foto Filippo Rubin
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La prima gara casalinga del 2024 (21^ giornata) riserva alla SPAL uno degli appuntamenti più difficili e al tempo stesso più sentiti, quello col Cesena che è anche capolista del girone B. Nella gara d’andata non ci fu praticamente storia e la striscia di 19 risultati utili consecutivi dei romagnoli è lì a suggerire che alla SPAL servirà una grande prestazione per cavarne qualcosa. Per inquadrare al meglio il prossimo avversario ci siamo fatti aiutare da Marco Rossi del Corriere Cesenate.

Il Cesena è pronto ad arrivare a Ferrara da capolista solitaria del girone: sarà in grado di mantenere questa costanza di rendimento oppure alla lunga questo duello con la Torres potrebbe creare pressioni alla squadra?
“La pressione sicuramente fa parte delle ultime annate. Dopo essere fallito il Cesena sente l’obbligo di tornare in serie B per molteplici motivi: il primo è il prestigio che viene certificato dai dati di tifosi e abbonati, il secondo è dato da quello economico in quanto la società possiede ingenti risorse e terzo – non per importanza – dalla storia del club. Sicuramente il Cesena così come la SPAL avrà dei cali perché siamo solamente alla seconda giornata di ritorno, ma come dice Toscano alla lunga sarà premiato chi dimostrerà maggior continuità”.

Nelle ultime 9 partite il Cesena ne ha vinte 8 pareggiando solamente con la diretta concorrente per la promozione diretta. Che Cesena è lecito aspettarci a Ferrara? La squadra ha qualche punto debole?
“Contro la SPAL mancherà il perno difensivo Prestia, oltre che il braccetto di destra Ciofi. La difesa è sempre stata nelle ultime stagioni il punto forte della squadra. Prestia è alla prima gara saltata nell’anno, quindi occorrerà capire se il sostituto sarà all’altezza. Il Cesena non è una macchina perfetta e in particolar modo soffre le squadre che sono brave a rintanarsi nella propria metà campo, facendo grande densità al centro”.

Cosa ha riservato il mercato di gennaio fino a questo momento? E cosa possiamo aspettarci da qui al termine della sessione?
“Dopo l’uscita di Bumbu la società cercherà di piazzare l’esubero Nannelli che durante la sessione di calciomercato estiva non ha trovato una sistemazione. In entrata difficilmente il club effettuerà delle operazioni, se non negli ultimi giorni. L’obiettivo del direttore Artico è non spezzare gli equilibri collaudati che si sono instaurati dentro lo spogliatoio”.

Durante la scorsa estate sono state mosse delle critiche sull’operato della proprietà americana. Qual è la situazione in questo momento? E che giudizio si può dare sulla società?
“L’inizio della stagione sportiva (mi riferisco a giugno) è stato travagliato per la totale assenza comunicativa della proprietà: l’allenatore Toscano era diretto verso Vicenza mentre il direttore Artico che inizialmente si pensava fosse la figura ideale per fare il direttore generale, è diventato ufficialmente ds dopo un lasso di tempo abbastanza lungo. In ballo c’era una cessione societaria poi sfumata. Con qualche perplessità si è chiuso poi il calciomercato estivo, ma alla fine il campo ha dimostrato il grande operato del direttore. La proprietà essendo all’estero non sempre è presente e forse è qui che manca quel qualcosa”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (3412): Pisseri; Pieraccini, Silvestri, Piacentini; Adamo, Varone (Francesconi), De Rose, Donnarumma; Saber; Corazza, Kargbo (Shpendi).

Indisponibili: Ciofi.
Squalificati: Prestia.



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