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Il direttore dell’area tecnica della SPAL Fabio Lupo è intervenuto nel corso del pomeriggio di mercoledì su Radio Sportiva per tracciare un bilancio generale della sessione di mercato e fare chiarezza su un paio di vicende che nel corso del mese di gennaio hanno tenuto banco tra i tifosi spallini, compreso il pasticcio che ha coinvolto il Crotone per Augustus Kargbo.

NAINGGOLAN – “Devo dire che l’idea è nata principalmente dal giocatore visto il rapporto che ha in modo diretto con l’allenatore dopo gli anni condivisi a Roma. Una scommessa tra lui e Daniele De Rossi, che ovviamente il mister non si è lasciato sfuggire. Poi abbiamo preso contatti direttamente con l’agente di Radja, Alessandro Beltrami, che come sempre si è dimostrato professionista impeccabile e disponibile. Quindi l’intervento diretto del nostro presidente Joe Tacopina ha fatto sì che la trattativa si incanalasse bene sin da subito. Ma ripeto, determinante è stata la volontà del ragazzo a venire qui e mettersi in discussione per questo rapporto straordinario che ha con il nostro allenatore“.

Non giocando da metà ottobre è chiaro che qualcosa da migliorare c’è, ma sicuramente Radja si è allenato da subito con grande disponibilità e i dati dei primi allenamenti sono già buoni. Quello che si vede è una grande determinazione: ho avuto modo di osservarlo stamattina e, al di là dei miei commenti sulla qualità del giocatore che sarebbero superflui, a spiccare sono la partecipazione e la sua voglia di essere coinvolto che per noi è un aspetto fondamentale“.

BILANCIO – “Ci siamo mossi attivamente per compiere interventi mirati richiesti soprattutto dall’allenatore, cercando di offrirgli diverse varianti tattiche e giocatori con determinate caratteristiche. Oltre a Nainggolan è arrivato infatti anche Fetfatzidis che nel primo quarto d’ora di gioco a Cagliari ha già mostrato cosa è in grado di fare. Anche lui è arrivato con grandissime motivazioni. Siamo intervenuti sui portieri, visto che Thiam aveva voglia di andare a giocare con continuità ed è andato a Foggia: soffriva la non titolarità a Ferrara. Prima su di lui c’è stato a lungo il Pordenone, poi si è inserito il club pugliese. Al suo posto abbiamo preso Brazao, ragazzo dell’Inter di cui si parla un gran bene e che ha dimostrato spesso nelle nazionali giovanili brasiliane tutto il suo valore. Ha avuto purtroppo qualche intoppo nella sua carriera dovuto ad un paio di gravi infortuni, ma mi sembra anche lui molto motivato. Siamo complessivamente contenti del mercato che abbiamo fatto. Mister De Rossi? Penso sia molto soddisfatto di ciò che il mercato ha portato alla SPAL perché chi è arrivato ha sicuramente rispettato quelle che erano sue richieste“.

USCITE BLOCCATE – “La soddisfazione è doppia perché siamo riusciti anche a resistere ad alcune tentazioni. Per La Mantia erano arrivate offerte importanti dal Pisa e dalla Reggina ma noi abbiamo voluto fortemente trattenere il giocatore. Lo stesso è accaduto per Tripaldelli e per Maistro, a dimostrazione del fatto che il nostro è un organico di valore e noi abbiamo voluto tutelare i nostri pezzi migliori. Quindi siamo contenti quindi anche per il nostro mercato ‘difensivo’“.

KARGBO – “Sono vicende che non dovrebbero accadere, ma purtroppo accadono quando le trattative si trascinano verso la scadenza della sessione. Ricordate la famosa vicenda per cui Federico Pastorello si tuffa per lanciare il contratto di Diego Milito per l’Inter? Ecco, adesso con tutte la burocrazia online del giorno d’oggi chiudere un affare come in quel caso non sarebbe stato possibile per un impedimento imposto dal sistema (ride, ndr). C’è stato qualche ritardo nella predisposizione e trasmissione dei documenti che ha determinato una difficoltà nel depositare nei termini prestabiliti il contratto del giocatore. Era un qualcosa in più che avremmo potuto offrire all’allenatore, una variante ulteriore: abbiamo cercato di fare il possibile ma non siamo riusciti a chiudere. Ci si chiede ‘come si fa a ridursi così all’ultimo?’, ma tutti gli anni cose come questa accadono. In una trattativa vengono coinvolte tante componenti, che vanno dalle due società agli agenti, che giustamente hanno desideri e aspettative e possono esserci decelerazioni che portano pericolosi intoppi e che a loro volta posso determinare la riuscita di un affare già negoziato. Il mercato regala spesso questo tipo di situazioni, purtroppo, ma quello della SPAL rimane comunque positivo“.

ESPOSITO – “Lo Spezia era un’importante occasione per il ragazzo di fare un salto di categoria decisivo e lo ha voluto fortemente. Credo che il ragazzo sia assolutamente maturo per questo salto e paradossalmente lo ha dimostrato nella partita in cui ha contribuito a causare il secondo gol della Roma: non si è disunito, ha continuato a giocare dimostrando la sua personalità e le sue qualità tecniche. Per la SPAL è stata un’operazione molto importante anche da un punto di vista economico e non semplice per un mercato a basso ritmo come quello di quest’anno. Per cui direi che siamo soddisfatti. Il botta e risposta tra il procuratore di Esposito e il nostro presidente è da inquadrare in quelle tensioni che all’interno della sessione di mercato di gennaio si creano, perché intanto si gioca, a volte anche partite importanti, e che innumerevoli volte hanno visto coinvolti agenti, procuratori, direttori e presidenti. Credo che se tutti sappiamo seppellire un po’ l’ascia di guerra. Anche perché un giorno il nemico di una sessione può diventare tuo alleato in un’altra, per cui bisogna saperci convivere. Il nostro presidente per primo penso sia conscio di queste dinamiche per cui la faccenda è sicuramente archiviata“.



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