foto Filippo Rubin
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Tre giorni dopo la sconfitta di Palermo, la SPAL è tornata ad allenarsi a porte aperte al centro sportivo “G.B. Fabbri” per proseguire la settimana di preparazione della decisiva partita casalinga col Parma. Che l’aria sarebbe potuta essere carica di elettricità dopo il turbolento ritorno dalla Sicilia (discussioni interne e contestazione dei tifosi in aeroporto) si poteva immaginare, ma l’episodio di giornata al quale è stato possibile assistere lascia inevitabilmente un po’ di inquietudine. Anche perché c’era già stato un allenamento martedì senza la presenza del pubblico.

La seduta è stata organizzata allo stesso modo di una settimana fa: mezz’oretta in palestra e lavoro sul campo mirato a correggere qualche disattenzione difensiva. Dietro le ringhiere del campo 2 in via Copparo vi era circa una decina di tifosi che, in religioso silenzio, hanno assistito all’allenamento. Non potevano certo aspettarsi l’epilogo che poi si è materializzato sotto i loro occhi. Oddo ha potuto lavorare con gran parte del gruppo ma ha voluto includere ulteriori elementi della Primavera quali Boccia, Parravicini, Saiani, Simonetta e Vesprini. I giovani biancazzurri – reduci dalla vittoria in trasferta proprio contro il Parma – sembrano aver impressionato il tecnico pescarese che, in momenti difficili come questi, ha bisogno di forze fresche e determinate che si mettano in gioco fino all’ultimo. Lavoro differenziato invece per Almici, Abou, Dickmann e Tripaldelli, i quali hanno passato gran parte della seduta ad effettuare piccole corsette lungo la linea di fondo. Non si è proprio visto Radja Nainggolan, impegnato tra fisioterapia e palestra.

Il clima in campo è sembrato abbastanza cupo e ha preso una piega inattesa durante una partitella a campo ridotto. Un improvviso scambio di vedute non proprio sereno tra Alfonso, Oddo e in seguito il suo vice Donatelli ha infatti innescato un’accesa discussione che ha portato alla chiusura anticipata del lavoro sul campo senza ulteriori conseguenze. Il tutto sotto gli occhi del dg Gazzoli e del ds Ortoli, che si sono poi trattenuti brevemente sul campo per approfondire la situazione.

L’oggetto del contendere pareva essere il tema del rispetto reciproco tra staff e alcuni giocatori, anche se in assenza di informazioni precise diventa problematico fare ulteriori speculazioni. Nel postpartita di Palermo Oddo aveva fatto affermazioni abbastanza eloquenti sulla qualità dell’organico e pare che anche a caldo nello spogliatoio ci siano stati dei dissapori.

Resta da capire se questa tensione verrà incanalata positivamente in vista della sfida col Parma o se contribuirà ad accentuare le difficoltà di un gruppo alle prese con una fase difficilissima.



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