foto Fabrizio Cusa
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Fallito l’assalto al Venezia, la SPAL ha l’opportunità di accorciare le distanza in zona salvezza sfidando il Como al Paolo Mazza. La squadra allenata da Moreno Longo aveva iniziato il campionato con propositi di tutt’altro genere e anche in avvio di 2023 ha zoppicato un po’. Per capire come stanno gli avversari di giornata abbiamo chiesto informazioni a chi li segue nel quotidiano: il direttore di LarioSport, Luca Pinotti.

Anche per il Como la sfida del Mazza sarà fondamentale in ottica salvezza. Come ci arriva la squadra di Longo?
“Ci arriva dopo l’incoraggiante punto conquistato a Bolzano contro il Sudtirol, ma con il peso di tre squalifiche pesanti: Cerri, Fabregas e Odenthal, un uomo per ruolo. Elementi di spessore che mancheranno parecchio alla squadra di Longo. La condizione generale del gruppo è comunque buona, potrebbe rientrare tra i convocati anche il lungodegente Chajia, mentre sono out fino a fine stagione Solini e Kerrigan”.

Come si possono definire i quattro mesi di gestione del tecnico Moreno Longo, arrivato a fine settembre scorso con il Como penultimo in classifica?
“Il tecnico ha puntato a risolvere i problemi che ha riscontrato al suo arrivo, in particolare la condizione atletica della squadra. Longo ha cercato di dare un’impronta tattica precisa alla squadra, passando dal 4-3-1-2 al al 3-4-1-2. Aveva ereditato una squadra che nelle prime sei uscite aveva raccolto solo tre punti, frutto di altrettanti pareggi. Con lui sono arrivati undici punti in otto partite e piano piano il gruppo ha cominciato a ridestarsi. Ora arrivano i mesi decisivi e inevitabilmente il giudizio sul suo operato si deciderà nelle prossime quattordici partite”.

Rispetto ai primi mesi di campionato, in cui non aveva mai vinto in trasferta, il Como nelle ultime quattro partite fuori casa ha ottenuto due vittorie (Ternana e Brescia), una sconfitta e un pareggio nell’ultima contro il Sudtirol. Si può dire che la salvezza passerà anche dalle gare lontano dal Sinigaglia?
“Certamente fuori casa ci saranno alcuni scontri diretti (SPAL, Perugia, Benevento e Venezia), quindi sarà fondamentale anche qualche colpo esterno. Resta chiaro che però bisognerà ottenere qualche punto anche davanti al proprio pubblico, che non gioisce per un successo dalla sfida di Santo Stefano nello scorso dicembre. In generale, comunque, le vittorie al Sinigaglia quest’anno si contano sulla punta delle dita. Servirà per forza un cambio di passo anche nel proprio stadio”.

Il mercato invernale ha portato a qualche cambiamento significativo?
“Il cambio significativo, l’unico, è stato in porta con l’arrivo di Gomis. Canestrelli, Pierozzi e Da Cunha (quest’ultimo trequartista in rampa di lancio, possibile titolare a Ferrara) sono alternative. Per il resto la dirigenza ha deciso di continuare puntando in larga parte sui robusti investimenti compiuti durante la scorsa estate”.

Al netto dei grandi investimenti compiuti in estate, la posizione di classifica può ritenersi deludente? Cosa non è andato per il verso giusto?
“È deludente per le aspettative che c’erano, ma ci sono stati alcuni incidenti di percorso, alcuni prevedibili, altri no, che hanno condizionato la squadra. Primo tra tutti l’addio del tecnico Giacomo Gattuso che ha lasciato in avvio per motivi di salute. Poi hanno pesato i tanti infortuni, più o meno gravi, che hanno a più riprese minato l’assetto tattico della squadra. Su tutti quelli a Fabregas e Baselli, ma anche il menisco di Bellemo, oltre a quelli più lunghi nel tempo di Chajia, Solini e Kerrigan”.

Come se la stanno cavando quest’anno gli ex spallini Cerri, Bellemo, Gomis, Da Riva e Arrigoni?
“Gomis, l’ultimo arrivato, sta dando sicurezza al reparto. Sempre su alti livelli Bellemo che è anche capitano, nonostante i due mesi lontano dal campo per l’intervento al menisco. Cerri magari è poco prolifico, ma è un attaccante insostituibile e se sta bene è sempre la prima scelta di mister Longo. Da Riva gioca a sprazzi, ultimamente Arrigoni è uscito dai radar e non è più un titolare inamovibile come pochi mesi fa”.

In vista della sfida di sabato che formazione possiamo aspettarci da parte del Como?
“Le assenze degli squalificati Cerri, Fabregas e Odenthal peseranno tantissimo, soprattutto quella dell’attaccante ex spallino. Ma con il recupero ormai avvenuto di Baselli e Faragò, insieme alle alternative in difesa, Longo non avrà molti problemi a trovare una formazione titolare all’altezza. Servirà soprattutto cercare le alternative ai tre assenti per squalifica. Possibile in difesa il debutto di Canestrelli, a centrocampo uno tra Baselli e Da Riva, in attacco si gioca qualche chance Gabrielloni, in ballottaggio con Mancuso al fianco di Cutrone”.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Gomis; Canestrelli, Binks, Scaglia; Vignali, Baselli (Da Riva), Bellemo, Ioannaou; Da Cunha; Cutrone, Mancuso (Gabrielloni).

SQUALIFICATI: Cerri, Fabregas, Odenthal
INDISPONIBILI: Solini, Kerrigan

IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Pierozzi (d, Palermo), Da Cunha (a, Nizza), Gomis (p, Rennes), Canestrelli (d, Pisa)

IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Delli Carri (d, Padova), Celeghin (c, Triestina), Ambrosino (a, Napoli), Zanotti (p, risoluzione)



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