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Al termine della settima amichevole della SPAL, che ha visto come avversario il Fiorenzuola, mister Domenico Di Carlo ha voluto ribadire il concetto basilare che sta caratterizzando il precampionato: c’è da lavorare duramente per migliorare. Nella sfida di Masi Torello contro la formazione rossonera c’è stato spazio anche per qualche complimento ad alcuni elementi della rosa, soprattutto i più giovani.

Siamo in continua crescita sotto l’aspetto dell’atteggiamento, perché la squadra ha iniziato la partita molto bene, compatta ed aggressiva, e salendo un po’ di più con la difesa. Chiaro che poi le giocate di qualità che siamo riusciti ad esprimere dal 20′ in poi sono quelle che la SPAL ha. Penso che il pubblico abbia apprezzato Siligardi, Rao, Maistro o Parravicini, così come tutta la squadra. Stiamo crescendo e questo è un bel segnale che la squadra ha dato all’allenatore. C’è da migliorare sicuramente perché ci sono tanti nuovi e il tempo stringe, ma abbiamo ancora due settimane di lavoro per arrivare a un livello superiore. I segnali rimangono positivi”

Più che parlare di evitare alcune giocate (il riferimento è allo svarione di Fiordaliso che ha causato il gol avversario – ndr), vorrei esaltare un po’ tutte quelle che i giocatori hanno fatto oggi. Gli attaccanti, gli esterni come Rao, i centrocampisti e i terzini hanno spinto molto. Io guardo molto a questo, anche perché in questo caldo d’agosto qualche errore si deve e si può fare. L’importante però che poi in campionato quelle palle vengano gestite un pochino meglio. Anche Rabbi si è dato da fare, ha corso e ha lottato. Sono tutti segnali positivi che sicuramente il nostro pubblico, che ringraziamo perché oggi è stato eccezionale, sta apprezzando. Sono arrivati tanti applausi e questo è merito dei giocatori che ci stanno dando dentro, perché sappiamo che dobbiamo riconquistare il pubblico con la qualità della squadra. Quella c’é, ma anche le caratteristiche che ci servono in serie C: umiltà, aggressività e concentrazione per 90 minuti”.

“Bruscagin ormai lo conosco da tanti anni: è un duttile e può fare tutti e quattro i ruoli di difesa. Valentini aveva tre allenamenti nelle gambe. Ci sono giocatori che sono arrivati una settimana fa e si sono allenati da soli. Questo è il problema: come dico sempre ci vuole un po’ di pazienza. Tanti giocatori devono crescere e si devono conoscere di più. Finché però noi ci mettiamo la volontà, la passione e l’umiltà di migliorare in ogni allenamento e in ogni partita stiamo seguendo la strada giusta. Sono molto contento: siamo a quindici giorni dall’inizio del campionato e abbiamo una squadra tosta, reattiva, di forza e di qualità”.

“Carraro ha fatto i primi venti minuti allo stesso livello di tutti: doveva trovare le linee di passaggio e trovare un modo per smarcarsi. Poi è salito in cattedra, perché ha fatto tre o quattro giocate di qualità ed è chiaro che anche lui è un giocatore che è arrivato in ritardo, quindi anche lui un po’ di fatica la fa. Bisogna stargli vicino, dargli forza e fiducia perché può solo crescere”.

Collodel ha preso purtroppo una pallonata sulla caviglia e speriamo che di settimana in prossima possa rientrare in gruppo. Mi dispiace perché dovrei vederlo un po’ di più. Dickmann l’ho lasciato fuori perché ieri ha preso una botta al polpaccio e non abbiamo voluto rischiare di metterlo in campo. Per Contiliano servirà ancora un mesetto. Sono passati otto giorni, ma l’importante è che non si sia fatto male in maniera seria e che possa recuperare al meglio. Per il discorso della punta e non punta, Mirco e non Mirco (Antenucci, ndr): nella squadra ci sono giocatori di qualità e quelli devono fare la differenza”.



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