foto Filippo Rubin
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Tra i due litiganti alla fine non gode nessuno. Nel giro di due settimane Daniele De Rossi e Fabio Lupo sono stati congedati anticipatamente dalla SPAL, portando così a un nuovo assetto nell’area tecnica, in campo e fuori. I due si erano ritrovati dai lati opposti della barricata soprattutto a causa del calciomercato (ma non solo) e l’attrito era stato reso pubblico in tutta la sua forza nell’ormai famosa conferenza stampa prepartita di SPAL-Bari. A decretare la fine delle rispettive esperienze è stato ovviamente Joe Tacopina. Rientrato in Italia dopo la brutta sconfitta di Venezia, l’avvocato ha deciso di intervenire nei punti nevralgici per tentare di salvare una stagione disgraziata e che nella peggiore delle ipotesi potrebbe avere conseguenze molto pesanti, sia per la sua immagine sia per le sue tasche.

Se da una parte la separazione con De Rossi era stata motivata dai risultati scadenti sul campo (15 punti in 16 gare), quella con Lupo non sembrava imminente o anche solo necessaria, malgrado l’evidente insoddisfazione generale (di DDR, del presidente, di buona parte della piazza) per le modalità con le quali è stata condotta la finestra invernale del calciomercato. La sconfitta di Genova, pesante soprattutto nelle proporzioni, non ha fatto altro che acuire tensioni già presenti e che dall’esterno non erano immediatamente percepibili. Per cui è stata sufficiente una discussione su vari aspetti tecnici e gestionali per trasformare il disaccordo in una vera e propria contrapposizione, con evidente sproporzione di potere a favore di Tacopina.

A poco è servita la lunga riunione di lunedì pomeriggio con la dirigenza al gran completo: Tacopina, con la risolutezza che lo contraddistingue, aveva già delineato la propria linea di intervento. Via Lupo e area tecnica in mano ad Armando Ortoli, almeno fino al termine della stagione. Termine che in ogni caso era stato fissato per la fine della gestione da parte del responsabile dell’area tecnica. L’ex braccio destro dello stesso Lupo avrà il compito di costruire e tenere vivo quel senso di compattezza che agli occhi di Tacopina pare essere mancato nelle ultime settimane. Ortoli ha già lavorato da direttore sportivo in passato (Frosinone, Catanzaro, Brescia) e nella scorsa stagione ha collaborato con Stefano Marchetti nel Cittadella.

Sul tempismo e sulle ragioni specifiche di questa mossa si esprimerà direttamente Tacopina con una conferenza stampa già messa in preventivo prima del suo ritorno negli Stati Uniti, previsto per il 6 marzo. Verosimilmente l’incontro con i giornalisti avverrà dopo SPAL-Frosinone, in coincidenza con l’annuncio ufficiale della fine del rapporto di lavoro tra Lupo e la società.



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