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Nel giorno della presentazione di Massimo Oddo, terzo allenatore della stagione 2022/2023 dopo Venturato e De Rossi, il presidente Joe Tacopina ha voluto farsi carico di tutte le responsabilità per la crisi che la SPAL sta attraversando: “Onestamente sono sorpreso di trovarmi ancora una volta qui per una circostanza del genere, ma posso dire d’essere contento di avere al mio fianco le persone che ci sono oggi. Stiamo attraversando un momento difficile e mi prendo interamente la responsabilità per quello che sta accadendo. Non è colpa di Fabio Lupo né di Daniele De Rossi. Solo mia. Ho fatto delle scelte sbagliate e nessun altro va incolpato. Purtroppo può capitare. L’esperimento con De Rossi non ha funzionato come speravo. La buona notizia in questo momento è che Massimo Oddo è un tecnico del quale avere rispetto e che si porta dietro credenziali solide. Lo ammiro e in passato ho provato a ingaggiarlo dopo averlo incrociato col Bologna nei playoff di serie B. Oltre a essere un buon allenatore mi viene descritto come una brava persona ed è un piacere averlo qui“.

La conferenza stampa di oggi riguarda Massimo e quindi non vorrei allargarmi troppo. Però ci tengo a dire qual è la mia mentalità di fronte ai problemi, che sono parte della vita in qualunque ambiente e in qualunque momento. Il punto è come si sceglie di affrontare i problemi: non importa quali ostacoli troveremo sulla nostra strada, noi non molleremo mai e non scapperemo di fronte alle avversità. Questo fa la differenza tra una mentalità da vincente e una da perdente. Io personalmente non mi tirerò mai indietro. In questa stagione c’è ancora un lungo percorso di fronte a noi e quello che stiamo vivendo ora è un nuovo giorno. Ci auguriamo di voltare davvero pagina e fare qualcosa di realmente positivo. Abbiamo grande fiducia in Massimo“.

foto Filippo Rubin

Stimolato sul tema della contestazione della curva seguita a Venezia-SPAL, il presidente ha risposto in questi termini: “Ai tifosi dico solo che non molleremo in alcun modo. Se avessimo un atteggiamento di tenore diverso avremmo lasciato le cose inalterate e non avremmo deciso di spendere dei soldi per un terzo allenatore. La sola decisione di non arrendersi significa avvicinarsi al successo. I tempi duri prima o poi finiscono e chi è forte rimane sempre in piedi. E noi rimarremo in piedi. Quindi alla tifoseria dico che da parte nostra stiamo facendo tutto il possibile per far funzionare le cose. Fino a questo momento i nostri sforzi non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Però continuo a guardare questa squadra e mi viene da ridere: abbiamo La Mantia, Moncini, Nainggolan, Fetfatzidis, Dickmann, Varnier… solo la loro presenza dovrebbe valere una posizione migliore in classifica. Ci rimangono 14 partite e ora abbiamo un nuovo allenatore nel quale io credo molto“.

Onestamente non mi importa di quello che è il pensiero della maggior parte della gente. So che qui la mentalità è quella dell’accontentarsi della salvezza, ma io sono fatto diversamente. Io sogno e sogno in grande. E voglio rincorrere quei sogni. Questo è l’unico modo per avere successo. Ogni giorno le persone si svegliano e prendono una decisione: se andare verso il futuro o guardare indietro. Io voglio sempre guardare avanti. Per chi non lo avesse chiaro sono qui per due settimane al mese e anche quando sono negli Stati Uniti mi dedico alla SPAL ogni singolo giorno. Se poi qualcuno ha dei problemi con me può venire nel mio ufficio a parlarmi e gli spiegherò come funziona. Io sono qui e non ho intenzione di andare da nessuna parte perché riuscirò a realizzare ciò che mi sono prefissato di realizzare quando sono arrivato qui un anno e mezzo fa“.

Il presidente ha anche respinto la domanda su un eventuale disimpegno in caso di retrocessione in serie C: “È una domanda stupida e per questo non risponderò. Non andremo in serie C perché questo scenario non è nemmeno contemplato nel mio modo di vedere le cose. Capisco che qui più di qualcuno ragioni in questo modo sempre negativo, ma non è il mio, nel modo più assoluto. Ho già detto che io sono qui e non intendo mollare e questo è quanto“.



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