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Nell’anticipo della 28^ giornata di serie C la SPAL ospita un Arezzo rianimato dalla vittoria dell’ultimo turno con la Recanatese. Gli amaranto hanno avuto infatti un rendimento abbastanza altalenante nel corso dell’ultimo periodo e proprio per questo gli uomini di Di Carlo proveranno a vincere per accorciare la distanza in classifica che al momento è di sei punti. Per capire cosa aspettarci dalla squadra toscana abbiamo sentito il collega Andrea Avato di Amaranto Magazine

L’Arezzo arriva al Mazza dopo aver vinto contro la Recanatese in coda a un periodo un po’ problematico in cui la squadra ha fatto 2 punti in 5 gare. Cos’è successo in quella fase? E la vittoria contro i marchigiani ha diradato un po’ le nubi o rimangono delle perplessità sullo stato di forma?
“L’Arezzo è una squadra che per tutto il corso della stagione è sempre andata a ondate: ha chiuso bene il girone di andata, ha cominciato bene quello di ritorno e successivamente ha fatto fatica a raccogliere punti in questo filotto di cinque partite in cui non è riuscita a vincere. Devo dire che in questo periodo sono più mancati i risultati che le prestazioni, a eccezione del match perso per 1-0 contro l’Olbia a fine gennaio. Mi riferisco ai pareggi con Entella e Pontedera e alle sconfitte con Pescara e Cesena, in cui l’Arezzo ha preso gol sull’unico tiro in porta concesso. Un fattore che sicuramente ha influenzato questa serie di risultati è stato il momento negativo di Gucci in zona gol. Domenica scorsa gli uomini di Indiani hanno vinto bene con la Recanatese, ma il vero esame per capire se la squadra sia veramente uscita da questo momento negativo sarà sicuramente quello di venerdì a Ferrara”.

Prima della gara d’andata si era detto che l’Arezzo puntava a una salvezza tranquilla, magari riservandosi di fare la mina vagante. Ora che le posizioni playoff sono a portata di mano è stato rivolto lo sguardo più avanti o si continua a navigare un po’ a vista?
“Diciamo un po’ tutte e due le cose. La classifica è molto corta: dal Pontedera fermo a 39 punti ai 32 della Vis Pesaro ci sono addirittura otto squadre. Indiani nella conferenza stampa di presentazione al match con la Recanatese aveva detto che sarebbero servite altre quattro vittorie per raggiungere la salvezza. Quindi adesso ne mancano tre per raggiungere l’obiettivo e sicuramente se la squadra dovesse chiudere la pratica con qualche giornata d’anticipo un pensiero ai playoff sarà fatto. Sicuramente arrivare nella parte sinistra della classifica sarebbe un grande risultato considerando che la squadra è salita dalla serie D l’anno scorso, ma l’obiettivo primario in questo momento resta fare le tre vittorie che porterebbero alla salvezza il prima possibile”.

Il mercato di gennaio ha portato qualche cambiamento significativo nell’organico?
“Ci sono stati solo piccoli aggiustamenti dell’organico, nulla di significativo. Hanno salutato Poggesi e Zona, due ragazzi che giocavano poco e soprattutto il trequartista Iori che ha espresso la volontà di andarsene per trovare maggiore spazio e si è quindi accasato al Lumezzane. È stato inoltre rescisso il contratto con l’attaccante Kozak ed è stato fatto firmare un contratto di sei mesi con opzione di un ulteriore anno a Joseph Ekuban, il fratello di Caleb Ekuban del Genoa. Joseph è un ragazzo giovane con buone potenzialità che per il momento sono ancora rimaste inespresse”. 

Mister Indiani è un allenatore che sta effettuando tante rotazioni all’interno dell’XI titolare tanto che ha schierato la stessa formazione solamente in due circostanze. Ci possiamo aspettare del turnover anche venerdì?
“Assolutamente sì. Solamente nelle due partite conclusive del girone d’andata con Perugia e Sestri Levante l’undici iniziale non è cambiato. La formazione è spesso cambiata anche di sette/otto undicesimi, anzi decimi visto che il portiere è rimasto sempre lo stesso. Sono stati tenuti fuori a turno giocatori importanti come Settembrini, Guccione, Mawuli e Chiosa e quindi credo che anche venerdì sia lecito aspettarsi qualche rimaneggiamento. Se da un certo punto di vista questo continuo turnover crea disagi soprattutto quando la formazione non viene azzeccata, d’altro canto viene in un certo senso valorizzato il lavoro della società. Tanti ragazzi giovani come Gaddini, Damiani, Montini, Coccia e Bianchi hanno ottenuto molto spazio e non sono sicuro che con altri allenatori sarebbe successa la stessa cosa. I risultati di questo turnover gli stanno dando sicuramente ragione perché l’Arezzo ha vinto il campionato di serie D dell’anno scorso e quest’anno non è mai stato nelle ultime cinque posizioni di classifica”. 

Quali sono i giocatori che la SPAL può temere maggiormente oltre all’attaccante Gucci che ha già segnato 10 gol di cui 2 nella partita d’andata?
“Gucci dopo un periodo di appannamento si è sicuramente ripreso anche se è un giocatore che gioca molto per la squadra. Pattarello ha rinnovato il contratto fino al 2026 nei mesi scorsi ed è stato il vero uomo mercato della sessione invernale. La Reggiana lo voleva portare in B, ma la dirigenza ha deciso di trattenerlo perché è un giocatore che quest’anno ha dimostrato di poter fare la differenza in questa categoria. È in grande forma anche il difensore Polvani (peraltro un ex) che dopo essere stato fuori per tre mesi a seguito di un’operazione all’inguine è rientrato a gennaio”. 

La trasferta è stata autorizzata per l’esiguo numero di 200 sostenitori in virtù dei fatti successi all’andata. Cosa ne pensa?
“I gravi comportamenti tenuti dai tifosi aretini durante la partita d’andata sono stati segnalati dalla procura di Arezzo, ma questo tentativo di contatto è stato smentito da molte fonti, compresi addirittura ambienti di curva. Verranno sicuramente tutti e duecento i sostenitori autorizzati e credo che se non ci fosse stata questa limitazione, sarebbe venuta sicuramente più gente”.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (4231): Trombini; Donati, Polvani, Chiosa, Montani; Mawuli, Damiani; Pattarello, Guccione, Settembrini; Gucci. 

Indisponibili: nessuno.
Squalificati: nessuno.



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