foto Filippo Rubin
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Piaccia o meno, ci vorrà almeno un’altra settimana di attesa per capire che direzione prenderà la SPAL in vista della stagione 2023/2024. Joe Tacopina ha in programma di rientrare a Ferrara tra il 12 e il 15 giugno e in quei giorni dovrà inevitabilmente sciogliere le riserve che si porta dietro fin dal 15 maggio, giorno dell’ormai celebre conferenza stampa post-retrocessione tenuta in via Copparo. E non sono poche.

Sul fronte della possibile riappacificazione con la tifoseria non ci sono stati progressi di alcun tipo. L’imbarazzante episodio del 29 maggio – nato sostanzialmente da un equivoco – non ha cambiato di una virgola la situazione e non è chiaro che peso possa avere sulle mosse dell’attuale presidente. La curva Ovest (ma anche i club e il sindaco Fabbri) hanno chiesto di parlare di programmi e su questi ci sono davvero pochi indizi concreti.

Il rientro di Tacopina in Italia dovrebbe sciogliere la maggior parte dei nodi e fornire qualche indicazione in più sul percorso che attende la società. Prima di tutto viene il tema della continuazione dell’attività: la mancata iscrizione della SPAL al prossimo campionato di serie C al momento non sembra essere uno scenario realistico, anche se l’avvicinamento alle delicate scadenze del 20 giugno è percepito come lento e complicato. A maggior ragione visto che la struttura societaria dovrà andare incontro a un ridimensionamento significativo e questo implicherà terminare rapporti di lavoro di vario genere per abbassare dei costi altrimenti insostenibili in terza serie.

C’è poi il fronte della gestione tecnica. Nel giro di un mese sono circolati i nomi di Mattia Collauto (libero), Matteo Scala (Genoa), Giorgio Perinetti (Brescia), Filippo Fusco (libero) e Roberto Gemmi (Cosenza) per la posizione di direttore sportivo. Coi primi due i contatti ci sono stati eccome ma non hanno portato ad alcunché, quella di Perinetti è parsa solo una suggestione mediatica, gli ultimi due hanno effettivamente la stima di Tacopina e vari indizi suggeriscono come una chiacchiera esplorativa possa esserci stata, anche se nessuno ha voglia di confermarlo. Il mercato dei direttori sportivi è ancora apertissimo, soprattutto in serie B e serie C, ma nel giro di dieci giorni non rimarranno in tanti ad attendere una chiamata. Discorso analogo per gli allenatori: la finestra per garantirsi una guida tecnica credibile non durerà ancora a lungo. Massimo una quindicina di giorni. Riempite queste due caselle si potrà iniziare a parlare di giocatori.

Non è da trascurare nemmeno la scelta del prossimo responsabile del settore giovanile. Andrea Catellani già da tempo ha un accordo col Modena e per la sua successione pare probabile una soluzione interna con Francesco Conti (responsabile scouting attività agonistica) e Massimiliano De Gregorio (responsabile attività di base e allenatore della U15) a rappresentare i candidati più credibili. Ma anche su questo servirà coordinamento con il direttore sportivo, a maggior ragione visto il ridimensionamento che attende il vivaio.

Nel 2022 la campagna abbonamenti venne presentata il 16 giugno, mentre l’1 luglio fu svelato il programma del ritiro estivo a Mezzana in Val di Sole. Con la località trentina fu stipulato un contratto triennale con scadenza 2025, quindi è plausibile che la SPAL svolga lì anche la prossima preparazione. L’inizio del campionato però era in programma per Ferragosto, mentre la serie C verosimilmente inizierà due settimane più avanti, se non addirittura tre.



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