foto Filippo Rubin
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A distanza di oltre dodici anni dall’ultima volta la SPAL tornerà a giocare una partita ufficiale allo stadio “Druso” di Bolzano e lo farà da netta sfavorita, trovandosi addirittura venti punti più in basso in classifica. Alzi la mano chi aveva anche solo lontanamente considerato questo scenario dopo la terza giornata di campionato.

Il club altoatesino è alla prima stagione della sua storia in serie B, peraltro dopo aver raggiunto il professionismo solo nel 2000 con la promozione nell’allora serie C2. Categorie di differenze e collocazione geografica avevano prevenuto qualunque incrocio sul campo fino alla stagione 2010/2011, quando Sudtirol e SPAL vennero collocate nel girone A di Prima Divisione Lega Pro. I biancorossi venivano dalla vittoria in Seconda Divisione, mentre la SPAL era reduce da un 7° posto insufficiente per partecipare ai playoff nonostante la presenza di nomi importanti in rosa per gli standard della categoria (Zamboni, Melara, Coppola, Fofana, Cipriani).

Il confronto del 31 ottobre 2010 a Bolzano riservò un risultato netto (0-2) ma per i biancazzurri allenati da Egidio Notaristefano fu più difficile del previsto aver ragione dei padroni di casa. I 150 tifosi al seguito tirarono un sospiro di sollievo solo a tempo praticamente scaduto grazie al raddoppio di Meloni, dopo che il vantaggio firmato Cipriani venne messo in discussione da un Sudtirol determinato, seppure poco pericoloso.

Dei giocatori in distinta quel giorno diversi sono ancora in attività, seppure in categorie minori.

SPAL
* Ravaglia (1988): Sampdoria, serie A
* Zamboni (1977): Pedemonte, Promozione Veneto
* Bortel (1987): SV Gols, quarta serie austriaca
* Ghetti (1978): Savio Calcio, Prima Categoria Emilia-Romagna
* Migliorini (1988): Robeganese Fulgor-Salzano, Eccellenza Veneto
* Meloni (1985): Budoni, Eccellenza Sardegna

Prima di allora la SPAL era scesa in campo al “Druso” una sola altra volta, ma contro il Bolzano. Accadde nel 1948 nell’ultima edizione della serie B divisa per gironi. In quell’occasione furono gli altoatesini a prevalere (2-1) ma la stagione sorrise alla società di Paolo Mazza (al secondo anno di presidenza) che a differenza del Bolzano riuscì a sfuggire alla tagliola delle 11 retrocessioni (!) decise dalla federazione per creare il girone unico nella stagione successiva.

Passando a questioni più contemporanee: Pierpaolo Bisoli, attuale allenatore del Sudtirol, affronta per la SPAL per la nona volta in carriera nelle vesti di allenatore. Fedele alla sua fama di osso duro, ha concesso una sola vittoria, peraltro agli inizi della sua carriera di allenatore, quando era alla guida del Prato in serie C2. Era la stagione 2005/2006, SPAL allenata da Walter Nicoletti. Dopo aver imposto lo 0-0 al Mazza nella partita d’andata si ritrovò a cedere 1-0 a marzo 2006 allo stadio Lungobisenzio. A firmare il gol decisivo per la SPAL fu Matteo Negrini.

Da lì in poi Bisoli è rimasto imbattuto contro i biancazzurri. Nella stagione 2006/2007 portò a casa altri due pareggi (1-1 a Prato; 2-2 a Ferrara), mentre nella stagione 2008/2009 – quella del ripescaggio in Prima Divisione con Aldo Dolcetti in panchina – si aggiudicò due vittorie fondamentali col Cesena (2-1 in Romagna; 0-1 al Mazza) per volare verso la sua prima promozione in serie B. La seconda in particolare fu estremamente dolorosa per una SPAL che era arrivata allo scontro diretto con la concreta possibilità di agganciare la vetta. Più di qualcuno ricorderà i legni colpiti da Arma e da Cazzamalli, oltre che il gol-vittoria di un giovane Ezequiel Schelotto. Peraltro col Cesena in dieci.

Anche nel 2017 tra la SPAL e una squadra di Bisoli, stavolta il Vicenza, venne fuori un’altra partita memorabile. Un solo nome: Sergio Floccari che inchioda il gol dell’1-1 al 96′ sotto gli occhi attoniti della curva sud del “Menti” che già pregustava i tre punti. L’ultimo capitolo risale ad appena un anno fa: la SPAL di Venturato aspetta al Mazza un Cosenza che deve assolutamente fare punti per sperare quantomeno nei playout. Il 2-2 di Alessandria nel turno precedente aveva arroventato il clima e il doppio vantaggio dei calabresi con Camporese e Caso – intervallato dal pari di Dickmann – rischia di gettare i biancazzurri in un pozzo di sconforto. Fortunatamente Esposito piazza una punizione sotto l’incrocio a tempo scaduto, concedendosi poi un’esultanza polemica e dichiarazioni taglienti nel postpartita.

foto Damiano Fiorentini

Il Sudtirol, anche se non nella versione odierna che si deve a Bisoli, è anche una squadra che Massimo Oddo conosce bene. Il tecnico l’ha affrontato la bellezza di tre volte nel giro di poco più di un mese tra marzo e aprile 2022 durante il suo periodo al Padova. Sfide sempre all’insegna dell’equilibrio: 0-0 nella finale d’andata della Coppa Italia di serie C e 0-1 al “Druso” per i biancoscudati. Il trofeo fu una (magra consolazione) per una rincorsa in campionato che venne bloccata da un altro 0-0 a Bolzano nello scontro diretto della penultima giornata di campionato. Con quel pareggio la squadra al tempo allenata da Ivan Javorcic restò davanti e completò il girone con 90 punti, +5 sul Padova poi costretto agli imprevedibili playoff.

Oddo e Bisoli peraltro si sono già incontrati in serie B e in entrambi i casi ha festeggiato l’attuale tecnico della SPAL: è successo nella stagione 2015/2016, col Pescara che batté il Perugia sia all’andata (2-1 all’Adriatico) sia al ritorno (0-4 al “Curi”).



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