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La SPAL dà continuità al bel periodo portando a casa altri tre punti e la salvezza aritmetica. Una prova che conferma i progressi col Di Carlo-bis.

VOTO DI SQUADRA 7 – Prova da squadra matura e dotata di qualità. Dopo un primo tempo difficoltoso la SPAL ha costruito mattone dopo mattone le sue occasioni, tenendo a bada un Pineto che soprattutto nel primo tempo aveva cercato di ingabbiare i biancazzurri. La difesa ha retto benissimo, con Peda e Valentini ad annullare gli esperti attaccanti avversari. Buchel ha dispensato momenti di alta scuola e gli attaccanti hanno trovato il modo di fare male. Tutti al posto giusto e messi nelle condizioni di rendere al massimo.

GALEOTTI 6 – Buona parata a terra dopo appena due minuti su Volpicelli che calcia rasoterra dal limite, poi inoperoso praticamente per il resto della partita. Il vento non lo aiuta nei rinvii e soprattutto nella prima frazione è un po’ troppo impreciso con i piedi, nella seconda frazione deve solo preoccuparsi di essere puntuale nelle uscite per dare sicurezza al reparto e alla squadra.

GHIRINGHELLI 6 – Ormai prestazioni del genere non fanno più notizia: mette quantità e affidabilità. Nessuna iniziativa degna di nota nei primi 45 minuti, ma si fa trovare sempre al posto giusto ed è attento a chiudere su Borsoi e sulla mezzala di inserimento sul suo lato (dal 21′ s.t. FIORDALISO 6,5 – Entra con il giusto atteggiamento in entrambe le fasi e alla prima volta in cui si affaccia sulla trequarti offensiva mette in mezzo un gran cross che favorisce l’incornata di Zilli per il vantaggio spallino. Finale di stagione in crescendo dopo tante difficoltà).

PEDA 6,5 – Si riprende il suo posto al centro della difesa e si conferma ai livelli che lo avevano reso titolare inamovibile. Si produce in chiusure di ogni tipo. Bene con i piedi, nei duelli aerei vinti e tanta scaltrezza da veterano nonostante l’età. Difficile chiedere di più. Ultima al “Mazza” per lui che da luglio farà parte del Palermo.

VALENTINI 7 – Gambale e Volpicelli sembrano riuscire a impensierirlo grazie alla loro velocità e aiutati dal vento che rende imprevedibili le traiettorie dei lanci da dietro, ma l’argentino riesce sempre a trovare il modo di fare opposizione con esperienza e attenzione. Pericolosissimo di testa al 29′ quando la palla esce di poco sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi a dieci minuti della fine mette il sigillo definitivo alla partita proprio con un’incornata in torsione. Leader tecnico e morale.

TRIPALDELLI 6 – Inizio di partita diligente, senza strafare e senza sussulti in positivo e in negativo. Attorno al 20′ suggerisce bene la sovrapposizione per farsi trovare in area smarcato, ma temporeggia troppo per cercare Edera smarcato a centro area. Sul suo lato il Pineto non riesce a sfondare e lui ne approfitta per sovrapporsi spesso e cercare il fondo. Peccato che i suoi tentativi siano spesso velleitari, soprattutto quando si tratta di provare la conclusione.

EDERA 6,5 – Propositivo da subito, cerca di far valere la sua esperienza su Borsoi trovando nel giro di pochi minuti il cross verso la coppia di centravanti spallini. Si spende bene in entrambe le fasi, aiutando Ghiringhelli dietro e cercando l’assist per i compagni: rispetto a Chiavari gli è mancato solo il guizzo vincente (dal 21′ s.t. MAISTRO 6 – Prova da subito la sua giocata marchio di fabbrica con finta e rientro sul destro per il tiro a giro ma trova sempre il rimpallo sulla conclusione. Suo il cross dall’angolo per il raddoppio di Valentini).

BUCHEL 6,5 – Parte in sordina, ritrovandosi un po’ fuori dalla manovra e da un gioco prevalentemente in profondità di entrambe le squadre che non si presta benissimo alle sue caratteristiche. Nella ripresa sale in cattedra gestendo palloni e soprattutto per la caratteristica per cui tutti lo ricordavamo prima del suo approdo a Ferrara: due conclusioni da fuori area al volo – fuori di nulla – che sarebbero valsi senza dubbio il premio di gol più bello della stagione biancazzurra.

NADOR 6,5 – Si occupa prevalentemente di coprire le scorribande di Manu e aiutare i centrali nella marcatura di Volpicelli, il più pericoloso del Pineto già dai primi minuti. Sfrutta tutta la sua straripante fisicità per contrastare chiunque si trovi a tiro delle sue lunghe leve e gioca l’ennesima partita di sostanza confermandosi come un importante innesto per questa seconda metà di stagione della SPAL.

DALMONTE 6,5 – Quando ha la palla tra i piedi e può puntare il marcatore dà sempre l’impressione che possa nascere qualche occasione. Sbaglia poco o niente fino alla mezz’ora, quando ha la possibilità di lanciare un contropiede sulla destra con la SPAL in netta superiorità numerica ma sceglie di capovolgere il fronte perdendo il pallone. Nel secondo tempo è un po’ meno coinvolto nelle azioni decisive, ma la sua sola presenza obbliga sempre almeno uno dei tre centrali del Pineto a uscire e stringere la marcatura (dal 41′ s.t. RABBI ng – Pochi minuti per un paio di galoppate e dare un po’ di respiro alla squadra).

ZILLI 7 – Già dai primi minuti fa capire la sua importanza con e senza palla, gestendo bene spalle alla porta e allungando la falcata quando possibile. Sempre molto preciso quando si tratta di far salire i compagni e servirli sulla corsa in ripartenza. Puntuale anche in area quando la manovra della SPAL arriva dalle parti di Tonti: segna il suo terzo gol in maglia SPAL con un gran colpo di testa verso il secondo palo. Insieme a Valentini, il migliore in campo della SPAL.

PETROVIC 6 – Tanto lavoro sporco al pari del compagno di reparto per creare lo spazio necessario per le ali e sfruttare la maggiore velocità proprio di Zilli nella profondità (dal 33′ s.t. SILIGARDI ng – Si rivede dopo i guai fisici che lo hanno allontanato di nuovo dal campo. Si preoccupa principalmente di aiutare Fiordaliso in copertura).

DI CARLO 6,5 – La SPAL disputa una partita da squadra matura, al culmine di una crescita tecnica e mentale iniziata dal suo ritorno. Gli undici titolari reggono bene l’organizzazione del Pineto che soprattutto nel primo tempo aveva cercato in tutti i modi di sorprendere la SPAL pressando alto e verticalizzando. Come preannunciato nel prepartita, era fondamentale sfruttare l’atmosfera calda del Mazza per l’ultima partita casalinga e mettere il sigillo definitivo sulla salvezza.



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