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Sembra quasi una barzelletta, ma è tutto vero: Sestri Levante-SPAL della 29^ giornata si giocherà a Vercelli senza la presenza del pubblico. Lo ha confermato la stessa Lega Pro nella giornata di venerdì con un comunicato ufficiale. In sintesi: da una parte c’è un club che deve chiamare “casa” uno stadio a 180km dalla sua sede naturale (in una regione diversa) e dall’altra uno che deve prendere atto dell’assenza forzata della sua tifoseria, che per l’occasione si sarebbe spostata con un buon numero, visto anche il peso specifico della partita.

Una situazione inconcepibile per un campionato professionistico e che può solo essere subita passivamente dalle rispettive società. Lo avevamo spiegato qualche giorno fa: le porte chiuse sono la diretta conseguenza delle condizioni di utilizzo dello stadio “Piola” concordate tra il Sestri Levante e le autorità della città di Vercelli, prefettura in testa. In super sintesi: niente pubblico per le partite giocate in orari diurni.

Spiegava Stefano Risaliti, presidente del Sestri Levante, in una dichiarazione rilasciata a dicembre: “La città di Vercelli ha la sua vita quotidiana e i suoi impegni da portare a termine, quindi se queste partite sono in orari concomitanti ad altri accadimenti dobbiamo accettare ciò che ci offrono. L’unica che può fare qualcosa è la Lega che però è legata ai contratti televisivi. Le istituzioni della città di Vercelli ci avevano detto che se avessimo giocato di sera non ci sarebbero stati problemi a giocare a porte aperte, ma in altri orari avremmo dovuto giocare a porte chiuse. Mi sembra giusto: non possiamo sconvolgere la vita della città. Le porte chiuse non sono richieste dalla società, ma è la risoluzione dei problemi per poter giocare in campionato”.

Finora il Sestri è riuscito a giocare a porte aperte al “Piola” solo contro Rimini (di giovedì alle ore 18 – 100 spettatori), Perugia (di venerdì alle 20.45 – 200 spettatori) e Cesena (di lunedì alle 20.45 – 250 spettatori). Le altre cinque gare (con Ancona, Arezzo, Fermana, Olbia e Pontedera) sono state disputate tutte con gli spalti vuoti.

In questa stagione il Sestri non ha mai giocato nel proprio stadio. I liguri si erano iscritti al campionato indicando il “Dei Marmi” di Carrara come impianto alternativo con la speranza di rientrare al “Sivori” di Sestri entro la fine del 2023 o al massimo all’inizio del 2024 dopo gli opportuni lavori di adeguamento. Tali lavori però sono iniziati solo a fine novembre e ancora non sono stati terminati, imponendo ai rossoblù di cercare soluzioni alternative. Incassati i “no” di La Spezia, Chiavari e Pontedera sono finiti a Vercelli.



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