è stato l’utilizzo di tre centrali di difesa, con un intervento radicale su un reparto che fino a quel momento era stato in costante difficoltà. Nel frattempo le lunghe assenze di Arena e Varnier hanno paradossalmente rafforzato le idee dell’allenatore spallino, che in situazione di emergenza – come ad esempio con il Sudtirol – ha preferito piuttosto adattare Celia come centrale di sinistra. Il dato dei gol subiti al momento è comunque migliorato, per cui in video evidenziamo in due situazioni simili il posizionamento dei difensori con la linea a 4 e con quella a 3.

Rispetto alla gestione-Venturato i problemi in zona gol rimangono, ma con diversi compiti in fase difensiva. Ora Tripaldelli / Celia e soprattutto Dickmann diventano fondamentali nello sfruttare gli spazi che si creano, non solo come rifinitori, ma anche come finalizzatori. Nel fotogramma è rappresentato il via dell’azione che porta al gol del parziale 3-0 al Cosenza dopo un cross di Dickmann deviato in porta da un avversario.

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Contro il Brescia il possesso palla spallino è stato del 66% e in sala stampa è stato De Rossi stesso a centrare il punto: “É necessario che io aiuti i giocatori a trovare le soluzioni migliori negli ultimi venti metri”. Di fatto, con gli avversari nella propria metà campo e con due punte che lavorano molto in zona centrale come sono La Mantia e Moncini la soluzione del cross spesso pare essere l’unica per cercare il gol, al netto delle possibili incursioni di Maistro.

Sempre De Rossi ha parlato anche della possibilità di ricorrere a sviluppi più verticali rispetto a quanto visto fino ad ora. Nonostante la sua riluttanza al ricorrere a soluzioni in stile Venturato e la fiducia nel tipo di gioco proposto finora, in realtà anche grazie alle qualità del suo regista Esposito la SPAL ha dimostrato eventualmente di avere le soluzioni per essere più diretta e meno prevedibile, come nell’occasione creata ancora una volta da Dickmann a Terni.

 

Sergio Restano ha 32 anni, è allenatore UEFA B e ha la qualifica di match analyst professionista.



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