Alla vigilia della sfida in casa contro il Pontedera (domenica ore 20.45), mister Leonardo Colucci si è presentato nella sala stampa del centro sportivo “G.B. Fabbri” con aria non del tutto serena, complice anche la precaria situazione di classifica e le due sconfitte arrivate nel giro di qualche giorno tra campionato e coppa Italia di serie C.
DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Dall’infermeria arrivano delle buone notizie. In occasione della partita di domenica torneranno fra i convocati Fiordaliso e Collodel, ma sono da valutare le condizioni di Maistro e Rao: “Sono usciti malconci dall’impegno in Coppa Italia. Bisogna anche vedere le condizioni di Bassoli, perché il ragazzo ha fatto 90′ anche se inizialmente doveva farne 70′. Non giocava da mesi. Rimane fra i convocati e vedremo se scenderà in campo”.
UMORE GENERALE – “Non bisogna piangersi addosso: dobbiamo alzare l’asticella dell’autostima, lavorare e non darci mai per vinti. In questo periodo la mentalità che ci deve contraddistinguere è quella di fare la partita al massimo delle nostre forze. Non possiamo dire che ci manca Tizio o Caio, perché lo sappiamo. Malgrado nelle ultime partite siano arrivati dei gol da palla inattiva chi scende in campo si difende bene. Dobbiamo migliorare negli ultimi 25 metri, soprattutto nella scelta dell’ultimo passaggio. Sono d’accordo con i tifosi: loro ci incitano dal primo all’ultimo minuto e quindi capiamo il loro sconforto. Noi siamo i primi ad essere delusi dalle nostre prestazioni. Il mio messaggio è: insieme ne verremo fuori. La SPAL è una famiglia: se tutti il loro 1%, quella percentuale accumulata può dare grandi cose. Non c’è bisogno nemmeno che io chieda di stare vicino alla squadra perché i tifosi lo fanno già a prescindere da tutto. Il nostro obiettivo è vincere e dedicargli la vittoria, proprio perché vedo quanta passione hanno per la squadra. Posso dire che i ragazzi stanno dando il massimo, perché la voglia di regalare i tre punti ai tifosi è tanta”.
AVVERSARIO – “Il Pontedera è una squadra organizzata, conosco bene il mister. Ha fiducia nei propri mezzi anche grazie a dei risultati positivi. Sarà una partita tosta, come tutte. Dobbiamo pensare a recuperare le energie nervose, perché quando giochi dopo tre giorni è necessario recuperarle, e cercare di fare un passettino in avanti rispetto alla partita precedente”.
LAVORO – “Abbiamo fatto un allenamento solo oggi. Abbiamo lavorato molto di più sul discorso mentale, concentrandosci più sugli errori arrivati da un concetto sbagliato, piuttosto che sull’errore tecnico”.
GIOVANI – “I giovani giocano perché meritano. Nella partita di giovedì era giusto vedere tanti ragazzi, perché tutti sono coinvolti. Abbiamo dei ragazzi che migliorano giorno dopo giorno: naturalmente con qualche risultato positivo la fiducia può aumentare”.
ANTENUCCI – “Se non sbaglio Mirco è l’unico giocatore che ha giocato sempre: ha fatto tre partite da 95′, a Rimini ha fatto 85′ sul sintetico. Ho ritenuto che farlo riposare fosse giusto. Io non lo dico tanto per dire, ma Mirco è un ragazzo che non molla, sta sul pezzo e va sopra al dolore. È di insegnamento a tanti ragazzi e di questo sono contento”.
PRESSIONE – “Il nome che ti porti dietro c’è perché nessuno ti regala niente: della storia importante come quella della SPAL bisogna andarne fieri, io in primis. È logico che ad un certo punto bisogna fare dei passi indietro per poterne fare 3-4 in avanti. La maglia della SPAL in certe situazioni comincia a diventare pesante, però sono sicuro che con qualche vittoria i ragazzi saranno più liberi mentalmente e si potrà fare bene. Non lo dico casualmente, ma perché ci credo davvero”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Alfonso; Bruscagin, Valentini, Tripaldelli; Rao, Collodel, Bertini, Contiliano, Celia; Maistro, Antenucci.